Riportiamo di seguito la nota dell’Associazione “Venosa Pensa” sulla situazione politica al Comune di Venosa.
“Sin dalla sua costituzione Venosa Pensa ha cercato di essere un movimento propositivo. Abbiamo inteso la politica come partecipazione attiva alla vita della nostra comunità. In questi anni abbiamo portato avanti numerose battaglie. Abbiamo presentato progetti, fatto proposte, stimolato riflessioni. In tante occasioni siamo stati ignorati da chi aveva responsabilità di governo (vecchi e nuovi amministratori), ma non ci siamo mai tirati indietro. Anzi, abbiamo sempre cercato il dialogo e il confronto sulle idee con chi ha avuto il piacere di ascoltare il nostro punto di vista.
La decisione di sottoscrivere il manifesto con il quale vengono chieste le dimissioni di questa amministrazione è stata una decisione ponderata e ragionata. Ci siamo posti delle semplici domande e la risposta a questi interrogativi ha determinato la nostra decisione.
1. Che fine hanno fatto le battaglie per la trasparenza e la partecipazione?
2. … e il bilancio partecipato?
3. Quando le commissioni consiliari sono divenute strumenti inutili?
4. Quali politiche attive sono state adottate per la tutela ambientale del nostro territorio?
5. Perché si continuano a tagliare servizi nella nostra comunità?
6. Come si giustifica l’aumento della pressione fiscale?
7. Cosa è stato fatto per sostenere le imprese locali, i professionisti, le attività commerciali di questo territorio?
8. Quali proposte sono state avanzate per la valorizzazione dell’agroalimentare?
Ci fermiamo qui con l’elenco delle domande non esaustive che rappresentano altrettanti tradimenti di quei principi che hanno rappresentato per anni principi fondamentali per il M5S di Venosa. Due anni sono tanti e tante cose si sarebbero potute fare per Venosa. Invece, sin da subito, si è creduto di poter portare avanti una politica di scontro continuo, di chiusura, di difesa rispetto a tutto quello che proveniva dalle altre forze politiche e sociali. E’ questo un atteggiamento politicamente maturo? Certo, la richiesta di dimissioni è una richiesta forte, ma rappresenta il nostro pensiero sull’operato dell’Amministrazione in questo momento.
Ciò detto, non si esaurisce tutto in questa richiesta. Sappiamo benissimo che difficilmente si avrà il coraggio di “rompere il giochino” (usiamo un’espressione tanto cara a chi amministra e tanto disgustosa per quello che sottointende). Per questo il nostro lavoro disinteressato di stimolo e di proposta continuerà, come continuerà il dialogo ed il confronto con tutte le forze politiche che vorranno ragionare di temi e sui temi per proporre soluzioni ai tanti problemi della nostra città”.