Stellantis, Polese e Aliano (Italia Viva): “Incertezze che pesano su lavoratori e famiglie. Chiediamo a Bardi
un incontro in Consiglio regionale”. Di seguito la nota integrale.
Lo sciopero di lunedì scorso degli operai Stellantis e dell’indotto di Melfi rappresenta un grido di allarme che la politica lucana, e nazionale non può ignorare. Servono certezze sul futuro di lavoratori e famiglie che da sempre, sostengono una parte importante e fondamentale per l’economia lucana”. A riferirlo in una nota è il consigliere regionale di Italia Viva e vice presidente dell’assise Mario Polese il quale, dopo una interlocuzione con il referente e consigliere comunale Iv di Lavello, Mauro Aliano, chiede azioni immediate per sminare la situazione precaria in cui versano i lavoratori dell’automotive lucana. Questione che, per le possibili ripercussioni negative, preoccupa tutto il territorio a Nord del capoluogo di regione. “Non mancano certezze solo sul famoso quinto modello – aggiungono in maniera congiunta Polese e Aliano – ma vige anche una tremenda instabilità per quanto riguarda i sovraccarichi di lavoro dovuti anche a turni arrangiati a causa di mancanza di unità lavorative, con operai ormai in esodo verso lo stabilimento di Pomigliano”. E ancora spiegano i due esponenti di Iv: “Altro punto di domanda sta nel capire quanto sia provvisoria o definitiva questa decisione, con operai che restano a Pomigliano per tre mesi con soggiorno in albergo o con una diaria. Chi ci rassicura che ciò non sia oggetto poi di proroga? Questa scelta dell’esodo quasi forzato appare al quanto discutibile ed evidenzia le mancate risposte dell’azienda sull’organizzazione del lavoro, su sicurezza e carichi di lavoro. Non si possono lasciare in balia degli eventi migliaia di famiglie che risentono di mancate risposte dell’azienda sull’organizzazione del lavoro, su sicurezza e carichi di lavoro, oltre che all’oscuro delle decisioni sui nuovi modelli”. Polese quindi conclude con un impegno: “Bene la convocazione di una riunione il prossimo 27 settembre con i sindacati, ma nelle prossime ore chiederò anche io al presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, anche alla luce dei suoi recenti incontri con il ministro Urso, di venire in Consiglio e riferire sulle azioni che il governo regionale intende intraprendere per tutelare il futuro automotive in Basilicata e con questo anche il destino migliaia di famiglie e lavoratori”.