“In Italia in questi giorni assistiamo al solito copione che riguarda l’agricoltura italiana, e pugliese in particolare, lasciata da sola a fronteggiare i colpi di un mercato distorto. Due prodotti molto diversi tra loro, il grano e le ciliegie, un unico fenomeno: la speculazione. Riguardo al primo, il grano duro, è accaduto che nei giorni scorsi siano arrivate ben otto navi nei porti pugliesi cariche di grani stranieri che hanno fatto crollare i prezzi di quello italiano in prossimità della trebbiatura. Nel secondo, è stato accertato uno squilibrio abnorme tra il prezzo pagato ai produttori di ciliegie e quello con cui vengono vendute nei supermercati, garantendo un margine spropositato alla grande distribuzione. Non dimentichiamo che per poter far arrivare sulle nostre tavole ciliegie integre e di buon sapore, i cerasicoltori devono sostenere costi non indifferenti. Lo stesso dicasi per i cerealicoltori italiani, che garantiscono un grano duro, e dunque pasta e pane, senza contaminanti e di alta qualità. Per questo motivo ho presentato al Ministro Patuanelli due interrogazioni – quella sul grano assieme al senatore De Falco – per sapere come intende muoversi su questi fronti importanti dell’economia del Sud”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, membro della IX Commissione Agricoltura del Senato, il quale ha presentato due interrogazioni al ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli. Una sul grano, firmata con il senatore Gregorio De Falco: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1299381/index.html. L’altra sulle ciliegie: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1299321/index.html.
“Sul grano – afferma il senatore – vorrei sapere dal Ministro se intende spendersi per l’accelerazione dell’iter di costituzione della CUN a Foggia, sulla quale le maggiori associazioni di categoria sembrano ancora porre qualche freno. La Commissione unica nazionale è l’unico strumento in grado di garantire trasparenza ed equilibrio nella formazione dei prezzi. E deve poter prevedere una quotazione specifica per il biologico, perché ciò risponde all’indirizzo giuridico e politico delle norme italiane ed europee. Quanto alle ciliegie, ricordo che vi è un disegno di legge che limita la vendita sottocosto dei prodotti agricoli e agroalimentari e vieta espressamente le aste a doppio ribasso. Il disegno di legge deve ancora terminare il suo iter, ma anche in questo caso l’indirizzo dell’Italia è lampante. Nelle more dell’approvazione di questo provvedimento, il Ministro Patuanelli dovrebbe dirci quali iniziative intende adottare per debellare una piaga che oggi colpisce le ciliegie ma che riguarda quasi tutte le produzioni agricole. Non è possibile più pensare, come ci ha insegnato anche la pandemia, che l’agricoltura sia la cenerentola dell’economia. Da un’agricoltura sana, sostenibile e redditizia per i produttori dipende il benessere di tutte le nostre comunità, e di conseguenza il bilancio sanitario dell’Italia”.