Lo storico materano Giovanni Caserta in una nota lancia un appello al Consiglio Comunale di Matera affinchè fermi il progetto della Stazione Fal di Matera Centrale. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Quale sia stato il ruolo del Consiglio Comunale nella convulsa vicenda FAL-Piazza delle Visitazione non è dato sapere con precisione. Apprendiamo invece del ricorso alla Magistratura del sen. Di Maggio e dell’intervento della stessa. Di certo c’è che il progetto Stazione FAL, che irreparabilmente compromette tutto lo spazio di Piazza della Visitazione, è stato ordinato e voluto dalle FAL, poi presentato solo ad una stretta cerchia di persone invitate, con rinfresco. Quasi una festa.
Un elementare principio di buona amministrazione vuoleche, dopo la presentazione agli invitati, la proposta, che interessa la città e la sua storia, sia presentata pubblicamente alla stessa e, quindi,alConsiglio Comunale, dove il progetto può essere approvato integralmente, modificato o anche respinto.
A nostro parere – e chiediamo che ci rifletta il Consiglio Comunale con il suo apparato tecnico e in forma ristretta in Commissione – a nostro parere– ribadiamo -, il progetto FAL non merita di essere approvato, per fatti formali -sembra –, sicuramente per dati sostanziali.
1) LE FAL, infatti, non possono pretendere di progettare su terreno pubblico a danno dell’ ordine, del decoro e contro la volontà di gran parte della città.
2) Le FAL non possono gabellare per Stazione Centrale di Matera una stazione privata, al servizio di una ferrovia privata, a scartamento ridotto, ramo secco, che isola e divide Matera dal circuito delle “ordinarie” ferrovie nazionali, grave handicap nella storia dei trasporti, dei collegamenti e dello sviluppo della città.
3) Non può dirsi Stazione Centrale di Matera una stazione minimaleal servizio di una ferrovia minimale che prevede solo trasporto passeggeri, per lo più pendolari, e non merci.
4) L’unica vera Stazione Centrale di Matera è e dev’essere quella in fase di completamento sulla tratta Ferrandina –Matera (La Martella) – Gioia del Colle- Adriatico.
5) Stazione FAL con partenze e arrivi e servizi collegati vanno opportunamente e saggiamente interrati come esige , vuole e attua qualunque metropolitana nellecittà che si fanno rispettare.
6) Alle FAL – e non sarebbe cosa di poco conto – si permetta di riappropriarsi della storica stazione Primo-Novecento, stile liberty, più bella e suggestivache non una stazione sovraccaricata da una larga pensilina, quasi brutale pannello solare.
7) Il recupero della storica Stazione Primo-Novecento, stile liberty, per biglietteria, sosta passeggeri, ecc., ridarebbe dignità di Piazza allo slargo Matteotti (che attualmente piazza non è).
8) Tutto lo spazio, immenso, di Piazza della Visitazione, così recuperato e sottratto alle FAL, potrebbe essere comodamente progettato per l’assolvimento di tutte le funzioni urbane, compresa la disponibilità di una vera grande storica piazza che tale sia, come se ne trovano nelle migliori città e, mi piace dirlo, nella stessa rivale Potenza, che, come vedo da una Guida, dispone di piazze veramente tali, quali Piazza Mario Pagano, Piazza Martiri Lucani, Piazza Matteotti e Piazza Duca della Verdura.
9) Superare via Aldo Moro si può, deviando il transito per via Vitullo, aggirando alle spalle Comune e Tribunale, e ritornando su via Aldo Moro, lungo l’Istituto Tecnico Commerciale, attraverso un’area attualmente ancora verde.
10) Una simile facile soluzione concorda con l’idea di un Centro Storico Direzionale che è incompatibile con lo scorrimento veloce e rapidi spostamenti.
11) Al tempo del Monaco Bianco – ricorda in un suo saggio Gianni Maragno – un giornalista venuto di fuori, vedendo i Sassi, parlò di “anarchia estetica”.
12) Impedisca il Consiglio Comunale che anche Matera nuova sia o continui ad essere un esempio di “anarchia estetica”.
13) Trovi esso, infine, il coraggio della responsabilità e faccia in modo che i nostri nipoti non si vergognino di noi.