Ha fatto tappa nel rione Agna il giro nei quartieri del candidato sindaco del centro sinistra, Salvatore Adduce. Ad accompagnarlo il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo.
“Nei numerosi incontri a cui partecipo in tutta Italia – ha detto De Filippo – quando cito l’esempio di Matera scatta sempre un lunghissimo applauso indirizzato non solo alla città, ma anche e soprattutto a chi ha saputo guidare la comunità verso questo ambizioso e storico traguardo. In tutta Italia lo straordinario risultato raggiunto viene giudicato positivamente per il livello di partecipazione dei cittadini, ma anche per il grande lavoro fatto dalle amministrazioni pubbliche. Una piccola regione, una città che si presentava senza particolari lobby, ha vinto. Ecco perché doveva essere una campagna elettorale diversa, dove tutti dovevano essere dalla parte di Matera. E invece una parte di coloro che fino all’altro giorno ci adulava ha scelto di stare dall’altra parte facendo finta che Matera non è diventata capitale europea della cultura. Questa vittoria ha capovolto il destino della Basilicata perché Matera2019 è una grande piattaforma di sviluppo. La città non si merita i professorini della domenica. Intorno a questo risultato si costruisce il futuro della Basilicata, il futuro dei nostri figli. Ma occorre una guida stabile, competente, e trasparente. Ecco perché sarà Salvatore Adduce sarà confermato sindaco della città di Matera”.
“La nostra città – ha detto Adduce – sentiva il bisogno di prendere il volo. Cinque anni fa prendemmo un impegno stringendo simbolicamente la mano in piazza Vittorio Veneto con una ragazza e un ragazzo. Abbiamo rispettato quel patto portando la città a essere un punto di riferimento per il Mezzogiorno e per il Paese. E abbiamo dato esempi di buon governo assicurando 50 meuro di investimenti in opere pubbliche che hanno prodotto lavoro, economia. In merito alla campagna elettorale non mi aspettavo questo imbroglio. De Ruggieri che ha seguito da vicino il percorso di candidatura dice che è stato zitto per non pregiudicare il risultato. Noi gli diciamo meno male che è stato zitto, altrimenti non avremmo vinto. La cultura é di tutti. Il bene culturale primario é la persona. L’Europa ci ha chiesto di disegnare una nuova prospettiva di futuro con le persone. Gli abbiamo tolto il giochino dalle mani e tutti devono poter godere della bellezza. Ecco perché ho deciso di ricandidarmi: per contrastare coloro che vogliono distruggere tutto, che vogliono toglierci questa bellezza, che vogliono riportare la cultura nelle mani di pochi intimi. Quella che facciamo è una battaglia di civiltà. Dobbiamo difendere il nostro risultato ecco perché mi sono candidato. Non si vota solo per il comune, si vota per il paese e per il sud. Abbiamo vinto una volta e vinceremo ancora”.
pensava di vincere facile, mo perde facile!