Giovedì 23 febbraio alla Camera dei Deputati è stato approvato un ordine del giorno, a prima firma della parlamentare Mirella Liuzzi (M5S), che impegna il Governo ad eliminare la norma che impedisce agli operatori che utilizzano piattaforme digitali di operare nell’ambito dell’autotrasporto low-cost extraurbano. “Al Senato, nel decreto ‘mille proroghe’ è stato commesso un grave errore. E’ stata approvata una norma mirata a stroncare l’attività di aziende come FlixBus servizio utilizzato da centinaia di migliaia di persone in alternativa a treni o aerei. Una norma anacronistica rispetto all’uso crescente delle nuove tecnologie anche nella mobilità. Per questa ragione ho presentato un ordine del giorno, oggi approvato dal Governo, che impegna l’esecutivo a rimuovere questa assurda limitazione senza però tralasciare la tutela dei lavoratori e dei consumatori” ha dichiarato Mirella Liuzzi, membro della Commissione Trasporti alla Camera.
La deputata lucana non risparmia le critiche a coloro che hanno presentato la proposte definita dalla pentastellata come un vero e proprio blitz contro Flixbus: “Probabilmente i parlamentari del COR, appartenenti al partito di Raffaele Fitto, hanno preferito sposare la posizione del Presidente nazionale dell’Anav (Associazione Nazionale Autotrasporto viaggiatori) Giuseppe Vinella, che ha sempre puntato il dito contro Flixbus. Forse perché Vinella è la stessa persona che ricopre anche la carica di amministratore delegato di Sita Sud srl e consigliere delegato della Marozzi srl, due società del gruppo Finsita Holding Spa che viaggiano sulle stesse strade di Flixbus?”
Conclude Liuzzi: “Il servizio Flixbus opera in Italia dal 2015 e allo stesso tempo in altri 20 Paesi europei. Vietare questa offerta solo nel nostro Paese sarebbe una scelta immotivata e scellerata a danno dei consumatori soprattutto del Mezzogiorno, lì dove non ci sono alternative”.