Martedì mattina il governo, risponderà all’interrogazione presentata al Ministro delle Infrastrutture, nei mesi scorsi dall’on. Cosimo Latronico (Cor) sullo stato di salute della strada statale 407 Basentana, un’arteria strategicamente importante per la Basilicata e l’intero Mezzogiorno, in quanto collega il Tirreno allo Ionio. “La pericolosità di questa strada – ha evidenziato Latronico – continua ad aumentare in maniera sproporzionata e in questo ultimo periodo continua l’incremento di sinistri anche con tragiche conseguenze a causa delle condizioni dell’infrastruttura che, secondo i dati dell’Istat si attesterebbero intorno ad una media di 0,20 per chilometro. Inoltre la strada, in molti tratti, è in pessime condizioni strutturali: fondo stradale sconnesso, avvallamenti, asfalto rattoppato, deterioramento della segnaletica stradale, mancanza di adeguata illuminazione nelle gallerie. In alcuni tratti il doppio senso di marcia non risulta adeguatamente diviso da spartitraffico ma da una semplice doppia striscia continua e lungo la strada sono presenti molti svincoli a raso dove si rileva la mancanza di corsie di emergenza. Il dissesto e la conseguente pericolosità aumentano quando le condizioni meteorologiche si fanno avverse ed, in particolare, in caso di pioggia, che rende invisibile all’automobilista lo stato reale dell’asfalto”. Alla luce di tutto ciò, il deputato lucano chiede al Ministro delle Infrastrutture “quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di rendere sicura la percorribilità della strada e quali iniziative intenda attivare affinché Anas predisponga celermente un piano di ammodernamento della statale nel tratto compreso tra Calciano e Metaponto in entrambi i sensi di marcia, al fine di dotare suddetto tratto di uno spartitraffico centrale e di una corsia di emergenza e di adeguare l’arteria a tutti gli standard che garantiscano la sicurezza degli automobilisti”.
Ott 23
L’on. Latronico meriterebbe una statua per essersi interessato allo schifo che attanaglia la S.S. 407 Basentana.
Il problema delle interrogazioni parlamentari è che quasi sempre il Ministro o il sottosegretario del Governo risponde ma poi in concreto non si fa nulla.