Si è spento a Matera all’età di 81 anni l’esponente politico ed ex consigliere regionale del PCI, Rocco Collarino. Di seguito il cordoglio di Vincenzo Viti. La salma di Rocco Collarino sarà vegliata fino alla serata di venerdì 27 settembre nella camera ardente dell’ospedale di Policoro. Nella mattinata di sabato 28 settembre a Roccanova, suo paese natale, si terranno i funerali. (orario da definire).
“Con Rocco Collarino scompare una figura, oggi sempre più rara, di protagonista e di testimone di un tempo e di un mondo nei quali egli ha saputo servire le istituzioni con coerenza lucidità vigore politico e morale, ponendo sempre al centro di ogni valutazione interessi e valori che lo hanno fatto apprezzare. La sua dedizione alla causa e il rigore posto nel confronto politico erano qualità che non sfuggivano certo alla nostra considerazione. Poiché cooperavano a ritrovare punti alti di intesa e di reciproca comprensione. Chi come me lo ha conosciuto e incrociato nelle vicende della politica non potrebbe che ricordarlo come persona valorosa, non meno che civile e rispettosa. A lui va la più schietta riconoscenza. Con le più sincere condoglianze.
Si è spento Rocco Collarino, cordoglio dello storico materano Giovanni Caserta
Mi dispiace. Rocco apparteneva ai tempi di sogno del 68 e dintorni. Maestro elementare, lascio il ruolo nella scuola per la politica prima nel Psi, poi Psiup, poi PCI, credendo che, lottando, si potesse creare un’Italia nuova, un Sud nuovo. Purtroppo, il suo sogno, a suo modo di vedere, svanì fra non poche delusioni. Si isolo. Per questa sua storia, credo meriti un particolare slancio di simpatia e affetto.
Si è spento Rocco Collarino, cordoglio di Salvatore Adduce, già parlamentare e sindaco di Matera
È morto Rocco Collarino. Nato a Roccanova, aveva 81 anni. Per tre legislature fu Consigliere e capogruppo del PCI della Regione Basilicata eletto nella circoscrizione di Matera. Ricoprì tra l’altro la carica di Vicepresidente del Consiglio Regionale. Dirigente e funzionario politico del PCI fu incaricato di occuparsi della Federazione della provincia di Matera di cui divenne Segretario Provinciale a metà degli anni ’70. Apparteneva a quella generazione di dirigenti a “tempo pieno” che guidarono il partito lungo tutto il secondo dopoguerra e che caratterizzò l’esperienza del PCI fino al suo scioglimento. Contribuì in modo intelligente al dibattito nella città di Matera sul destino dei Sassi e del suo inestimabile patrimonio storico, architettonico e antropologico. Guidava la Federazione Provinciale del PCI quando si organizzò la prima Festa Nazionale de l’Unità nei Sassi che mise al centro del dibattito nazionale il grande tema del recupero degli antichi rioni.
Collarino fu uno degli esponenti di spicco dell’ala riformista (“migliorista”) del PCI, distinguendosi per la qualità e l’originalità dei contributi che seppe offrire nel dibattito interno e nella società, non rinunciando mai a sostenere le sue opinioni anche a costo di aspri confronti a cui non intese mai sottrarsi. Rigoroso e severo nella difesa dei grandi valori democratici, appassionato e spesso acceso negli interventi, dotato di sottile ironia seppe mantenere con tutti un rapporto cordiale e sinceramente affettuoso.
Dobbiamo a lui buona parte del difficile percorso di rinnovamento che il PCI anche in Basilicata seppe compiere in un momento complesso della storia italiana.
Si è spento Rocco Collarino, cordoglio del consigliere regionale Roberto Cifarelli (PD)
“Mi sento vicino alla famiglia Collarino per la perdita del caro Rocco. Uomo saggio e politico avveduto che con il suo impegno ha sempre portato avanti i valori e gli ideali della sinistra democratica.
Rocco Collarino, amico e compagno, ha ricoperto la carica di Consigliere regionale, ricordo con affetto con quanto amore e passione portava avanti progettualità e visione per la Basilicata. Senza mai abbandonarsi al facile lamento, ma confidando nel certosino lavoro quotidiano del buon amministratore.
Senza dubbio ha rappresentato uno degli ultimi esponenti di una generazione di uomini perbene che sapevano coniugare l’asprezza della politica con la lealtà dei comportamenti.
Continueremo a ricordarlo così. Con il suo esempio e con il suo sorriso di uomo buono”.