Filippo Massaro, Csail-Indignati commenta la “sfilata” degli uomini potenti della Basilicata in prima fila alla Sacra celebrazione della Festa della Madonna di Viggiano. Di seguito il testo integrale.
Almeno questa volta il Governatore ha rinunciato a parlare ed è anche questo un segnale inequivocabile che può succedere che la coscienza faccia perdere la parola e che quindi non si possa più e sempre ostentare sicurezza e tracotanza. Forse si è evitato i fischi e le proteste, come pure è accaduto nel recente passato.
Il clima di accoglienza e tolleranza cristiane è cambiato, perché il livello di sopportazione cristiana è stato ampiamente superato.
Ma la “sfilata” degli uomini potenti della Basilicata in prima fila alla Sacra celebrazione della Festa della Madonna di Viggiano non li ha assolti dalle responsabilità di cui dovranno rendere conto non solo ai lucani quanto piuttosto ad altra Giustizia.
Non si può non rilevare che si è purtroppo ripetuta la solita sceneggiata di amministratori a chiacchierare tra loro o sorridere in prima fila che stona con l’autentica fede popolare mentre non abbiamo capito a chi si rivolgesse don Paolo nel suo richiamo a “quanti non ci vogliono bene” con un sia pur velato ma a noi apparso molto chiaro riferimento alle polemiche che abbiamo volutamente alimentato (e non ci nascondiamo) sulle spese “pazze” per lo spettacolo musicale, invece di destinare la questua e il contributo del Comune di Viggiano a ben altri scopi sociali e di solidarietà. Noi vogliamo bene alla Madonna e non a chi ha destinato la raccolta dei fedeli al cachet dei Pooh.
Della Festa 2013 dedicata alla Patrona della Basilicata, comunque, ci resteranno in mente le parole di Monsignor Superbo e l’ennesima “sferzata” ai politici perché pensino realmente ai poveri, a quanti per bisogno sono cacciati dalla propria terra, persino la terra del business petrolio.
Purtroppo non è la prima volta che il Presidente della Cei “umilia” i potenti per difendere i deboli. La speranza cristiana che anima il popolo valdagrino, particolarmente devoto alla “sua” Madre, è che per la Festa 2014 possono cambiare i volti dei potenti in prima fila solo se i fedeli lucani lo vorranno veramente.
Filippo Massaro, Csail-Indignati