Raffaele Pantone, segretario PSI Matera: “La differenziata al 65% è l’ obiettivo da raggiungere entro il 2019”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Portare la raccolta differenziata al 65% rappresenta, secondo i socialisti, l’obiettivo fondamentale da perseguire e raggiungere durante l’anno dedicato a Matera 2019, di fatti non vi sarà un vero progresso culturale della comunità materana fino a quando continueremo ad avere una percentuale di raccolta differenziata da prefisso telefonico.
Poi certo si potrà discutere di quale sia la più equa ripartizione dei costi del servizio rifiuti fra famiglie ed attività commerciali, ma si tratta di un falso problema, che distrae l’opinione pubblica dall’approfondire le cause che producono il continuo aumento dei costi, fra cui la bassa percentuale di differenziata, ed il prevedibilissimo aumento della quantità di rifiuti prodotta dai turisti unitamente al bubbone discarica di La Martella.
Sulla differenziata siamo in attesa da un decennio di un salvifico bando rifiuti, che come per incanto dovrebbe indurre i Materani a differenziare, intanto a Gravina sembra abbiano raggiunto il 68% in meno di 6 mesi, come socialisti riteniamo che l’ente Comune invece di attendere che sia il prossimo gestore del servizio a farle, dovrebbe da subito avviare attività di informazione e formazione alla differenziata, coinvolgendo i cittadini, nelle scuole, nelle parrocchie ed in tutti i centri di aggregazione sociale e culturale.
Riguardo invece l’aumento di oltre il 20% della produzione di rifiuti avvenuta negli ultimi 5 anni, è opportuno dire che certamente risulta determinato in misura consistente dall’aumento del flusso di turisti, su questo punto come socialisti riteniamo sia urgente e necessario promuovere da subito delle campagne mirate per sensibilizzare i turisti al rispetto della città, sicuramente aumentando i cestini dove poter mettere rifiuti, ma anche coinvolgendo gli operatori economici che in qualche modo beneficiano di tale flusso.
Questi due temi, la differenziata e la corretta imputazione dei costi del servizio rifiuti, rappresentano due tasselli della strategia post 2019, perchè ridurre la quantità di rifiuti prodotta aiuta a rendere più equa la distribuzione del carico fiscale all’interno della nostra comunità, sopratutto rappresentano problemi in cui l’impegno dei cittadini è fondamentale, di fatti si potrà fare il megaimpiantopiu bello del mondo, ma se i cittadini non vengono educati su come si differenzia non risolveremo mai il problema.
Ed il successo dell’iniziativa promossa da alcuni commercianti, che offrono un piccolo risparmio sulla spesa in cambio di bottiglie di plastica, che ha prodotto spesso code di cittadini in attesa di conferire la plastica in tali impianti, è il segnale più evidente di quanta voglia di differenziata ci sia nella città,ovviamente l’amministrazione risulta “non pervenuta” in tale iniziativa, sarebbe il caso che l’ente comune faccia tesoro di tale lezione per programmare il futuro del servizio.
Tali questioni introducono al tema del “Bubbone discarica di La Martella”, vero e proprio buco nero delle finanze comunali, ma sopratutto criticità ecologica per il territorio ed i cittadini che lo abitano, come socialisti da mesi chiediamo di agire con urgenza collaborando al meglio con l’ente regione, che è il caso di sottolinearlo ha gia trovato risorse per bonificare definitivamente una decina di discariche lucane, invece nonostante l’ennesimo rimpasto di giunta, di tutto si parla e si progetta tranne che di bonificare il sito.
Per tali ragioni risulta evidente come l’obiettivo di avere un sistema di smaltimento rifiuti piu moderno, sia una necessita per la citta in termini di costi e di tutela dell’ambiente, ma sopratutto rappresenta un’opportunità di coinvolgimento di tutta la città su un obiettivo collettivo che certamente avrà effetti successivi al 2019, magari aiutando a tenere dentro anche quella parte di cittadini, che non vive di turismo o non abita in quartieri oggetto di interventi di riqualificazione culturali ed infrastrutturali, poichè senza inversioni di tendenza, i rifiuti diverranno faglia e simbolo delle divisioni sociali e culturali fra cittadini.