Il capogruppo del Pd: “Siamo contenti per aver stimolato un’azione che sarà oggetto di confronto nelle Commissioni e in Consiglio. Esprimiamo l’auspicio che l’autonomia del mondo accademico sia il lievito per un confronto dialettico e vero”.
“A fine a agosto abbiamo depositato la nostra proposta di legge a sostegno dell’Unibas vista la scadenza al 31.12.2024 dell’accordo dodicennale con un contribuito annuale di 14 milioni di euro. Una proposta di legge che, a partire dalla corposa relazione, è frutto di un ragionamento che abbiamo ovviamente reso pubblico, comunicando formalmente anche al Magnifico Rettore la nostra proposta con l’auspicio che venisse coinvolto l’intero mondo accademico. In ogni caso abbiamo fatto un invio massivo di mail per allargare la partecipazione”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza.
“A distanza di un mese dal deposito della nostra proposta di legge (27 agosto 2024) – aggiunge l’esponente del Pd – il 24 settembre 2024 si è riunito il Comitato tecnico paritetico per la definizione della proposta del Piano dodicennale 2025/2036 che, dopo circa un mese (17 ottobre), è stato approvato dalla Giunta, a cui peraltro non ci pare abbia partecipato l’Assessore Franco Cupparo che ne dovrebbe avere anche la delega. A distanza di due mesi dal deposito della nostra proposta, la Giunta approva un Piano che, come analogamente alla nostra proposta, dovrà essere votato dal Consiglio regionale”.
“Oltre alla evidente fretta – sottolinea Lacorazza – che, dopo il primo accordo 2013/2024 avrebbe dovuto portare la Giunta regionale almeno ad una relazione di accompagnamento, la fretta, nel tentativo di fare e marcarci, ha portato a saltare un articolo (il quinto) e a riproporre 14 milioni di euro all’anno senza appunto porsi il problema di un eventuale adeguamento a distanza di tempo, visto anche il progressivo peggioramento del FFO (Fondo funzionamento ordinario)”.
“La proposta di Piano della Giunta – prosegue il Consigliere regionale del Pd – non tiene altresì presente della opportunità di modificare ed allargare la governance e gli strumenti di partecipazione, ad esempio alle Città e alle Province di Potenza e Matera, al Senato degli studenti, così come alle Consulte provinciali degli studenti medi”.
“Infine – afferma Lacorazza – sottolineano un errore politico e strategico: la proposta di Piano dodicennale della Giunta si poggia sul Piano Strategico Regionale 2021/2030, mai citato nelle premesse della delibera 618/2024 e scaduto ai sensi dell’art. 45 dello Statuto regionale. Facciamo notare che mettere in asse temporale il nuovo Piano strategico regionale 2025/2034 (che attraversa due cicli di programmazione) e il Piano dodicennale a sostegno dell’Unibas 2025/2036, potrebbe essere interessante anche perché nel 2025 la programmazione regionale vivrà un pit stop, una valutazione intermedia. E anche per questa impostazione nella nostra proposta c’è una via d’uscita”.
“Ma se il tema – conclude Lacorazza – è ‘marcare la minoranza’, da parte del Governo della Regione siamo comunque contenti per aver stimolato un’azione che sarà oggetto di confronto nelle Commissioni e in Consiglio. Esprimiamo l’auspicio che l’autonomia del mondo accademico sia il lievito per un confronto dialettico e vero, un confronto da affrontare con la ‘schiena dritta’ per citare il compianto già Magnifico Rettore dell’Unibas, Tamburro”.
Nov 04