“L’ultimo rapporto Svimez 2023 evidenzia lo stato di sfascio della sanità lucana. La regione Basilicata è fanalino di coda, insieme alla Calabria, nella valutazione 2023 delle performance regionali, con preoccupanti tassi di fuga e i conseguenti scompensi fra fabbisogno e produzione”.
Per Angelo Summa, segretario regionale dello Spi Cgil Basilicata “la Svimez certificato che nella nostra regione il diritto alla salute è un diritto negato. L’indice di fuga al 44% conferma gli stessi dati emersi nella campagna di ascolto condotta dallo Spi Cgil. Quasi la metà dei lucani, in pratica, è costretto ad emigrare fuori regione per potersi curare”.
Per il segretario regionale a pesare su una sanità ormai allo sfascio “è l’assenza di programmazione e di investimenti da parte del governo Bardi, che ha fatto scivolare la sanità lucana in fondo a tutte le classifiche, con un imbarazzante abbassamento dei livelli di cura e di assistenza. Alla mancanza di un piano sociosanitario adeguato si è accompagnata l’instabilità politica – gestionale. Più che pensare alla salute delle persone, ai diritti dei lucani, in questi anni di governo il centrodestra ha pensato a occupare postazioni, senza tenere conto delle competenze. Il risultato è stato l’instabilità con continui cambi di direttori. Oltre ad aver sguarnito il dipartimento Sanità regionale di dirigenti, cosa che ha ulteriormente depotenziato la sanità lucana, ormai fanalino di coda dell’intero Paese”.
Per Summa “questa è l’eredità che lascia il tandem Bardi-Fanelli, che si affannano a descrivere una sanità più vicina al cittadino, ma la realtà è ben altra cosa rispetto alla narrazione. La Basilicata ha necessità di una attenta costruzione dell’offerta pubblica in grado di rafforzare la sua rete nel campo della sanità pubblica. È già esistita una Basilicata protagonista, portatrice di una grande visione programmatica, a partire dal piano sanitario regionale del 97/99. Era quella una Basilicata capace di visone e lungimiranza. Solo per fare un esempio tangibile, le campagne di prevenzione e dei screening che hanno salvato molte vite. Rispetto alla situazione attuale in cui il confine tra cura e vita è molto labile a causa delle liste di attesa ormai chilometriche .
Bisogna restituire ai lucani una Basilicata capace di visione e di un’idea lungimirante di sviluppo, con un piano sanitario regionale efficiente ed efficace e capace anche di garantire una sanità di prossimità e territoriale. Cosa che il governo Bardi non è riuscito a fare e a certificarlo è anche il rapporto Svimez 2023”.