A margine della conferenza stampa romana sulla riforma del titolo V, il presidente del Consiglio regionale rilancia “la necessità di riformare tutto il sistema pubblico, dalle Regioni allo Stato, partendo dagli interessi dei cittadini e delle imprese”.
“Bisogna accettare la sfida del cambiamento, che significa innanzitutto mettersi in discussione e verificare cosa non funziona nelle Regioni italiane e come questi enti possono recuperare la loro piena funzionalità riducendo i costi ed eliminando sprechi e inefficienze. Ma con la consapevolezza che oggi va riformato l’intero sistema pubblico, che a Regioni più efficienti deve corrispondere uno Stato più efficiente, che si può costruire una nuova armonia fra i diversi livelli istituzionali solo partendo dagli interessi reali dei cittadini e delle imprese”. E’ questa l’opinione del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Piero Lacorazza, che oggi a Roma ha partecipato alla conferenza stampa dei presidenti delle Assemblee legislative regionali sulla riforma del bicameralismo e del titolo V della Costituzione.
A parere di Lacorazza, “la crisi del regionalismo, così come l’abbiamo conosciuta in questi anni, richiede una riflessione seria sulla riforma dello Stato e sull’articolazione dei poteri, e la proposta avanzata dal Governo nazionale sul titolo V è una base di discussione importante per definire un nuovo patto fra lo Stato, le Regioni, le comunità locali. Ma la riforma deve partire dal punto di vista dei cittadini e delle imprese, della tutela dei loro interessi e dei loro diritti. E in questo senso credo che le Regioni debbano necessariamente mantenere su alcune materie la potestà legislativa e di intervento concorrente. E’ possibile definire meglio ambiti e competenze, chi fa cosa, ma per esempio in tema di ambiente le Regioni devono poter dire la loro”.
Riguardo al contenimento dei costi per il funzionamento delle istituzioni, inoltre, “le Regioni hanno già adottato misure coordinate – continua Lacorazza – , con l’abolizione dei vitalizi e delle indennità di fine mandato e la riduzione delle indennità dei consiglieri. A queste scelte condivise, a cui si aggiungerà presto la discussione su misure quali il divieto di cumulabilità dei vitalizi già assegnati e l’eliminazione dei contributi ai gruppi consiliari, si è già da tempo ispirato il Consiglio regionale della Basilicata, che si appresta ad approvare un ulteriore pacchetto di proposte condivise con tutti i consiglieri per garantire un migliore funzionamento dell’Assemblea e procedure più trasparenti. Più trasparenza, meno costi e comportamenti sobri sono il dna delle nuove istituzioni regionali che vogliamo costruire”.