“L’Agenzia per la coesione, la cui missione è incentrata sul presidio e sull’accompagnamento dell’attuazione dei programmi e interventi della politica di coesione, sta ampiamente dando risposta all’esigenza di miglioramento della qualità della spesa, oltre che all’accelerazione dell’attuazione, intervenendo con particolare accento sul sostegno alla fase di progettualità, ponendo altresì grande attenzione ai tempi di attuazione dei programmi e agli interventi della politica di coesione, che rappresentano uno degli obiettivi strategici dell’Agenzia”. Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Gianclaudio Bressa, rispondendo ad una interrogazione dell’on. Cosimo Latronico (Cor) che chiedeva chiarimenti in merito al disimpegno di risorse del Piano di azione coesione e iniziative per garantire la piena operatività ed efficienza dell’Agenzia per la coesione territoriale, in particolare in Basilicata. “Il sottosegretario mi ha rassicurato sull’Agenzia per la coesione, sul fatto che è stata costituita, ma l’obiettivo del Ministero – ha replicato il deputato – non è aggiungere altre burocrazie in una condizione di difficoltà che è segnalata da questo fatto. Il Mezzogiorno dovrebbe correre rapidamente per colmare il divario infrastrutturale e il divario del suo sistema produttivo che lo colloca in una condizione di svantaggio rispetto al resto del Paese. Una cosa è certa: con la legge di stabilità per il 2015 sono stati tolti 3 miliardi e mezzo di euro al Mezzogiorno che avremmo dovuto riprogrammare poi in seguito per finanziare gli sgravi contributivi che si sono realizzati largamente altrove rispetto al Mezzogiorno. Pertanto questa è una diseguaglianza, se c’erano risorse disponibili per le quali non c’erano impegni giuridicamente vincolanti e per le quali c’era il rischio che venisse perso il finanziamento rispetto al piano di azione con l’Europa, avremmo comunque dovuto utilizzare questa partita di giro. Mi aspetto che il premier Gentiloni ci dia una risposta: ma se questo è un Governo che deve far fronte a questioni preminenti, rispetto alle urgenze del Paese, il tema del Mezzogiorno non può non essere un tema preminente e fuori dalla retorica, iniziando a ripristinare le risorse che sono del Mezzogiorno e mettendo in condizione gli strumenti di funzionare, portando avanti l’azione di coesione che dovrebbe essere il principio basilare rispetto al quale governare anche la spesa delle regioni che, ahimè, non sempre si ispira al principio di investimento per colmare soprattutto i divari strutturali che esistono”.
Gen 31
Latronico non legge i giornali, almeno?