Il prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ha convocato per mercoledì alle 11 e 30 la delegazione della Coldiretti provinciale che nelle scorse ore aveva chiesto “un incontro urgente per un sostegno riguardo la situazione di grave crisi in cui versa il mondo agricolo soprattutto dell’area nord della Basilicata”. Per il direttore dell’organizzazione agricola, Maria Cerabona, “è importante l’attenzione avuta dal Prefetto, che ringraziamo, per aver da subito accolto il grido d’allarme”. A parere del presidente regionale, Antonio Pessolani “per superare un’emergenza non dipende tanto dalla sia pur grave crisi idrica, quanto dalla ottusa posizione assunta dalla Regione Puglia e da Acquedotto Pugliese; posizione superabile solo ed esclusivamente in seno al Comitato di Coordinamento dell’Accordo di Programma che, però, e non ne comprendiamo le ragioni, continua a non essere convocato dal presidente Bardi”. Di conseguenza anche il presidio della delegazione di soci della Coldiretti “esasperati” è stato posticipato a mercoledì mattina, a partire dalle ore 9 e 30,in piazza Mario Pagano a Potenza. Nel frattempo anche la federazione provinciale di Matera ha chiesto un incontro al prefetto Cristina Favilli. “Confidenti che un dialogo aperto e costruttivo con le Prefetture possa offrire concrete soluzioni all’attuale stato di crisi idrica, ed in simultaneità con l’iniziativa promossa dalla nostra Organizzazione nella Città di Potenza – evidenzia il presidente provinciale Pietro Bitonti – abbiamo richiesto al Prefetto di Matera di concedere udienza ad una delegazione della nostra Federazione provinciale. L’incontro – continua Bitonti – potrà consentire di analizzare le già gravi criticità sofferte dal comparto agricolo lucano, inasprite in questo momento da preconcette posizioni assunte in merito all’Accordo di Programma sulle risorse idriche”. A rendere critica la situazione non è solo la scarsità della risorsa idrica ma anche l’incertezza sul quantitativo d’acqua che potrà essere gestito per la restante parte dell’anno e che crea serie difficoltà di programmazione per le imprese. “Si rischia, in mancanza di certezze sull’immediato futuro e di garanzie sui raccolti autunno-vernini, di perdere delle commesse importanti, e che stakeholders di grande rilevanza per il nostro territorio si spostino altrove – aggiunge il direttore provinciale Vincenzo Ruggieri – riteniamo che tale situazione sia superabile esclusivamente in seno al Comitato di Coordinamento dell’Accordo di Programma che, però, e non ne comprendiamo le ragioni, continua a non essere convocato dal governatore Bardi”.
Lug 22