“L’approvazione definitiva delle norme sul Mezzogiorno è un fatto di straordinaria importanza per la Basilicata e per Matera in vista del 2019 e oltre. Con il Comune di Matera capofila, questo Gruppo di lavoro vuole essere protagonista della elaborazione delledeterminazioni saranno fatte proprie dall’assessorato regionale nelle cui competenze c’è la redazione finale del piano strategico
di una ZES in Basilicata. Grazie alla Zona Economica Speciale non solo si darà maggiore linfa allo sviluppo della portualità tarantina, ma si imprimerà ulteriore slancio alle infrastrutture logistiche e all’istituendo interporto lucano e non solo per l’ortofrutta. Infatti, si darà seguito a nuove misure di politica industriale da attivare per il territorio, che sarà così in grado di attrarre investimenti e sviluppare la crescita delle imprese e dell’occupazione a livello regionale”. Lo ha riferito agli intervenuti l’avvocato Pierluigi Diso.
“Il Comitato Promotorenasce dall’esperienza decennale del laboratorio Zona Franca Matera ed è un organismo provvisorio in attesa di trasformarsi in associazione riconosciuta, che avrà funzione organizzativa e operativa, per la costruzione delle iniziative scientifiche e politico-industriali nei territori lucani e sui settori tematici e per ricostruire una corretta analisi e le necessarie proposte sulle tante questioni aperte in questa regione, in merito alla reindustrializzazione della Val Basento e della zona industriale di Matera”. E’ quanto dichiarato dal dott. Gaetano Liantonio, presidente di Zona Franca Matera.
“E’ un’occasione da non perdere; il percorso che deve fare la Regione Basilicata va accompagnato e questo Comitato ha le carte in regola per farlo grazie all’apporto scientifico dei singoli e delle conoscenze e dei rapporti, già sviluppati con il prof. D’Amico della FEMOZA, il quale ha già presentato a Matera il suo libro sulle Zone Economiche Speciali”. Lo ha detto il dott. Giampiero De Meo, componente del Comitato di gestione del porto di Taranto e già presidente dell’Ucid di Matera,
Il Comitato è composto da professionisti lucani, imprenditori ed esperti nei settori strategici e si propone accompagnare l’iter di costituzione di una ZES lucana, che aiuti a superare le ultime perplessità sorte in ordine alle affinità dei due territori e ai reali motivi dal momento che la delibera della Regione Basilicata di accorpamento con Taranto costituisce un atto unilaterale non essendo stata preceduta da alcun confronto istituzionale con la Regione Puglia. A questo propositoil Comitato promotore inviterà i parlamentari, i consiglieri regionali, i consiglieri provinciali e i sindaci coinvolti nell’area, che sarà individuata come futura ZES lucana, oltre alle parti datoriali e sindacali, ad una fattiva collaborazione per il raggiungimento del comune obiettivo tra Matera e Taranto.
Occorre far presto in quanto entro il mese di ottobre la Regione Basilicata dovrà candidare l’area sulla quale far partire le Zes e, successivamente, produrre il piano strategico che sarà esaminato dal ministero dopo l’emanazione dei decreti attuativi e le risorse economiche che saranno stanziate devono essere strumento del piano strategico a lungo raggio.
All’incontro, introdotto dal dott. Giampiero De Meo e moderato dal dott. Gaetano Liantonio,hanno partecipato oltre ai soci fondatori del comitato promotore, anche professionisti e imprenditori che hanno condiviso l’impostazione di apertura e di innovativa articolazione del progetto di sviluppo industriale. Al termine dell’incontro è stato designato l’avvocato Pierluigi Diso quale coordinatore scientifico di questo gruppo di lavoro, grazieai suoi contributi scientifici sull’argomento.
Il Comitato promotore ZES Lucana 2017 parteciperà agli incontri pubblici che si svolgeranno nei prossimi giorni, in attesa di poter leggere i decreti che saranno emanati il 12 ottobre, prima di procedere con iniziative da condividere sul territorio lucano.
Set 26