Summa (Spi Cgil): “Nomine dirigenti, su Bardi la scure della Corte dei Conti che contesta il danno erariale.Un modus operandi che mette a rischio trasparenza e meritocrazia”. Di seguito la nota integrale.
“Sulla Regione Basilicata si abbatte ancora una volta la scure della Corte dei Conti. Segno evidente che le denunce di questi anni sollevate dalla Cgil avevano più di un fondamento”. Il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa, interviene sulla notizia di queste ore della “citazione in giudizio del Procuratore Raeli per un danno erariale di oltre 200mila euro contestato al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, per le scelte operate all’atto della nomina dell’ex responsabile della comunicazione della giunta regionale, con un inquadramento economico da dirigente, a quanto pare, pur non avendone i titoli. Ma su questo – aggiunge – sarà la Procura a fare luce”.
Per Summa “quello che si evidenzia, ancora una volta, è il modus operandi del presidente Bardi, già evidenziato in passato dalla stessa Corte dei Conti che lo scorso dicembre, in occasione della parifica, aveva eccepito, nella relazione dello stesso Procuratore Raeli, la “mortificazione dei dirigenti in servizio e uno svilimento della stessa funzione dirigenziale” per le nomine effettuate dall’esecutivo in assenza di valutazione comparativa.
Eccezioni – conclude il segretario – che la Cgil ha sollevato puntualmente in occasione delle “chiamate” degli attuali direttori generali dei dipartimenti regionali con norme alla mano, rilevando l’illegittimità e l’assenza di requisiti, cui sono seguite esposto e denuncia alla Procura e alla Corte dei Conti fatti ai tempi dalla Cgil. Sono sicuro che gli organi competenti stiano valutando la legittimità di tali atti. Il rispetto delle norme che regolano la vita amministrativa pubblica sono alla base della terzietà e dei principi democratici che nessuno può prevaricare”.