Martedì 12 gennaio il leader del movimento “Noi con Salvini” ha incontrato i cittadini di Santeramo e i lavoratori Natuzzi ancora in Cassa Integrazione. All’incontro ha partecipato anche una delegazione lucana di Noi con Salvini composta in particolare dal coordinatore regionale Antonio Cappiello e da altri rappresentanti del movimento politico tra cui Antonio Fazzino, Vito Montemurro e Antonella Grilli.
Nessun cordone di sicurezza intorno a Matteo Salvini al suo arrivo a Santeramo, ma un tripudio di caloroso affetto regalato da una sala piena. Anzi, è il caso di esprimersi correttamente senza rischiare di cadere in sontuose enfatizzazioni: una sala folta, fitta, festosa e curiosa. Un appuntamento, quello con Salvini, certamente non proprio comodo considerando la cadenza infrasettimanale e l’orario piuttosto sconveniente.
Eppure, circa un migliaio di persone, sono accorse piacevolmente a ripagare l’impegno politico e la dedizione emotiva di un gruppo forte ed impegnato.
«Per noi – scrive la locale segreteria del Movimento “Noi con Salvini” – non rappresenta soltanto una rivincita agli attacchi subiti da una certa stampa e da una certa opinione pubblica che non elargirebbe neanche sotto tortura i meriti a chi continua a dare una spinta propulsiva alla voglia di cambiamento della politica locale (e non solo), ma anche il riconoscimento dei nostri sacrifici».
«A sigillare un evento indiscutibilmente storico e memorabile per la nostra amata Santeramo – si legge in una nota a firma della Segreteria – la partecipazione immancabile e frequente del teorico del progetto economico di NcS Armando Siri e dell’On. Angelo Attaguile, Coordinatore Nazionale del movimento».
«Fuori, una manciata spicciola di contestatori che un titolo spagnolo descriverebbe benissimo: “La selva sin amor”. Non consacrata e di nessuna importanza».
«Salvini – si legge ancora nella nota – fa il pieno di cori da stadio, si concede alla stampa senza alcuna censura, abbraccia tutti, sorride a tutti. Riassume i contenuti del suo incontro privato con Pasquale Natuzzi. Insieme a noi continuerà a farsi carico dei lavoratori in CIGS, che sono soprattutto persone, famiglie, dignità. E insieme a noi, sul finale, si concede anche una graditissima pausa culinaria tutta pugliese».
«Ci ha onorato della sua presenza anche una delegazione salviniana del Molise».
«Santeramo non si smentisce e, contro tutti i pronostici dei detrattori, ha fatto gli onori di casa con l’accoglienza che si riserva agli ospiti graditi. E poco importa se nessuna delle autorità politiche locali abbia colto il senso dell’incontro optando per una tramata assenza, dimostrazione palese della volontà di sottrarsi ad una collaborazione unanime per la risoluzione della questione occupazionale delle famiglie che rischiano il posto di lavoro» – commentano gli esponenti santermani di Noi con Salvini.
«Grazie Santeramo, grazie a tutti i sostenitori pugliesi e non. Grazie a chi ha creduto in noi e a chi continuerà a crederci. Grazie a chi, pensando di farci un torto con le sue parole di indignazione, non ci ha fatto altro che gratuita ed utilissima pubblicità. Grazie a chi continua a darci la carica e la motivazione per continuare a lavorare a Santeramo e per Santeramo. Grazie alle persone senza paraocchi, fiere e libere. Abbiamo a cuore anche la gratitudine che voi ci avete mostrato: una gratitudine che è già a lavoro. Perché la gratitudine è un dovere che va reso. Perché la gratitudine è una virtù e tutti insieme ne siamo l’espressione più umile, semplice e coesa».
Pasquale Natuzzi ha ricevuto la visita dell’onorevole Matteo Salvini. Natuzzi, oltre ad aver illustrato al segretario nazionale della Lega Nord gli sforzi che l’azienda sta compiendo sul fronte dell’innovazione di prodotto e di processo, ha ribadito che il percorso di gestione dei 350 collaboratori attualmente in CIGS – rispetto ai quali Azienda, Sindacati e Istituzioni sono responsabilmente e fortemente impegnati a trovare soluzioni – è quello definito all’interno degli Accordi Sindacali del 3 marzo e del 14 ottobre 2015, finalizzati al recupero della competitività delle produzioni italiane e alla difesa dell’occupazione sul territorio.
Contestualmente, Natuzzi ha avuto modo anche di sottolineare il lavoro svolto per minimizzare il numero degli esuberi strutturali nelle fabbriche italiane del Gruppo, che sono passati dai 1.726 annunciati nel luglio 2013 agli attuali 350. Un risultato straordinario, reso possibile innanzitutto grazie alla maturità e all’impegno dei collaboratori, alla responsabilità delle Organizzazioni Sindacali, al lavoro tenace del Governo, all’intervento delle Istituzioni Regionali e locali.