Il sindaco De Ruggieri alla prova del fuoco nel pomeriggio per il primo consiglio comunale con la nuova giunta partita dal “governissimo bis”, frutto di un accordo con l’ex minoranza che ora sostiene il Governo De Ruggieri. Alle poltrone assessorili si sono ritrovati per la prima volta Giampaolo D’Andrea assessore alla cultura e innovazione, Eustachio Quintano con delega al bilancio, Angela Fiore con delega ai Sassi e Patrimonio Unesco, Angelo Montemurro con delega alla mobilità, Maria Rosaria Mongelli con delega all’Urbanistica, Marilena Antonicelli con delega alle politiche sociali, Nicola Trombetta con delega ai lavori pubblici e Giuseppe Tragni con delega all’ambiente, verde pubblico e smart city e Mariangela Liantonio con delega per turismo, Agricoltura, Commercio e Artigianato, Politiche attive per il lavoro, Eventi e Spettacoli. Il sindaco De Ruggieri, che ha trattenuto le deleghe per personale, pianificazione strategica, e contenzioso ha provato a reggere l’onda d’urto della protesta annunciata anche da due striscioni posizionati all’esterno del palazzo della Provincia, che ospita le sedute consiliari del Comune di Matera. “De Ruggieri, Adduce, Muscaridola…responsabili distruzione della pineta di Lanera” e “Regione, Università, Fondazione: il silenzio dei colpevoli”. Queste le due frasi che hanno sintetizzato i malumori dei manifestanti, in prevalenza operatori turistici, componenti del presidio di Lanera contro l’abbattimento dei pini e cittadini che non hanno condiviso queste scelte politiche di chi governa la città di Matera.
Il sindaco nel corso del suo intervento ha ricordato che non c’è nessun ribaltone o inciucio ma semplicemente la prosecuzione di un percorso che è partito lo scorso anno con il primo governissimo nell’esclusivo interesse della città di Matera in vista dell’appuntamento del 2019 quando la città dei Sassi sarà capitale europea della cultura. Ha ricordato le iniziative messe in campo per produrre occasioni di lavoro, in particolare la sperimentazione del 5G e la visita prevista l’1 e 2 agosto di una delegazione della Silicon Valley guidata dal materano Alberto Acito in cui si metteranno a punto nuovi investimenti nel campo dell’innovazione da implementare nell’hub tecnologico di via San Rocco, la sede che ospiterà le startup e le imprese multinazionali che lavorano in questo settore. A seguire gli interventi di Antonio Sansone, che ha annunciato l’uscita dalla lista civica “Matera per De Ruggieri sindaco” e il suo approdo nel movimento politico “Osiamo per Matera” guidato dal presidente del consiglio comunale Angelo Tortorelli. Sono intervenuti anche altri quattro esponenti dell’opposizione, pronti a contestare l’intervento del primo cittadino: Antonio Sansone, Augusto Toto, Daniele Fragasso, Antonio Materdomini e Paolo Manicone. Intervento polemico di Giovanni Scarola, che ha sottolineato l’inopportunità di assegnare la delega della cultura al senatore potentino Giampaolo D’Andrea, non per il suo profilo professionale ma perchè sono stati ignorate figure rilevanti del mondo culturale materano che potevano ricoprire questo incarico. Quindi i consiglieri Augusto Toto, Marco D’Andrea, Daniele Fragasso, Antonio Materdomini, Paolo Manicone, Eustachio Di Lena, Rocco Buccico, Vito Sasso, Carmine Alba, Gianfrano De Mola e Giovanni Scarola hanno abbandonato l’aula in segno di protesta per il mutato scenario politico, frutto di un’intesa politica tra il sindaco di Matera e il segretario cittadino del PD, Cosimo Muscaridola. Durante l’intervento del consigliere Manicone il sindaco De Ruggieri ha chiesto al presidente del Consiglio Tortorelli di far intervenire la Polizia Locale per espellere dalla sala una ventina di cittadini che applaudivano l’intervento del consigliere di minoranza. In proposito e’opportuno ricordare che il sindaco De Ruggieri ha preteso il rispetto del regolamento delle sedute consiliari che impedisce ai cittadini di commentare o applaudire gli interventi dei consiglieri. Non è stata votata la mozione di sfiducia annunciata nei giorni scorsi perchè il gruppo si è fermato a nove consiglieri mentre la legge impone di raggiungere quota 13, ovvero i due quinti del numero di consiglieri presenti in Consiglio Comunale. Dopo l’uscita dall’aula dei consiglieri di minoranza sono intervenuti i consiglieri Salvatore Adduce, Pietro Iacovone e Angelo Cotugno, che ha “beccato” in particolare gli esponenti di Forza Matera, Noi con l’Italia sottolineando che fino a qualche giorno fa erano in maggioranza e andava tutto bene e oggi sono diventati improvvisamente critici nei confronti del Governo De Ruggieri. L’ex minoranza, oggi maggioranza, ha quindi ratificato l’ingresso in Consiglio comunale di Biagio Vizziello della lista civica “Insieme” al posto del neo assessore Angelo Montemurro. Curioso siparietto nel finale con Vito Sasso che rientra in aula per “provocare” la nuova maggioranza chiedendo di verificare il numero legale. A quel punto la richiesta negata dal vice presidente Lionetti perchè il consigliere doveva rispettare l’ordine degli interventi in scaletta ma intanto la nuova maggioranza aveva già contattato il Consigliere Michele Lamacchia, non presente per altri impegni, per garantire il numero legale della nuova maggioranza a quota 17 consiglieri. Rinviato l’ultimo all’ordine del giorno che prevedeva la nomina dei componenti della Commissione Comunale per il Diritto allo Studio per l’anno scolastico 2018-2019.
Michele Capolupo
Di seguito l’intervento integrale del Consigliere comunale Antonio di Sansone nella seduta odierna del Consiglio Comunale di Matera.
Non posso non sottrarmi ai saluti e agli auguri ai nuovi componenti dell’esecutivo: alcuni riconfermati, qualcuno già passato, altri già esperti e qualche new entry.
A qualcuno mi lega un rapporto di amicizia e stima.
Tuttavia devo amaramente constatare che lo switch-off, termine tecnico usato per definire un cambiamento netto tra una vecchia tecnologia e una innovativa, è stato compiuto.
Il sovvertire completamente l’esito elettorale con la surroga totale della maggioranza, scelta democraticamente da una città che chiedeva un cambiamento, è accaduto.
Ho sentito dal Sindaco che questa è la miglior giunta mai proposta.
Sono tranquillo se fosse realmente così.
Fossi al posto dei signori assessori invece non lo sarei affatto.
Già in passato è successo che logiche oscure hanno buttato a mare figure valide esclusivamente per equilibrare pesi e misure.
Non sento di prendermela troppo con il partito democratico per quello che è successo.
Loro hanno giocato le loro carte, forse dell’ultimo mazzo, per salvare più i loro equilibri interni che le sorti della città.
Probabilmente non ci sono riusciti completamente ma non sono io la persona più indicata per questa valutazione.
La mia riflessione è esclusivamente per chi ha diretto dal primo momento questo lungometraggio, al regista che ha guidato gli attori che si sono susseguiti nel tempo, a colui che ha sostituito completamente il casting originale scelto tra circa 900 aspiranti.
Il mio pensiero va a lui, al signor sindaco.
Ho sentito che per lui questa è una missione e che la città ha scelto lui per essere guidata.
Verità che però non trovano conferma dopo tutto quello che è accaduto. L’ostinazione a dover attraversare a tutti i costi l’arco trionfale del 2019 da solo, senza gli uomini che avevano condiviso con lui questa speranza di cambiamento, mi restituisce una immagine triste e sfocata.
Esclamerebbe un bambino, con i suoi occhi ancora puri, ‘Il re è nudo !’.
Io aggiungerei che non solo il re lo è, ma anche un’ intera città che si è sentita spogliata di una scelta fatta nelle urne ma non rispettata.
Il Sindaco afferma di amare Matera, lo ha dimostrato in passato in altri ambiti, e non posso non riconoscerglielo.
Ma ora no, non sono assolutamente convinto che le sue scelte siano state fatte per il bene della città.
L’unica cosa che gli renderebbe onore e gli restituirebbe una nuova luce sarebbe quella di rimettere il suo mandato nella mani di chi lo ha scelto.
Lo faccia, una città intera lo chiede, lo faccio umilmente anche io.
Rimettiamo la palla al centro.
Non so se accadrà, se questo mio invito, magari fatto anche di altri miei colleghi consiglieri, verrà accolto.
C’è sempre tempo per sistemare le cose, sempre che ci sia la volontà.
Nel frattempo aspetto, non però seduto sulla riva del fiume, visto che probabilmente è già tutto passato.
Ritorno magari in trincea, ultimo avamposto di una democrazia svilita e bistrattata, a tentare di dare il mio umile contributo alla causa comune.
Concludo il mio intervento comunicando che in vista delle nuove composizioni delle commissioni consiliari di lunedì prossimo e a seguito della mie dichiarazioni durante il consiglio comunale dello scorso 5 aprile, che evidenziavano una non condivisione e accettazione del nuovo quadro politico-amministrativo, preso atto delle difficoltà politiche che la mia presenza del gruppo consiliare “Matera per De Ruggieri Sindaco” comporterebbe e per permettere a tutti di lavorare meglio per la città, anche su invito dei componenti del suddetto gruppo, comunico la mia uscita dallo stesso contravvenendo al ‘Patto di lealtà’ firmato dal sottoscritto il 29 aprile 2015 con il Sindaco, non rispettato purtroppo – a mio avviso in prima persona – dallo stesso proponente.
La conseguenza naturale sarebbe stata l’ingresso nel ‘Gruppo Misto’ ma data già la presenza di colleghi consiglieri riconducibili all’attuale maggioranza ritengo, per i motivi già detti, non percorribile questa soluzione.
Comunico quindi il passaggio nel gruppo consiliare ‘Osiamo per Matera’, ringraziando il Capogruppo Ing. Manicone per aver accolto la mia richiesta, ritenendomi però elemento ‘indipendente’ – all’interno del suo gruppo – ma sempre al servizio esclusivo per il bene della città.
Grazie.
Di seguito l’intervento integrale del Consigliere comunale Daniele Fragasso di Matera nella seduta odierna del Consiglio Comunale di Matera.
Quando nel 2015 Matera si muove aderì al comitato Matera 2020 con la lista più giovane tra tutte le altre, lo fece perché credeva nel cambiamento promesso dall’Avv. De Ruggieri e sulla base di un accordo programmatico condiviso con tutte le altre sigle civiche che si ritenevano alternative al PD.
Il nostro movimento riuscì ad eleggere due consiglieri comunali ed espresse nella prima giunta uno tra i più giovani assessori della nostra storia comunale, Massimiliano Amenta, partendo con un entusiasmo che ci spinse da subito a lavorare per il bene della città. Purtroppo la nostra euforia e la nostra voglia di fare dovettero sin da subito fare i conti con alcuni ostacoli che ci impedivano di lavorare serenamente. Tra questi :
1) continue interruzioni dell’attività amministrativa dovute a pretese di tipo più personali che politiche da parte di chi oggi, con un repentino cambio di casacca, siede nei banchi della maggioranza con la tessera del PD in tasca.
2) Un Sindaco che anziché mediare e sedare le continue ambizioni di singoli consiglieri comunali, in molti casi le favoriva creando così fibrillazioni e dandoci conferma della perfetta conoscenza della teoria del “divide et impera”.
3) L’inerzia e il disinteresse nei nostri confronti quando chiedevamo il suo intervento affinchè la struttura si attivasse per risolvere alcuni problemi riguardanti lo sport nella nostra città come ad esempio adeguamenti strutturali degli impianti e bandi per la gestione.
Potrei elencare tanti altri problemi che affliggevano la maggioranza di allora, che tra l’altro portarono il nostro assessore alle dimissioni, ma mi fermo ad alcuni esempi solo per dare un’idea dell’aria che si respirava.
Alla luce di una situazione pesante, con l’evento di Matera 2019 alle porte, a seguito dell’appello del vescovo all’unità e al lavoro per il bene di Matera decidemmo di tentare la strada del Governo di unità municipale come ultima spiaggia ma confidando nella buona riuscita del progetto con una giunta di alto profilo con elementi all’altezza del momento storico. In tutta coerenza con le intenzioni condivise proponemmo al Sindaco il nome di Adriana Poli Bortone, mettendo da parte ambizioni personali e velleità elettorali, indicando una persona dalle grandi capacità con un bagaglio di esperienza unico, proveniente da un’altra regione ma che ben conosceva e amava la nostra città.
Io con tutto il mio gruppo tentammo di ripartire con le migliori intenzioni accompagnando la Poli Bortone in questa sua esperienza entrando da subito a contatto con i cittadini , confrontandosi con loro anche al limite della discussione, con quelle stesse persone che oggi rimpiangono la sua figura sempre presente e pronta alla soluzione dei problemi che le venivano presentati. Il suo impegno, la sua tenacia e la sua il suo operare con trasparenza però davano evidentemente fastidio a qualcuno e mi riferisco a coloro i quali tramite manovre mediatiche se non direttamente e in maniera arrogante e violenta nelle sedi istituzionali, inspiegabilmente sferrava attacchi indirizzati a lei e al nostro gruppo. Una volta posto il problema a chi doveva essere sin dall’inizio il garante e il timoniere di questa amministrazione, subito ci accorgemmo del suo totale e anche poco cortese disinteresse nei nostri confronti, tanto da darci la conferma che fosse in atto un disegno perverso da parte sua e da parte del partito che oggi lo sostiene. Non conosciamo le ragioni o gli interessi comuni a lui e al segretario del PD e neanche oggi lo vogliamo sapere, sta di fatto che con questa nuova giunta non votata e non voluta da nessuno abbiamo avuto la conferma dei nostri sospetti.
A noi interessava solo governare per il bene di Matera, nient’altro. Abbiamo forse sbagliato a fidarci due volte della stessa persona? Pazienza, saremo stati traditi ma abbiamo agito sempre e solo nell’interesse di Matera e dei materani; questo ci va riconosciuto.
Sindaco, poche volte hai ascoltato il sottoscritto forse per sottostima derivante dalla differenza di età ed esperienza, ma fidati, avendo deluso migliaia di giovani che ,come me, ti hanno sostenuto, credendo nel cambiamento e nella speranza per il loro futuro potresti riscattarti restituendo loro la possibilità di scegliere una nuova persona come sindaco tramite regolari elezioni.
Di seguito l’intervento integrale del Consigliere comunale Carmine Alba di MDP-Articolo Uno nella seduta odierna del Consiglio Comunale di Matera.
Gli eventi che hanno portato alla formazione della nuova giunta della nostra città hanno ormai certificato una crisi continua sia dal punto di vista politico che amministrativo.
Già da tempo lo scrivente, con lungimiranza, aveva avuto modo di sottolineare e contestare la precaria, inutile e dannosa condizione politica in cui versa la città di Matera.
Una condizione che si riflette negativamente sulle sorti amministrative dell’ente e sul futuro della nostra città.
La formazione dell’ennesima giunta con l’ennesima crisi di una maggioranza che ormai assume i contorni di un pasticcio politico mascherato da senso di responsabilità mette in serio pericolo la credibilità della politica e della stessa città.
I cittadini hanno, ormai l’idea che dietro il pretesto del senso di responsabilità si celino in effetti meri accordi di palazzo e di bottega che nulla hanno a che vedere né con la politica, né, tanto meno, con un miglioramento dei processi amministrativi.
Piuttosto, siamo costretti a registrare una paralisi amministrativa che genera pesantissimi ritardi sull’occasione storica dell’essere Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Come già ebbi modo di sottolineare a più riprese, sia in consiglio che a mezzo stampa, il sindaco si è dimostrato incapace di rappresentare una leadership sia per la sua maggioranza che per l’intera città.
Anche l’ingresso in maggioranza del PD, come avevo già previsto rimanendo coerentemente all’opposizione, ha aggiunto ulteriori elementi di fibrillazione politica e amministrativa che di certo alimentano confusione tra i cittadini.
A questo si associa la impossibilità amministrativa di gestire il momento storico per Matera che da grande occasione rischia concretamente di trasformarsi in grande fallimento.
Non è più tempo di assecondare le istituzioni cittadine e gli interessi sacrosanti di una intera città a piccole logiche che puntano esclusivamente a tirare avanti finchè possibile.
Matera ha bisogno di una guida autorevole e legittimata dalla sovranità popolare.
Ogni altro tentativo di mettere insieme pezzi al solo fine di continuare stancamente questa fase di pantano politico ed amministrativo è un danno di immagine e sostanziale che si arreca alla nostra città.
Di seguito il testo integrale della mozione di sfiducia che è stata predisposta ma non presentata per mancanza del numero legale nei confronti del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri da parte dei consiglieri comunali Rocco Buccico, Marco D’Andrea, Eustachio Di Lena, Daniele Fragasso, Paolo Manicone, Antonio Materdomini, Vito Sasso e Augusto Toto.
I sottoscritti Consiglieri Comunali, nel prendere atto della gravità della situazione amministrativa e politica determinata dalla incoerenza e dalla fallimentare gestione del Sindaco De Ruggierie dall’incapacità dell’attuale amministrazione di intraprendere e rappresentare le esigenze e le istanze della cittadinanza
• Sottolineano l’inconcepibile ennesimo giro di valzer del Sindaco, abbarbicato alla poltrona e oramai succube dell’ormai agonizzante P.D., partito –impegnato nella applicazione del manuale Cencelli- del quale non pochi rappresentanti si espressero contro la candidatura di Matera a Capitale della Cultura Europea per l’anno 2019;
• Denunciano la paralisi amministrativa e gli incolmabili ritardi della Città oramai in pieno 2019 ed abbandonata –nell’inestricabile caos del traffico e della inadeguatezza delle condizioni di decoro di strade e piazze- nel dispregio di ogni civico senso di responsabilità, furbescamente e inopportunamente rivendicato dal Sindaco;
• Indicano nello scempio di Piazza della Visitazione il segno del degrado civile e culturale, pur auspicando –nel rispetto della legge- che il Consiglio Comunale si riappropri delle proprie competenze;
• Segnalano che numerosi atti di indirizzo e mozioni approvate dal Consiglio Comunale anche all’unanimità, sono stati disattesi o addirittura osteggiati dall’Amministrazione, mortificando così lefondamentali funzioni di indirizzo attribuite dalla legge, dallo Statuto e dal Regolamento per ilfunzionamento del Consiglio Comunale al Consiglio stesso; e denunciano che in molte occasioni la Giunta si è sostituita al Consiglio in spregio a quelle che sono le regole e lenormative vigenti;
• Rimarcanoche, nonostante le modifiche allo Statuto, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 è rimasta un corpoestraneo rispetto al consiglio comunale, che rappresenta invece la massima assise cittadina,contravvenendo alla norma che prevede la partecipazione di rappresentanti del ConsiglioComunale nell’organo definito “Consiglio di Indirizzo”;
• Ribadisconoche la totale assenza di ogni prospettiva politico–programmatica rende impossibile laprosecuzione dell’attuale esperienza politica e amministrativa e la necessità di porre fine al percorsodi un’amministrazione che, giorno dopo giorno, ha tradito e continua a tradire l’ampiomandato conferitole nel 2015 dai cittadini, sempre più sfiduciati.
Per tutte le ragioni sopra menzionate, i sottoscritti consiglieri comunali, consapevoli della responsabilitàassunta nel 2015 nei confronti della città
chiedono al Presidente del Consiglio Comunale la convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria ai sensi e per gli effetti dell’art. 61 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale di Matera al fine di procedere alla votazione per appello nominale della su estesa mozione di sfiducia ex art.52 d.lgs. 267/2000 che formalmente presentano.
La fotogallery del Consiglio Comunale di Matera con la protesta degli operatori turistici e dei componenti del presidio di Lanera contro l’abbattimento dei pini (foto www.SassiLive.it)