Il governo regionale ha dato il via libera allo schema di Accordo di programma quadro rafforzato “Smart Basilicata” per il trasferimento tecnologico nei settori della tutela ambientale, della mobilità, dell’e-governmant e a sostegno del patrimonio urbano, culturale e paesaggistico.
Su proposta del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, la giunta regionale ha approvato oggi lo schema di Accordo di programma quadro rafforzato “Smart Basilicata” nell’ambito di un procedimento avviato dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con un Avviso pubblico per la presentazione di idee progettuali per “Smart Cities and communities and Social Innovation”.
La Basilicata ha risposto alla “call” con un corposo programma (sostenuto dal Dipartimento Attività produttive) cofinanziato con un intervento pubblico privato pari a 18,5 milioni (la Regione fa il grosso con oltre 11 milioni rinvenienti dai Fondi ex Cipe), basato su cinque macro settori strategici che mirano, tra l’altro, allo sviluppo di prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico nei sistemi di salvaguardia ambientale, di efficienza energetica, della mobilità sostenibile e dello sviluppo di servizi tecnologici avanzati per la valorizzazione del patrimonio urbano, culturale e paesaggistico.
Con l’approvazione da parte della giunta regionale e la successiva firma ai ministeri della Sviluppo economico e dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il programma “Smart Basilicata” diventerà operativo e consentirà, nell’ambito di un cronoprogramma fissato in trenta mesi, di attivare un modello di “città diffusa” o “città territorio” che si svilupperà dalla Val d’Agri alla “città dei Sassi” (Matera), fino all’area metropolitana di Potenza: un modello basato sul trasferimento tecnologico che potrà essere replicato anche nelle altre aree della Basilicata: tra il Pollino e Maratea sulla costa tirrenica, tra il Vulture Melfese e il Metapontino.
“Attraverso la chiave del fare tanto e consumare poco – ha commentato il presidente della Regione Vito De Filippo – Smart Basilicata mira ad agganciare un nuovo modello di sviluppo per la Basilicata basato su un approccio particolarmente innovativo a sostegno dello sviluppo dei sistemi urbani, paesaggistici, della mobilità, della sostenibilità ambientale e dell’e-governmant. Con questo progetto – ha aggiunto De Filippo – guardiamo all’Europa e ai modelli di ‘comunità intelligente’ che basano la loro crescita su soluzioni tecnologiche avanzate, frutto della ricerca e della sperimentazione in ambito scientifico e universitario”.
Per la sua attuazione, Smart Basilicata si avvarrà di un raggruppamento costituito da due componenti: una industriale, Consorzio TeRN ed Enel, e una scientifica costituita da Università della Basilicata, Enea e Cnr. La ricerca sarà il cuore dell’iniziativa e la compagine industriale dovrà farsi carico di almeno il 50 per cento dei costi complessivi riferibili alla ricerca, alla formazione e allo sviluppo sperimentale. Dalla ricerca potranno poi nascere aziende con la forma dello spin off a cui sarà dato il compito di gestire la fase di sviluppo, creando economia e occupazione sul territorio.
“Il progetto – ha spiegato l’assessore alle Attività produttive Marcello Pittella – trae forza dal consistente patrimoni di competenze pubblico-private nei vari settori della ricerca presenti in Basilicata. Focalizzando l’attenzione sulle specificità delle diverse componenti socio-economiche e territoriali della ‘città diffusa lucana’ – ha concluso Pittella – abbiamo immaginato un modello di ‘città diffusa’ per la Basilicata che mira a favorire la consapevolezza e il trasferimento di conoscenza tra i vari attori protagonisti del progetto”.