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La prima Commissione consiliare, presieduta da Piero Lacorazza (Pd) ha ascoltato il dirigente generale del Dipartimento Stazione unica appaltante della Regione Angelo Raffaele Rinaldi in merito all’attività svolta dal Suab-Rb anche rispetto ai modelli organizzativi adottati.
“Sono lusingato – ha detto Rinaldi – di essere stato convocato per questo appuntamento annuale che mi consente di illustrare il lavoro fatto dalla Stazione appaltante. La relazione è già sul sito e i dati sono evincibili in maniera semplice”.
“Tre anni fa fui investito della nomina – ha aggiunto – alla direzione generale di un dipartimento che non esisteva e che bisognava avviare e mettere in marcia per produrre. Affrontai la cosa come una impresa, con un piano industriale che prevedeva dalla progettazione della stazione unica appaltante alla sua messa in regime. E’ stato un triennio che si è portato avanti con sacrifici, dedizione e passione e con risultati rispondenti alle nostre aspettative. Nel corso del primo anno, un semestre in realtà, dal primo maggio 2015, sono stati pubblicati solo sei bandi di gara, tre dei quali non preparati dalla stazione unica ma frutto del periodo di transizione tra la legge nuova e la vecchia procedura secondo la quale ciascun ufficio era autonomo nel predisporre gare per forniture”.
“Nel secondo anno – ha continuato – si è avviata una nuova stagione con personale nuovo e sono state pubblicate 14 gare. Nel terzo anno, il 2017, c’è stata una definitiva inversione con il dipartimento che ha lavorato per il 60 per cento per attività di gestione e si è disegnata la unicità della Basilicata con la Stazione unica appaltante diventata soggetto aggregatore tra i 35 in tutta Italia iscritti all’Anac e tra questi tra i 19 che hanno avuto premialità. Il 2017 dunque è stato un anno prolifico, con raddoppio del personale che oggi è di 33 unità ma ancora in affanno dal momento che in pianta organica sono previsti 49 dipendenti. Nel 2017 abbiamo pubblicato 55 procedure di gara, e sono orgoglioso del mio personale perché la politica non è entrata in nessuna fase e neanche nella scelta del personale. Abbiamo educato i committenti alla programmazione e abbiamo partecipato attivamente alla redazione del piano anticorruzione”.
“In due anni e mezzo – ha detto Rinaldi – siamo arrivati a costruire e gestire il portale degli appalti dove sono pubblicati tutti i provvedimenti che concernono ogni singola procedura di gara in ordine decrescente temporale. Lo abbiamo fatto con una spesa limitata. Non abbiamo dato all’esterno questo servizio. Le gare d’appalto vengono gestite dall’interno del dipartimento perché i nostri funzionari hanno competenza adeguata anche per gestire il portale e inserire procedure di gara.
Tutto ciò ci ha consentito di ridurre il cartaceo e a fine dicembre è stata pubblicata anche la prima gara telematica, gestita totalmente on line. Si è parlato molte volte di contenzioso, di incapacità. I miei numeri sono depositati presso l’ufficio legale della Regione. In sostanza non vi è gara immune da rischio di contenzioso, dalla pubblicazione, ai procedimenti di inclusione, al provvedimento di aggiudicazione. Fino ad oggi ne abbiamo avuti solo 12 e già nel 2016 abbiamo ricevuto premi dal Mef per il lavoro fatto e altrettanto succederà per il 2017”.
“Questa Stazione appaltante – ha concluso – è un presidio di legalità. Non abbiamo mai avuto nessuna ingerenza anche se forse abbiamo fatto poca comunicazione rispetto al lavoro svolto”.
Al termine dell’audizione il presidente Lacorazza ha aggiornato i lavori della Commissione a mercoledì prossimo per consentire ai consiglieri dell’opposizione di poter partecipare al dibattito sulla relazione presentata dal dirigente Rinaldi, “perché – ha detto – un tema così delicato merita una discussione politica seria”.
Prima dell’inizio dei lavori, infatti, i consiglieri Leggieri, Rosa, Romaniello, Benedetto, Napoli e Pace avevano abbandonato l’aula contestando il mancato avvio dei lavori della Commissione nei tempi stabiliti. Un ritardo dovuto, ha poi spiegato il presidente Lacorazza, alla concomitanza di un incontro politico della maggioranza.
Oltre al presidente Piero Lacorazza (Pd) hanno partecipato alla riunione i consiglieri Vincenzo Robortella e Achille Spada (Pd), Antonio Bochicchio (Psi), Paolo Galante (Ri), Giuseppe Soranno (Pp).