Il problema della sicurezza sismica degli edifici scolastici presenti in Basilicata e nelle regioni del Sud è stato posto all’attenzione della Commissione Ue dall’eurodeputato Piernicola Pedicini e da altri eurodeputati del M5S.
In particolare, è stato chiesto all’organismo esecutivo di Bruxelles di far sapere “che garanzie ci sono sul rischio che il taglio dei fondi di coesione previsto nella proposta di Piano di bilancio pluriennale Ue 2021-27 porti ad una riduzione delle risorse che finanziano i programmi per gli interventi di adeguamento sismico nelle scuole del Sud-Italia”.
Inoltre, per quanto riguarda la Basilicata, è stato chiesto che la Commissione Ue verifichi se un intervento di adeguamento sismico e di abbattimento delle barriere architettoniche realizzato presso l’Istituto comprensivo don Donato Gallucci del comune di Miglionico (Matera), finanziato con 350 mila euro di fondi europei rivenienti dal “Programma per la messa in sicurezza del patrimonio scolastico regionale”, risulta congruo all’obiettivo tematico 5 della programmazione Ue 2014-2020, in quanto sarebbero stati realizzati lavori non riferiti all’adeguamento sismico dell’edificio scolastico in questione.
In Italia – è stato spiegato nell’interrogazione – oltre il 41% degli edifici scolastici si trova in zone sismiche e solo il 12,3% di questi risulta adeguato alle tecniche di costruzione antisismica. Inoltre gli edifici scolastici del Sud-Italia registrano una media di investimento in manutenzione straordinaria annua, per singolo edificio, di soli 3.397 euro rispetto ai 28.536 euro del Nord-Italia.