Agli Stati Generali del Movimento 5 Stelle di Basilicata che si sono svolti on line nel rispetto delle norme anti covid, il Portavoce al Senato Arnaldo Lomuti è intervenuto affermando che uno degli obiettivi prioritari dell’agenda politica nazionale del Movimento dovrebbe essere riformare la macchina dello Stato, correggere l’apparato e modificare i principi della pubblica amministrazione.
Siamo giunti ad uno stadio veramente inaccettabile, Lomuti ha affermato che ormai i dirigenti si sono messi in proprio, il fatto che ci sono dirigenti pubblici che si auto-assumono triplicandosi lo stipendio significa che l’apparato si è messo in proprio e protegge solo se stesso invece di facilitare la vita ed il lavoro delle persone.
L’Italia deve ritrovare quei principi e valori della ricostruzione come avvenne nel dopoguerra, poiché ci troviamo anche oggi come allora in un’epoca di ricostruzione fisica, civica e morale del nostro Paese e come allora è indispensabile liberare l’immensa forza degli italiani e del loro impegno.
Quando si dice italiani che lavorano, vuol dire, proprio tutti, non solo i “lavoratori” (per intenderci gli impiegati, operai salariati) ma tutti gli italiani che si impegnano a costruire qualcosa, salariati, indipendenti, imprenditori, insegnanti, dipendenti pubblici, medici, Oss, infermieri, vigli urbani…non solo quelli che hanno un lavoro, ma quelli che lavorano con dedizione, per bisogno, per passione, per denaro, che vogliono dare un valore alla propria giornata.
Per troppo tempo la nostra voglia di lavorare, di studiare, di costruire, di produrre, di inventare, è stata frustrata, compressa, irrisa perfino, a questo, ora, la politica deve dare nuova energia e sostegno con una azione forte, non parole d’ordine o principi astratti.
Oltre che dare immediatamente ristoro a tutti coloro che sono in difficoltà, la politica deve rimettere l’Italia all’opera, liberando il lavoro, facilitando il lavoro, aiutando chi vuole lavorare, proteggendolo e rimuovendo ogni ostacolo davanti a chi ha energia, competenze, risorse.
Questa secondo Lomuti è la missione che abbiamo davanti, nello spirito della ricostruzione, che esalta l’impegno e i risultati di chi lavora, che premia la capacità, la lealtà, e il rispetto delle leggi che ci siamo dati e che ci daremo.
Per raggiungere questo obiettivo, l’azione politica deve essere ispirata da un unico principio: il PRAGMATISMO.
Spesso si dice che per riformare qualsiasi cosa, la società, lo Stato, la scuola, un ente, un’azienda, occorre tempo, ma se c’è una risorsa che abbiamo esaurito è proprio quella. NON ABBIAMO PIÙ TEMPO. Il tempo è scaduto molti anni fa, siamo in debito di tempo, un debito enorme, più vasto del debito pubblico, e siamo in debito di tempo con noi stessi, con i cittadini, che a forza di prendere tempo, di aspettare sempre tempi migliori, di concedere tempo a chi li governa, hanno perso la fiducia in se stessi.
Le cose da fare, subito, con PRAGMATISMO e METODO sono; RIFONDARE LA MACCHINA DELLO STATO, perchè questo include tutto.
Le piccole e medie aziende spendono 32.6 miliardi di euro per costi amministrativi.
Le leggi in vigore in Italia sono circa 110 mila di cui 1250 riguardano il fisco.
Le imprese Italiane impiegano 238 ore per pagare le tasse (la media OCSE è di 41 ore, in Estonia 5), poi, le leggi, devono essere più chiare, più leggibili perchè sono dirette ai cittadini non ai tecnici.
Quindi, oggi non si devono soltanto individuare investimenti adeguati, ma bisogna essere in grado di spendere i soldi presto e bene.
Per questo tra i vari progetti da presentare in Europa, quello che riguarda la macchina amministrativa è secondo il Senatore Lomuti la più importante, perchè oggi si possono fare cose che non si potevamo fare prima per mancanza di fondi ed il RECOVERY FUND può dare la possibilità di riprendersi davvero dalla crisi generata dal COVID 19, a patto di svecchiare uomini e prassi di una macchina dello Stato abituata a remare contro, un sistema complesso e ferragginoso che protegge gli interessi di pochi, che moltiplica le occasioni di arbitrio, di scambio di favori, di corruzione, di ingiustizia.
Ott 26