Mary Zirpoli, Responsabile Dipartimento Pari Opportunità FdI-AN Basilicata in una nota commenta la notizia annunciata dal Comune di Potenza sull’avvio dal prossimo 1° dicembre del sistema di controllo in dotazione alla Polizia Locale per disincentivare la prostituzione a Potenza. Di seguito la nota untegrale.
Apprendiamo oggi ‘la rivoluzione’ tecnologica che verrà adottata dal 1 dicembre dalla Polizia Locale di Potenza: il progetto “street control”. Un sistema di controllo che prevede una telecamera, dotata di un software in grado di rilevare le targhe di tutti i veicoli parcheggiati lungo le arterie cittadine. La telecamera, montata sulle auto della Polizia Locale, rileva la targa del veicolo e allo stesso tempo la geolocalizza e la censisce. Poi invia i dati all’applicazione presente sugli smartphone degli agenti. Gli agenti verificheranno la posizione dei veicoli e decideranno loro se il veicolo è o meno in divieto e compileranno nell’immediato l’accertamento che sarà inviato telematicamente agli uffici della Polizia locale.
Riteniamo che il progetto possa essere utile anche alla prevenzione del fenomeno dilagante della prostituzione in città, fenomeno concentrato in zone periferiche e in particolare in vie site nella zona industriale.
Quello della prostituzione è un allarme che avevamo lanciato già diverse settimane fa, sollecitando l’amministrazione comunale ad intervenire per salvaguardare il decoro pubblico e per aiutare queste donne, ormai ‘invisibili’, spesso costrette a vendere il loro corpo.
In vista della giornata nazionale contro la violenza sulle donne lanciamo come Fratelli d’Italia e Dipartimento Pari opportunità la proposta di: posizionare nuovi cartelli stradali di divieto di sosta e fermata e rendere capillare la presenza della Polizia Locale, al fine di eliminare il degrado e il disagio sociale e migliorare nel contempo la circolazione stradale. I nuovi cartelli di divieto di sosta e soprattutto di fermata, con l’esclusione delle emergenze e del carico e scarico presso le attività produttive limitrofe, se installati lungo le vie maggiormente frequentate dalle prostitute, rappresenterebbero un deterrente a tale attività che mortifica la donna.
In questo modo si potrà ottimizzare un sistema già in uso ai vigili anche per disincentivare i clienti ad alimentare un mercato della prostituzione che mina il decoro pubblico e la dignità delle donne coinvolte.
Non è un mezzo con cui possiamo sgominare la prostituzione, ma è una prima tappa per attenuare il fenomeno.
Ci auguriamo, infine, che la sensibilità dei componenti della nostra giunta comunale a tali argomenti ci aiuti a rendere concreta questa proposta e non venga inglobata e nel vortice dei protagonismi dei singoli .
Mary Zirpoli, Responsabile Dipartimento Pari Opportunità FdI-AN Basilicata
Canio D’Andrea (Adoc) su “street control” a Potenza
Lo “street control”, uno strumento tecnologicamente avanzato per sottolineare l’incapacità di amministrare una città. Questa è la sensazione, palpabile, che ha dato l’annuncio in “pompa magna” fatto dal sindaco di Potenza, dall’assessore al ramo e dalla comandante f.f. della polizia locale di voler “invertire la percezione di una città priva di regole e disincentivare il più possibile l’utilizzo del mezzo privato” dal prossimo 1° dicembre con il nuovo mezzo di coercizione.
A noi sembrano le trovate “geniali” di chi, incapace di amministrare, scarica sui cittadini le inefficienze del sistema.
Questa trovata è l’ennesima conferma che il sindaco preferisce far cassa a spese degli automobilisti, aggiungendo odiosi balzelli a odiose vessazioni.
Crediamo, invece, che il problema del traffico a Potenza si risolva offrendo un trasporto pubblico efficiente e non “spezzando le reni” agli automobilisti.
Tuttavia, la questione dello “street control” non ci appassiona più di tanto. I cittadini di Potenza sono, ormai, avvezzi a queste trovate. Hanno già sperimentato trovate simili, poi concluse miseramente: i semafori che qualche anno fa furono disseminati agli incroci della città e poi finiti come inutili rottami in qualche scantinato comunale, e vedono ancora oggi le innumerevoli, inutili, telecamere posizionati nei luoghi “strategici” dell’abitato, ormai silenziosi monumenti allo spreco.
Perciò ci permettiamo di suggerire al sindaco di Potenza e alla sua giunta di cambiare l’ordine dei provvedimenti: di offrire prima servizi efficienti e poi reprimere gli ostinati.
Ci permettiamo di suggerire al sindaco di Potenza e alla sua giunta di favorire l’uso dei mezzi pubblici, per esempio offrendo informazioni sulla mobilità degli autobus dotandoli di sistema Gps (se ne parla ormai da anni) o attivando mezzi di trasporto alternativo come le “bike sharing”, magari incentivando l’acquisto di bici assistite, e pensando piste ciclabili.
Ci permettiamo di suggerire al sindaco di Potenza e alla sua giunta di pensare ai cittadini come persone e non come vacche da mungere: ne trarrebbe beneficio la qualità della vita di questa città.