Il presidente della Provincia di Matera Franco Stella commenta su SassiLive.it l’ipotesi di una soppressione dell’Ente di via Ridola. “La decisione di tagliare la Provincia di Matera provocherebbe danni ingenti dal punto di vista culturale ed economico per il territorio materano. Abbiamo tutti da perdere. Il rammarico è che questa riforma tiene conto adesso solamente del dato demografico ma se questo è il problema voglio ricordare che 16 comuni dell’Alto-cosentino hanno manifestato la volontà di lasciare la provincia di Cosenza per far parte della nostra provincia. La politica di tagliare i costi dello Stato è condivisibile ma è paradossale eliminare un Ente come il nostro che ha sempre tenuto i conti in ordine e può vantare un bilancio da tripla “A”. L’auspicio è che il Governo tenga conto delle esigenze della nostra comunità per scongiurare un provvedimento calato dall’alto che rischia di cancellare l’identità di 31 comuni che fanno parte della Provincia di Matera.
Michele Capolupo – nella foto www.sassilive.it il Palazzo della Provincia di Matera
Sull’ipotesi di soppressione della Provincia di Matera si è espresso anche il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo: “Non è pensabile una rivisitazione dello Stato in contrapposizione ai territori. Le ipotesi di taglio della Provincia di Matera registrano la netta contrarietà della Regione Basilicata. È necessario che il Governo nazionale rompa l’arrocco e avvii il dialogo. Qualunque ipotesi di cambiamento va fatta con il Paese e non suo malgrado”. Così il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo.
PASQUALE DI LORENZO (COORDINATORE PROVINCIALE FLI) SU SOPPRESSIONE PROVINCIA DI MATERA: SIA VIATICO PER NUOVE AGGREGAZIONI MACROREGIONALI
La decisione del Governo Monti di ridurre il numero delle Provincie ha riportato anche da noi la questione in tutta la sua attualità poichè ,ovviamente ,in una Regione piccola come la nostra e fatta di due sole Provincie l’una il doppio dell’altra ad essere cancellata sarà quella di Matera.
Avrei preferito l’eliminazione di tutte le Provincie …ma credo che ci si arriverà presto come credo che si arriverà a fare i conti anche con un regionalismo dispendioso , inefficiente e da rivisitare alla luce soprattutto di un loro dimensionamento allorquando non sarà un tabu ma necessaria logicità parlare di macro regioni.
Per Matera è questa la vera questione . Non certo l’agitarsi per la soppressione dell’Ente Provincia che di fatto non modifica nulla di fatto .Nulla cambia in un modello politico economico del cd Regione-Capoluogo che da sempre costringe Matera in decisioni che sono contro il suo interesse e non in linea con la naturale e logica direzione di espansione,sviluppo e relazioni:lo sbocco adriatico!
Perche da noi si preferisce attardarsi nella difesa di un ente assolutamente inutile anziché interrogarsi ed affrontare il vero problema ? La nostra piccola Regione così com’ è se non è riuscita a risolvere i problemi macroeconomici strutturali in periodi di vacche grasse e d i spesa pubblica scellerata e senza limiti certamente non potrà reggere il momento di cambiamento radicale e di grandi sacrifici che si stanno profilando e che si rendono inevitabili, necessari .
Non è solo un problema di classe politica o meglio di classi dirigenti .Certo talune responsabilità ci sono e ci sono state soprattutto nel non provvedere a dotare una piccola comunità di quelle infrastrutture che se realizzate magari oggi avrebbero reso meno pesante e doppia gli effetti di una crisi ..
Perche non affrontare il problema dei problemi .La esiguità dei numeri ,la mancanza di contrattualità sul piano Nazionale ed interregionale e la fine del cosiddetto modello lucano che si basava proprio sulla spesa pubblica assistenzialistica spalmata sui poche miglia di abitanti?
Perche è un tabù parlare di accorpamento regionale o se volete di come preferisco personalmente di rendere omogeneo e funzionali alle entità regionali contigue confinanti con le quali da sempre vi sono contatti culturali ,storici, economici e di quotidianietà inconfutabili?
Per favore non tiriamo fuori le solite tiritere campanilistiche o richiami ad orgogli identitari regionali che hanno appena 40 anni di storia .Ben più grave sarebbe accettare la scomparsa come si profilerà de i Comuni anche di uno solo dei 131 comuni della nostra terra .Quelli vanno difesi .Sono la monade essenziale e costitutiva dell’identità. Svolgono e hanno svolto una funzione tra mille difficoltà e tagli ,di servizio diretto ai cittadini ,di tutela delle radici , delle memorie storiche , se volete delle tante lucanità che hanno ancora a mio avviso prospettiva se solo si tagliasse altrove e non li.
Francamente se abolissero tutte le Provincie ,se si razionalizzassero gli ambiti regionali non ne farei una questione ideologica ed identitaria se mi eliminassero la mia contrada si.
Ma nessuno si illuda e pensi che tutto passerà e rimarrà come prima .O cogliamo il momento difficile per prevederne gli effetti che produrranno meno conseguenze negative per le nostre comunità o saremo condannati semplicemente a subire quelli che decideranno a Roma sulla nostra testa e a tutela degli interessi di altre realtà regionali che con maggior contrattualità della nostra in tempi di risorse e sacrifici tenteranno a tutelare se stesse non noi. Del resto non abbiamo già subito il federalismo fiscale per tutelare egoismi di parti più ricche del Paese senza comprendere appieno gli effetti negativi per la esistenza della stessa Regione Basilicata?
Abbiamo il dovere di parlare seriamente di queste cose .Di confrontarci di aprire un dibattito e di decidere che futuro immaginiamo .: “Il comune e’ la cosa che noi tutti ci ricordiamo e portiamo con noi accanto alla nostra italianità. Bene ha detto Fini : abbiamo bisogno di regioni piu’ grandi e con maggiori poteri. Noi Materani abbiamo bisogno di una prospettiva di sviluppo che ci leghi ad una territorio contiguo , affine ,con maggiori opportunità e competitività e non ci allontani da esso per il mantenimento solo di chi persegue gli interessi di un modello regionale-capoluogo che ha fatto il suo tempo e gli interessi solo di una provincia.
Pasquale Di Lorenzo, coordinatore provinciale FLI
RIFLESSIONE DEL CONSIGLIERE LUCA BRAIA SUI TAGLI IMPOSTI DAL GOVERNO MONTI CON LA SPENDING REVIEW
Partendo dalla vicenda che riguarda la chiusura del tribunale di Melfi, passando per tutte le sedi distaccate dei Tribunali d’Italia tra le quali quella di Pisticci, arrivando alla delicatissima questione che riguarda il taglio delle province tra cui quella di Matera e dei fondi agli Enti Locali ed al Sistema Sanitario Nazionale mettendo a rischio il “Diritto alla Salute “ sancito anche dalla Costituzione Italiana, si ha la netta percezione di come, sotto la denominazione di “spending review”, sia in atto un vero processo di riforma della Governance istituzionale che, se da una parte ci vede concordi nella sua oramai improcrastinabile necessità, dall’altra ci vede estremamente preoccupati per le modalità con le quali il Governo è giunta a proporla e negli effetti che potrebbero determinarsi sulla pelle dei cittadini più colpiti dalla crisi economica che sta attraversando l’intero Paese, Basilicata compresa.
Inaccettabile, alla luce anche degli impegni presi dal Governo centrale e ribaditi anche dal Segretario Pierluigi Bersani nel corso della visita effettuata ieri in Basilicata, è questa modalità di procedere su tagli di questa natura e di queste dimensioni che riguardano il sistema istituzionale nel suo complesso che, nonostante gli ammonimenti, non ha visto neanche la minima istruttoria o interlocuzione con le forze politiche presenti in Parlamento .
Ai rappresentanti Parlamentari lucani ed al presidente della Giunta De Filippo daremo il massimo sostegno in coerenza anche con gli impegni già presi in Consiglio regionale attraverso la mozione firmata in maniera unitaria solo qualche settimana fa sul tema della difesa dei tribunali di Melfi e di Lagonegro e della sede distaccata di Pisticci per portare, nelle sedi preposte alla discussione del “decreto di revisione della spesa” che convoglierebbe nelle casse dello Stato 27 Miliardi di euro sino al 2014 , una posizione nettamente contraria nel merito di alcuni aspetti della proposta e nel metodo utilizzato .
Come Gruppo PD daremo mandato di lavorare sino all’ultimo per far valere le ragioni di una regione che non può essere considerata come le altre in virtù di quel famoso ed unico rapporto abitante per kmq pari a 59 , inferiore esclusivamente alla ricca val d’Aosta e per il ritardo infrastrutturale cronico che penalizza e rende inapplicabile in Basilicata scelte che altrove diventano possibili come per esempio sui temi Magistratura, Sanità, Enti locali e Trasporti.
Il destino di porzioni importanti del Sistema-Paese, soprattutto quelle che attengono ai servizi essenziali ai cittadini, non può essere determinato senza che alla base ci siano criteri condivisi tra il Governo, i Partiti e l’organismo della Conferenza Stato-Regioni che dovranno necessariamente ispirarsi ai criteri della razionalizzazione ed efficentamento della spesa ma che non possono prevaricare le specificità delle aree interessate e delle comunità rappresentate.
Ogni riforma importante richiede il massimo della consapevolezza e massimo senso di responsabilità.
Luca Braia, Consigliere regionale PD
Via gli enti e le persone inutili!
se si lavora si altrimenti a casa.
se la provincia ha un presidente che si mobilita per la presentazione della sigla di un cartone animato e dice che si tratta di “un risultato che in termini di notorietà non potrà che rafforzare le ragioni a sostegno della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura nel 2019” merita di essere soppressa senza appello!
ALIMENTIAMO UNA FORTE MOBILITAZIONE “TIPO SCANZANO” PERCHE’ LA FINE DELLA STORICA PROVINCIA DI MATERA NON SIGNIFICA SOLO POSTI DI LAVORO.
CON QUESTA ENNESIMA CHIUSRA SAREMO RIDOTTI AD UN PAESONE,ANDRANNO VIA,PREFETTURA,MOTORIZZAZIONE,ACI,CAMERA DI COMMERCIO,ISPETTORATO DEL LAVORO,INPS,UFFICI FINANZIARI,SESSIONI DEL TRIBUNALE ECT.,SARA’ UN VERO DISASTRO PER QUESTA CITTA’ E POI METTETE IN CONTO CHE DOVREMMO AVERE A CHE FARE CON POTENZA ,CHE GIA’ ACCENTRA IL POTERE REGIONALE,FIGURIAMOCI SE AVRA’ TUTTE LE ALTRE COMPETENZE,SIAMO ALLA FRUTTA!!!!!!!!!!!!!!!!!
in effetti a cosa serve la Camera di Commercio?
alzate il c… da quelle poltrone e come avete sempre fatto abbassatevi i pantaloni e sciatavinn a potenza
A casa….ente inutile e non ci rappresenta mai….
REFERENDUM LUCANO CHI PREFERITE POTENZA O MATERA? CAPOLUOGO DI REGIONE VIA IL SONDAGGIO
Ahahahahah che ridere le note di Braia. Secondo me gliele scrivono, non lo ritengo all’ altezza di tali considerazioni. Ah, lui ed i suoi amici politicanti in questo articolo però omettono di dire che Bersani, loro capo di partito, appoggia il governo che vuole sopprimere la nostra provincia.
Che pagliacci che sono, loro ed i loro amici/lecchini.
Braia è contrario anche perchè diminuiscono le poltrone da poter occupare in futuro, questo è il problema per lui. Per quanto mi riguarda, anche se mi addolora tanto dico si alla soppressione della inutil-provincia di Matera.
sacrosanta la soppressione di una provincia inutile come la nostra. Siamo solo uno spreco per i cittadini, io, e province, le abolirei tutte….gente inutile che guadagna fior di quattrini senza fare niente…che schifo.
Non dimentichiamoci che le Province esistono da prima delle Regioni e che rappresentano identità storico-culturali molto più omogenee di queste ultime.
Ma invece delle Provincie non si possono abolire le regioni come enti… A cosa cacchio servono?
………………………… complimenti, davvero !
Complimenti a te per aver colto la mia ironia 😀
Ahh beh allora ritiro immediatamente 😉
La prossima volta mittl na cazz d faccina 😀
ora più che mai riprendiamoci ciò che ci è stato scippato e che meritiamo di diritto: MATERA CAPOLUOGO DI REGIONE