Stellantis, Consiglio comunale aperto ad Avigliano. Di seguito il report integrale.
Un’ulteriore iniziativa volta a smuovere l’opinione pubblica, sollecitare i vertici regionali e nazionali e manifestare solidarietà ai lavoratori del comparto metalmeccanici di San Nicola di Melfi si è svolta ieri ad Avigliano, in unità di forze politiche e sindacali nel contesto di un Consiglio Comunale aperto.
Questo l’ ordine del giorno: Approvazione Ordine del Giorno a sostegno dei lavoratori del Comparto Metalmeccanici impiegati nello Stabilimento Stellantis insediato nell’area San Nicola di Melfi, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale che ha visto il susseguirsi degli interventi dei Segretari Generali Regionali delle sigle sindacali. Parole di soddisfazione quelle della Capogruppo di Maggioranza Fabiola Tortorelli:
“Un Consiglio Comunale come quello tenutosi ieri ad Avigliano era doveroso, necessario, obbligato.Considerando le numerosissime famiglie della nostra comunità coinvolte nella delicatissima vicenda, mai vorremmo che dopo la riduzione del servizio mensa e dei servizi di pulizia, dopo il già annunciato termine dei contratti con le officine e concessionarie ex FIAT, si verifichi il ridimensionamento della linea produttiva o l’internalizzazione dei servizi oggi destinati all’indotto, con conseguente esubero del personale ed inevitabile emorragia di posti di lavoro. Il polo industriale di Melfi ha un’importanza cruciale per le nostre realtà di provincia perché permette agli operai di rimanere nel territorio regionale, spesso nel Comune di origine posto anche a discutibile distanza dallo Stabilimento, in virtù di un posto di lavoro. Con essi si trattengono sul posto le finanze, che diventano risorse prezioseper un contesto già piegato da carenza occupazionale, galoppante spopolamento e recente pandemia. Purtroppo è poco ciò che ci è consentito fare come Consiglio Comunale, se non rimettere la nostra posizione nelle mani dei vertici regionali e nazionali perché facciano quanto è nel proprio potere per evitare che si generi l’ennesimo gap occupazionale in una Regione già povera di presidi industriali. Purtroppo le garanzie che negli anni FIAT ha ottenuto dallo Stato, non ultimi i 6 miliardi elargiti durante il Governo Conte Bis, non si sono tradotte in certezze per il mondo produttivo italiano in fase di fusione da FCA-PSA a Stellantis, diversamente dal beneficio che ne hanno ricavato i francesi. Ancora una volta a farne le spese potremmo essere noi come Regione e come Mezzogiorno, con conseguenze questa volta davvero incolmabili tanto sul piano economico, quanto su quello sociale”.