A circa 20 giorni dall’inizio dell’emergenza idrica a Senise, tanti slogan e articoli di giornale, ma nessuna proposta concreta per i cittadini senisesi e le tante attività produttive già vessate dalla crisi energetica. Meno passerelle politiche e più fatti. Così la consigliere provinciale di Potenza Giovanna Di Sanzo che aggiunge: si diano risposte immediate soprattutto sull’acquisto di serbatoi per le famiglie e le attività che non ne sono dotate e sia il Comune di Senise a sostenerne i costi per poi chiedere alla Regione il risarcimento delle somme spese da rimettere in bilancio, vista la circostanza straordinaria ed emergenziale. Come sempre – continua – siamo abituati a fare fronte all’emergenza e non alla vera programmazione, unico strumento fondamentale per fare in modo che non si ripetano più eventi di questa portata e perché le risorse finanziarie destinate a Senise e al Senisese vengano spese per compensare popolazioni ed economia locale. Lo sostiene la consigliere provinciale di Potenza Giovanna Di Sanzo per la quale è sufficiente dare piena attuazione alla delibera della Giunta Regionale 452 del 13 luglio 2022, proposta dal già assessore prima alle Attività Produttive e poi alle Politiche Agricole Francesco Cupparo, per trovare le soluzioni più adeguate.
Innanzitutto, la strategia messa in atto da Cupparo ha finalmente consentito, con la l’art. 7 della Legge Regionale n. 10/2020, di costituire il fondo che garantisce ai comuni del senisese “una quota per il riequilibrio territoriale, ricompresa nella componente ambientale della tariffa dell’acqua all’ingrosso”. Senza questo primo fondamentale tassello non si sarebbe potuto procedere in alcun modo.
Successivamente, nella DGR 452 del luglio 2022 si individua, altresì, il modello di governance per l’utilizzo del fondo derivante dalla vendita dell’acqua all’ingrosso che risponde pienamente alle richieste che i sindaci dell’area sud, insieme alla Val d’Agri, macro-fornitrice di acqua, hanno sostenuto. L’Ufficio Progetti Speciali Val d’Agri-Senisese è stato individuato quale Ufficio competente per la governance del fondo per il riequilibrio ambientale in attuazione dell’Accordo di Programma per la gestione condivisa delle risorse idriche sottoscritto nel 2016 dalla Regione Basilicata, dalla Regione Puglia e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e in attuazione della Legge regionale 10 del 2020.
Con il provvedimento della Giunta del luglio 2022 – aggiunge Di Sanzo – si definiscono “in forma precisa gli ambiti territoriali interessati al riconoscimento ed al trasferimento della quota e vengono, altresì, definiti i criteri, le modalità e i tempi per l’assegnazione della quota per il riequilibrio territoriale agli ambiti stessi; si realizza un quadro tecnico-normativo di certezza sull’utilizzo e l’impiego di risorse finanziarie che derivano dalla risorsa acqua che deve diventare uno dei principali fattori di sviluppo economico locale e regionale. A questa bisogna dare seguito con progetti e programmi prima di tutto di tutela e manutenzione di condotte ed impianti idrici ed irrigui. Non si butti all’aria il grande lavoro svolto e non si perda altro tempo tenuto conto che – dice la consigliere provinciale – sono passati più di 50 anni dal trasferimento delle nostre risorse idriche alla Puglia ma il centrosinistra che ha governato sempre la Regione non è stato mai in grado di dare quella risposta che le comunità macrofornitrici d’acqua attendevano, destinando il fondo-tariffa acqua all’ingrosso per soddisfare altre richieste e altri bisogni, senza produrre condizioni di sviluppo e occupazione concrete per compensare popolazioni ed economia locale. La Giunta con la visione lungimirante del già assessore Cupparo ha messo fine ad una situazione di vera e propria ingiustizia sociale durata mezzo secolo. Si proceda celermente in questa direzione con il coinvolgimento di Comuni e della Provincia.
Feb 04