“Il solito ritornello di regione virtuosa per spesa comunitaria non convince soprattutto gli agricoltori che continuano ad aspettare anni per ottenere quanto dovuto dai Bandi del Psr. E soprattutto spacciare per già spesi interventi solo in gran parte programmati, e quindi “impegnati” sulla carta, come quello della conturizzazione delle aziende dell’ex Consorzio Bradano-Metaponto, che risale alla notte dei tempi, non mi pare proprio un bell’esempio di virtuosismo”.
A sostenerlo è il consigliere regionale Paolo Castelluccio ricordando che dai dati ufficiali i pagamenti reali sono al 16,3%.
“Dalle notizie sull’incontro del Ministro Lezzi in Regione e dalle tabelle fornite dalla Giunta – aggiunge – non mi pare ci sia tanto da esultare, magari scaricando ogni ritardo sull’Agea facendo finta che la ex Arbea non sia mai esistita. E’ il classico atteggiamento: è sempre colpa di qualcuno. Questa volta tocca al Governo Lega-M5S da pochi mesi insediato mentre quelli di centrosinistra che hanno governato per cinque anni e che hanno avuto tutto il tempo per realizzare la riforma dell’Agea sono indenni di responsabilità proprio come le giunte regionali delle ultime tre legislature che hanno tenuto in vita il carrozzone Arbea con gli sprechi e le vicende giudiziarie noti a tutti.
Noi per primi, nell’interesse del mondo agricolo – dice Castelluccio – ci auguriamo che l’obiettivo di spesa fissato al 31 dicembre prossimo per il PSR sia raggiunto ma potremmo esultare solo quando l’ultimo imprenditore agricolo avrà incassato i soldi di Bruxelles. E non credo che possa servire ad archiviare proprie responsabilità un atteggiamento da giocatore di poker che di fronte al Ministro per il Sud “rialza” la posta dei soldi sul tavolo rivendicando ulteriori risorse sul Bando Filiere Nazionali (IV Bando Contratti di filiera e di distretto 2015-2020)”.
Per il consigliere regionale inoltre “il segno più vistoso della propaganda pre-elettorale è tirare in ballo per l’ennesima volta il progetto della piattaforma logistica a Ferrandina, in Val Basento, a servizio dell’ortofrutta e dell’agroalimentare senza spiegare perché è da anni fermo nei cassetti degli uffici regionali”.
In tutto questo – conclude Castelluccio – è evidente l’atteggiamento dilettantistico del Ministro per il Sud che pur di attestare il ruolo di chi deve far sentire “il fiato sul collo” alle giunte regionali come la nostra si accontenta di qualche tabella di dati.
Set 02