Si è spento nella notte scorsa Domenico Giannace, per gli amici Mingo. Già sindaco di Pisticci nelle fila del PCI, è stato anche consigliere comunale, provinciale e regionale. Noto per le sue battaglie a difesa dei braccianti agricoli e degli operai che sono entrate nella storia del Movimento Operaio Italiano.
Nato nel 1924, Mingo, come veniva chiamato, aveva compiuto 94 anni lo scorso settembre. Sempre attivo nelle sue battaglie, negli ultimi anni di lui si ricorda l’attivismo all’interno del Comitato a difesa dell’ospedale di Tinchi di cui è stato il fondatore, per il quale si è battuto in prima linea fino ad ieri, a dispetto della sua veneranda età.
Un personaggio della nostra terra, Mingo, tra i più emblematici del dopoguerra, un “popolare capopopolo e trascinatore di massa che va avanti senza fermarsi e che è ancora impegnato nella lotta e nell’agone sociale – come scrive lo storico Giuseppe Coniglio nel suo libro a lui dedicato, ‘Mingo il ribelle'”.
Si è spento Domenico “Mingo” Giannace a Pisticci, cordoglio del segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa
“La Cgil Basilicata si unisce al cordoglio per la scomparsa di Mingo Giannace, storico esponente del Partito Comunista in Basilicata e protagonista della lotta antifascista nel Mezzogiorno”.
Così il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa sulla scomparsa del dirigente della Federbraccianti e segretario della Camera del lavoro di Pisticci.
“Nel suo lungo percorso politico negli anni ‘60 è stato anche sindaco di Pisticci, poi consigliere regionale e provinciale. Giannace ci lascia in eredità l’esempio di una vita spesa in difesa dei diritti, della democrazia e della libertà – conclude Summa – in nome dei principi alla base della nostra Costituzione”.
Si è spento Domenico “Mingo” Giannace a Pisticci, cordoglio di Giuseppe Coniglio
Dopo il suo grande amico e protagonista delle lotte politiche del dopoguerra Angelo Raffaele Ziccardi, ci ha lasciato anche Domenico Giannace “Il Ribelle”, dopo una vita dedicata interamente al culto della famiglia, alla politica e alla società. Se ne va in punta di piedi e senza clamori, così com’era vissuto, l’ultimo protagonista delle lotte contadine e il paladino delle rivendicazioni civili delle classi più povere. “Mingo il Ribelle” come emerge dal contenuto dell’omonimo Saggio Storico a lui dedicato, è stato un combattente nel senso più autentico della parola, nato con una precisa missione da compiere, sempre schierato con i suoi contadini e braccianti, che tanto ha dato senza nulla chiedere. Un politico di razza, che ha ricoperto vari ruoli istituzionali e che con tutte le sue forze ed energie ha lottato a dispetto dell’età e con un vigore e una passione civile che non hanno mai conosciuto ostacoli. E in modo particolare per il potenziamento dell’ospedale che lui volle ed auspicò quando era sindaco di Pisticci e sul quale ha sempre vigilato, di notte e di giorno, non abbassando mai la guardia, contro ogni tentativo di cambiamento.Giovanni Russo di lui scrive: “Giannace è un organizzatore dei contadini, capace, più dei vecchi notabili, di risolvere i loro problemi. Un ex bracciante che legge le riviste giuridiche di notte, perché di giorno non ha tempo, studia le leggi più recenti che gli avvocati si guardano dallo sfogliare. E gli stessi proprietari si rivolgono a lui per le pratiche. Si è fatta la fama di avere una capacità magica di ottenere tutto. In realtà è solo più attivo degli altri e conoscendo le leggi sa quello che può chiedere”. Pisticci e l’intera regione Basilicata devono molto a quest’uomo e soprattutto i giovani che hanno l’obbligo di recepire i valori della sua lezione di vita, di coraggio, di intraprendenza. Un uomo, che pur non avendo conseguito titoli di studi di rilievo si è fatto da solo, raggiungendo le più importanti vette e cariche politiche e sindacali. Un semplice contadino tra i contadini, che ha frequentato il corso di studi più prestigioso quello della terra e del lavoro e che ha avuto come grandi maestri i confinati politici di Centro Agricolo e come allievi i contadini e i bracciati per i quali si è battuto per la conquista di benessere e di migliori condizioni di vita. E se oggi anche le classi contadine hanno acquisito una dignità storica, questo grazie a Mingo Giannace che oggi lascia un vuoto incolmabile. Sino agli ultimi anni di vita gli è stata sempre affianco in questa grande avventura la moglie Antonietta De Marsico, per tutti “za Antunetta”, in tutte le circostanze tristi e liete.
Si è spento Domenico “Mingo” Giannace a Pisticci, cordoglio di Adduce
Anche Domenico Giannace (Mingo) è scomparso. Una delle figure più importanti della sinistra storica della Basilicata. Dirigente contadino e sindacalista di grande valore. Sindaco e consigliere regionale seppe interpretare con le sue spiccate qualità politiche e culturali le istanze popolari con il rigore proprio della scuola politica da cui proveniva: il PCI. Al suo esempio hanno attinto diverse generazioni di militanti non solo a Pisticci, sua città di origine, ma in tutta la Basilicata. A lui dobbiamo la gratitudine per l’incessante lavoro organizzativo e la fedeltà agli ideali di giustizia, uguaglianza e democrazia.
Si è spento Domenico “Mingo” Giannace a Pisticci, cordoglio Sindaco Viviana Verri, Giunta, Consiglio Comunale e comunità di Pisticci
Il Sindaco Viviana Verri, la Giunta, il Consiglio Comunale e la comunità di Pisticci si uniscono al cordoglio della famiglia Giannace per la perdita del caro Domenico, detto Mingo, già Sindaco di Pisticci da luglio 1963 a luglio 1965.
Domenico Giannace è noto per il suo impegno antifascista nella colonia confinaria di Centro Agricolo e per le lotte al fianco dei braccianti lucani che lo costrinsero al carcere insieme a Rocco Scotellaro.
Nella sua lunga carriera politica, oltre alla carica di Sindaco, Giannace è stato consigliere regionale dal 1980 al 1985, consigliere provinciale, consigliere comunale ed assessore del Comune di Pisticci.
Nel 2003 Giannace è stato insignito dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi del titolo di Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Negli ultimi anni della sua vita, Domenico Giannace si è prodigato per la difesa dell’Ospedale di Tinchi, fondando insieme ad altri cittadini di Pisticci e dei Comuni limitrofi il Comitato di Difesa che, tuttora, svolge un ruolo importante a tutela del presidio ospedaliero pisticcese.
La comunità di Pisticci piange la perdita di Mingo Giannace, cittadino illustre che nella sua vita ha lottato con orgoglio per il suo territorio e per la sua gente.
Si è spento Domenico “Mingo” Giannace a Pisticci, cordoglio di Sinistra Italiana Basilicata
Sconforto e dolore ci colgono nell’apprendere della scomparsa di Mingo Giannace, protagonista di una delle pagine più intense della storia politica e sociale di questa Regione e del Mezzogiorno. Mingo fu dirigente generoso ed autorevole delle battaglie che sconfissero il latifondo ed aprirono la strada ad una straordinaria stagione di conquiste per le masse contadine ed il proletariato rurale lucano. Ci lascia l’esempio di una vita spesa in difesa dei diritti dei più deboli e, negli ultimi anni, della memoria di quanti si sono battuti, perdendo la vita, contro la barbarie nazifascista. Sinistra Italiana si unisce al cordoglio dei suoi familiari.