“Siamo allibiti dalle reazioni polemiche e strumentali espresse da parte dei nostri alleati rispetto alla volontà di votare a favore della Surroga dei consiglieri regionali dimissionari”. Lo dichiarano i due esponenti di Italia Viva in Consiglio regionale Mario Polese e Luca Braia che aggiungono: “Restiamo consiglieri di opposizione e il nostro esplicitare una posizione che avevamo espresso ufficialmente in Consiglio regionale e concordata anche nelle riunioni di minoranza della scorsa settimana (posizione che ricordiamo era condivisa anche da altri che evidentemente nel frattempo hanno cambiato idea), serviva solo a fare chiarezza all’interno di un dibattito troppo ombreggiato da politicismi e dialoghi trasversali per lo più sottobanco”. “Noi riteniamo che confondere la politica con obblighi tecnici, peraltro giuridicamente esponibili a sanzioni – sottolineano il capogruppo di Iv Braia e il vicepresidente del Consiglio regionale Polese – sia sbagliato. Per questo insistiamo su un principio: la surroga dei consiglieri dimissionari Cupparo e Piro serve per ristabilire con un atto giuridico la funzionalità della massima assemblea legislativa regionale e le sue Commissioni. Le polemiche di queste ore ci convincono ancora di più che quello sia un atto da compiere quanto prima per evitare il rischio che la superficialità demagogica prenda il sopravvento anche su questioni che attengono alla libertà personale di un individuo che ha il diritto di difendersi liberamente in sede giudiziaria”. “Rimane invariato il giudizio fortemente negativo nei confronti del Governo regionale di centrodestra che anche nell’ultima seduta di Consiglio ha dimostrato di non essere compatto e numericamente autosufficiente. Ma ribadiamo ci sono strumenti politici per esprimere critica e dialettica. Finora coerenti con i nostri principi garantisti e liberali abbiamo svolto sempre il ruolo affidatoci dagli elettori pur senza mai strumentalizzare le vicende giudiziarie a prescindere dai soggetti coinvolti. Si chiama sciacallaggio. Proprio per sgomberare il campo da strumentalizzazioni che servono solo ad allontanare le persone dalla politica e preferendo i fatti alle parole, abbiamo appena preparato una mozione di sfiducia nei confronti del governo retto da questa maggioranza. Mozione che ha premesse esclusivamente politiche e di merito e che ci auguriamo venga firmata da tutti i consiglieri che lo riterranno opportuno e discussa all’indomani della votazione sulla surroga, perché intendiamo sfidare il centrodestra sulla politica e non utilizzando trucchetti giustizialisti per azzoppare chi comunque è stato democraticamente eletto”. “Per il resto ricordiamo, per primi a noi stessi, che nessuno ha la ‘Golden share’ del Terzo polo. Anche noi ci saremmo aspettati fosse composto un gruppo unico in Consiglio regionale, ma siamo abituati a rispettare le decisioni altrui. Per questo ci auguriamo che si torni a discutere di politica perché il Terzo Polo, o meglio Renew Italia, è un progetto unitario che non merita spaccature o personalismi per una politica che torni a occuparsi di merito e non di pettegolezzo”, concludono Polese e Braia.