“Sei quello che fai”, recitava spesso il compianto Padre Prosperino Gallipoli. Se si è reso necessario scomodare tale illustre concittadino è perché appare evidente il fatto che, quando una compagine politica smette di interessarsi di ciò per cui è nata, vi è in atto un rimescolamento di quelle che sono le ideologie che legano ciascun politico al proprio partito. Ideologicamente parlando, infatti, è sempre stata la Sinistra a ritenersi la forza politica interessata ai problemi delle classi sociali più povere e dei lavoratori ma le azioni non si misurano con l’ideologia ma attraverso quello che si fa.
Capita infatti che, in una Città di circa 10.000 abitanti, un Sindaco in particolare abbia dimostrato con i fatti il rispetto verso i lavoratori.
Tanta premessa era doverosa per ricordare, ed anche rivendicare, le azioni del già Assessore ed oggi Sindaco Vincenzo Zito in tema di Lavoro.
Chi ha finalmente risolto le annose problematiche relative ai Lavoratori Socialmente Utili è stata l’Amministrazione di cui lo scrivente faceva parte circa 15 anni fa, chi ha previsto le progressioni verticali ed orizzontali è stato lo scrivente, chi ha deciso di aumentare le ore lavorative ai dipendenti part-time (molti dei quali a circa 900 euro mensili) è stato lo scrivente, chi ha firmato il nuovo Contratto Collettivo dei Lavoratori nel 2020 dopo oltre un decennio di attesa è stato sempre lo scrivente.
Appare singolare, quindi, che ci si interroghi e si chiedano lumi su tali tematiche che, nei fatti, sono sempre state nell’agenda politica del sottoscritto.
Leggere oggi le affermazioni del gruppo Monte in Testa circa il rispetto degli Operatori della ditta ProgettAmbiente fa aprioristicamente sorridere, prima ancora di affrontare e spiegare nei fatti come realmente stiano le cose. Va anzitutto chiarito, per l’ennesima volta, che l’Ente ha un contratto in essere con l’Azienda e non con i lavoratori e, pertanto, è la ditta che è tenuta a versar loro gli stipendi. Detto questo, appare singolare che le indennità ai lavoratori non siano corrisposte nonostante il Comune abbia effettuato i pagamenti che puntualmente avvengono entro 90 giorni dalla data di fatturazione.
Ed è per questo motivo per cui in mattinata si è tenuto un ulteriore incontro con la ditta e, nel solo interesse dei lavoratori, si è anche concordato che l’Ente provvederà a saldare le fatture entro 60 giorni. Sempre da tale riunione, è venuto fuori che le difficoltà dell’Azienda siano dovute ai mancati ritardi da parte di altri comuni e che, Montescaglioso, appare tra quelli virtuosi.
E’ anche utile e necessario rimarcare che la nostra virtuosità è garantita nonostante al 31 dicembre 2020 dai ruoli TARI già emessi (ovvero cittadini destinatari di avvisi di pagamento) non siano stati incassati euro 235.245,00 per l’anno 2018, euro 232.612,97 per l’anno 2019 ed euro 336.577,05 per l’anno 2020.
Se è pur vero che le difficoltà economiche siano conclamate, specie a seguito dell’emergenza Covid, è necessario combattere l’evasione perpetrata dai furbetti ed a breve sarà necessario, oltre che obbligatorio per legge, procedere agli accertamenti.
E’ inopportuno che il gruppo Monte in Testa si preoccupi solamente oggi dei disagi degli Operatori Ecologici mentre in passato, da semplici esponenti partitici dell’allora maggioranza, non abbiano battuto ciglio quando si multavano e vietavano agli stessi lavoratori di illustrare alla Città le proprie problematiche.
In merito alla consegna delle buste per la raccolta differenziata, fermo restando che in questi mesi presso la Casa Comunale si è andati incontro alle esigenze dei cittadini consegnando loro qualche busta in giacenza, va chiarito che la stessa non è stata effettuata per un semplice motivo, presto spiegato. La fornitura era prevista nel mese di novembre ma l’avanzata della seconda ondata Covid ha costretto a procrastinare ad anno nuovo. A febbraio, quando si era riprogrammato il tutto, la nostra Città aveva circa 180 casi attivi e, pertanto, si è nuovamente rinviata la consegna. Finalmente, con la situazione apparentemente migliorata, si è richiesto alla ditta (nota n°6331/P del 13 aprile 2021) una data ufficiale per le consegne; data che sarà comunicata a breve alla popolazione.
In conclusione, è necessario chiarire che il tema del lavoro va affrontato in maniera seria e costruttiva e non come propaganda da sbandierare a ridosso del 1 maggio – Festa dei Lavoratori.