Spiace constatare che c’è chi considera il ruolo di amministratore comunale solo come un trampolino elettorale per le prossime regionali, una catapulta che potrebbe rivelarsi di carta sotto il peso dell’irresponsabilità; i cittadini sono ormai maturi e consapevoli. Ritengo poco rispettoso nei confronti della città, decidere di aderire a un progetto di maggioranza meno di un anno fa, riconoscendo con convinzione gli sforzi fatti e sottoscrivendo un patto politico su obiettivi da raggiungere, rinnegando tutto dopo pochi mesi. Anche di fronte a specifiche questioni come le Ztl, le divergenze d’opinioni sono fisiologiche, ci si confronta attraverso le riunioni di maggioranza e si sceglie la soluzione migliore che rispetti però le linee programmatiche del sindaco e la volontà democratica del gruppo. Su mobilità sostenibile e rispetto degli antichi rioni abbiamo una visione chiara e precisa, ma ci saremmo confrontati molto volentieri per provare a trovare una soluzione, e ove non si fosse trovata ci si sarebbe adeguati al pensiero maggioritario. Ma appare chiaro come siamo solo di fronte a pretesti per ottenere magari una candidatura in vista delle prossime elezioni regionali. Non c’è nulla di male nel cambiare opinione in modo così repentino, anche se non è altrettanto facile raccontarle ai propri elettori, perché non si entra e non si esce da una maggioranza a seconda delle stagioni o delle prossime consultazioni elettorali.
La coalizione che i cittadini di Matera hanno votato tre anni fa rimane ancora al governo della città, pur con alcune defezioni causate da una indisponibilità del sottoscritto a sottostare a vecchi giochi di potere. Andiamo avanti fino a quando ci sono le condizioni, convinti di operare per il bene della città, abbiamo già conseguito diversi obiettivi e molti altri sono in cantiere. In tre anni, nonostante l’ingessatura amministrativa prodotta dalla pandemia prima e dal PNRR e dal numero esiguo di dipendenti che oggi i Comuni dispongono, siamo riusciti a sbloccare regolamenti e problematiche annose, in ultimo il progetto del Parco integrato di Serra Rifusa, e con uno sguardo proiettato al futuro, una visione di benessere, sostenibilità, innovazione e rigenerazione urbana.
Oggi si affacciano le elezioni regionali, importantissima opportunità democratica a cui tutti noi guardiamo con interesse, per consolidare o ricostruire una proficua interlocuzione tra la città Capitale europea della cultura e il più importante ente sovracomunale a livello locale. Matera si offre in tal senso come città traino sotto tutti i punti di vista, sociale, culturale, turistico ma anche politico. Può partire da Matera quel cantiere valoriale che non vuole parlare di nomi; non vuole parlare del “chi”, ma insistere sul “cosa”, su quale visione alternativa oggi si possa offrire per i giovani, contro lo spopolamento, per la sanità, l’ambiente e il lavoro. Può partire da Matera quel “campo giusto”, necessario per rilanciare la Basilicata a livello internazionale.
Nov 01