Antonio Materdomini, Consigliere comunale Movimento 5 stelle: “Raccolta differenziata a Matera, il lascito della coalizione Matera 2020”. Di seguito la nota integrale.
Lo slittamento dell’inizio del servizio di raccolta differenziata è l’ultimo triste atto di un disastro politico iniziato nel 2015 le cui conseguenze saranno a carico dei cittadini materani.
In vista delle imminenti elezioni, la maggioranza che attualmente sostiene De Ruggieri decide di rinviare l’avvio del servizio di raccolta differenziata, presumibilmente per limitare i danni in vista del voto del 20 e 21 settembre.
Dopo che i cittadini si sono affannati per prepararsi al nuovo servizio, si decide di rinviarlo a subito dopo il ballottaggio, chissà perchè!
Prendiamo atto che questo è l’unico risultato raggiunto dalla prima maggioranza De Ruggieri, i famosi uomini d’acciaio, quelli che dovevano stravolgere tutto ma che sono riusciti soltanto, nel dicembre 2016, ad approvare con convinzione un progetto di raccolta rifiuti a superato e obsoleto.
Di fatto è stata la prima maggioranza, quella delle pseudo liste civiche mascherate di centro destra, a imporre al consiglio comunale questo tipo di raccolta, e nonostante le decine di emendamenti presentati in consiglio dall’opposizione, non è stato possibile far cambiare idea all’ “Armata brancaleone”, che adesso si ripresenta con nuove casacche e loghi ma praticamente con gli stessi uomini sparpagliati in liste diverse.
I 14 consiglieri comunali che hanno votato a favore di questo progetto dovrebbero chiedere scusa ai cittadini materani, assieme a tutta la giunta che all’epoca ha sostenuto e voluto fortemente, a tutti i costi, questo progetto, che a nostro parere non ci porterà a raggiungere i risultati sperati in termini di raccolta differenziata, e che non produrrà nessun vantaggio economico per i materani, anzi una spesa per i condomini più grandi; oltre al danno quindi la beffa!
In tutto ciò non vorremmo che l’azienda vincitrice del bando di gara si sia già attivata per tutelarsi legalmente nei confronti del Comune di Matera, con il rischio concreto di essere trascinati nell’ennesimo contenzioso ai danni della comunità.