Il Consiglio Comunale di Matera è tornato a riunirsi in seduta straordinaria per ratificare l’approvazione di due delibere approvate dalla giunta comunale il 30 luglio 2015, la prima relativa alla proposta dell’aliquota della Tasi e la seconda per l’approvazione del piano finanziario e per la determinazione dei costi di gestione dei rifiuti e per la determinazione della tariffa Tari, del numero di rate e le scadenze di versamento per l’anno 2015. Un’approvazione necessaria per scongiurare il ricorso al Tare in vista della sanatoria che il Governo dovrebbe annunciare entro la metà del prossimo mese di novembre, provvedimento che confermerà gli aumenti di Tari e Tasi necessari per approvare il bilancio 2015. La votazione è stata preceduta da un animato dibattito che ha coinvolto Angelo Montemurro, Pietro Iacovone, Pasquale Lionetti, Giovanni Scarola e Salvatore Adduce per la minoranza, Angelo Cotugno e Michele Casino per la maggioranza. Le due delibere di giunta sono state approvate rispettivamente con 19 e 20 voti favorevoli e quello contrario di Materdomini del Movimento 5 Stelle mentre l’opposizione non ha partecipato alla votazione abbandonando l’aula. A seguire il sindaco De Ruggieri ha dichiarato quanto emerso da una visita presso la Corte di Appello a Potenza. “Oggi ho verificato che c’è il pericolo sostanziale che la Corte di Appello di Potenza sarà soppressa, perchè la riforma prevede di cancellare le Corti di Appello che servono un bacino di utenza al di sotto dei 600 mila abitanti. Con la soppressione della Corte di Appello di Potenza rischia di chiudere anche il Tribunale di Matera, che interessa una popolazione di 220 mila abitanti. Queste decisioni rientrano nel processo di sterilizzazione di piccole regioni per favorire quel processo di accorpamento delle macro regioni. Pertanto invito i gruppi consiliari di questo consiglio comunale a preparare una mozioneper scongiurare la soppressione della Corte di Appello di Potenza, visto che in quel caso anche i professionisti di Matera dovranno recarsi a Bari e quelli di Pisticci a Taranto. E’ opportuno reagire perchè non possiamo continuare ad essere delle pecore belanti nel confronti del Governo nazionale”.
De Ruggieri ha fatto quindi lo stato dell’arte sul lavoro della Fondazione “Matera-Basilicata 2019”, anche alla luce dell’incontro del Sindaco e del Direttore a Bruxelles con la Giuria di monitoraggio del 16 settembre scorso. “Prima di raccontare il lavoro che è stato fatto in questi mesi devo ringraziare i componenti della Fondazione Matera 2019 per il regalo che mi hanno consegnato in occasione del mio compleanno, un ramo di ulivo con le olive ancora attaccate, un gesto che considero un viatico sorridente verso il lavoro che ci attende fino al 2019. Come ricorderete il 16 settembre scorso sono stato a Bruxelles per incontrare la Commissione Europea. I giudici pensavano che rappresentassi un corpo estraneo rispetto al lavoro compiuto, io ho ricordato che mi sento un protagonista degli eventi che sono avvenuti nella città di Matera, anche perchè a Bruxelles avevo già raccontato la storia di Matera nel 1969 in occasione di un incontro presso l’Istituto della Cultura Italiana. Successivamente ho presentato due relazioni a Bruges e Gant, sempre in Belgio. La Tarantino ha illustrato le questioni finanziarie, Nicoletti ha presentato i programmi per mobilità e collegamenti con la città, Verri ha presentato il nuovo programma della Fondazione inserito nel dossier. Come ho già ricordato d’intesa con la Commissione si è deciso che potranno essere accettate modifiche al dossier dal 10 al 20% dei progetti, che vanno giustificate nel prossimo incontro previsto ad ottobre 2016. La Commissione ha proposto di inserire nella Fondazione anche il Ministero dei Beni Culturali e in proposito ho ricordato che nella Fondazione La Scaletta io ho già previsto la presenza del Ministero dei Beni Culturali. La Commissione ha chiesto anche di evitare sponsorizzazioni da parte di privati come Eni e Total e io ho ricordato che il Consiglio comunale di Matera ha già dichiarato l’intenzione di tenere a freno questo tipo di investimenti. E’ stato inoltre ricordato che quando Melina Mercouri nel 1985 ha deciso di avviare queste designazioni di capitali europee della cultura si preferiva assegnare il titolo a città che avevano già avviato uno sviluppo economico e sociale mentre dal 2005 il nuovo presidente Palmer ha modificato questo orientamento, per puntare su città che hanno potenzialità di sviluppo economico, sociale e culturale. Matera è una di queste. La Commissione ci ha suggerito inoltre che nei primi tempi del 2019 occorre che siano i locali ad esprimersi, in modo da dimostrare che la città ha energie territoriali da far conoscere in tutto il mondo. Durante l’incontro mi è stata anche consegnata una copia del mensile Le Monde di agosto 2015 in cui c’è una pagina dedicata a Matera. E in questa circostanza è stato sottolineato che Matera ha già invaso il mondo con la comunicazione e le presenze di tanti visitatori. Questo vuol dire che abbiamo una grossa responsabilità nei confronti di chi arriva nella nostra città e Matera 2019 rappresenta una sfida fondamentale per il nostro futuro. Ricordo con piacere anche un momento ludico avvenuto dopo questo incontro a Bruxelles. Con Paolo Verri alla guida siamo andati in macchina a Lille per vedere la partita di basket Italia-Lituania. E proprio sulla vicenda Verri voglio precisare quanto accaduto negli ultimi mesi. Come sapete c’è stato un bando della Regione Puglia per scegliere i nuovi direttori dei dipartimenti al quale Verri ha aderito. Una scelta che ha creato scompensi nella Fondazione, inutile negarlo. Il CdA della Fondazione si è riunito il 29 settembre e ha chiesto chiarimenti a Verri rispetto a questa decisione. Poi c’è stato un colloquio tra il presidente della Giunta regionale Marcello Pittella e Paolo Verri. Sembrava che Verri avesse deciso di accettare la carica di direttore del dipartimento turismo della Regione Puglia, poi il 15 ottobre c’è stato un colloquio telefonico tra me e Verri e un incontro tra Pittella e Verri. Da questi colloqui sono scaturiti rapporti positivi e Verri si è riservato di dare una risposta entro 24 ore. Il dato delicato sul quale c’era una divergenza di opinioni riguardava la scelta dei collaboratori e degli altri organi istituzionali che devono far parte della Fondazione. Verri chiedeva in proposito più autonomia mentre noi riteniamo che devono essere fatti degli avvisi pubblici. Verri ha sciolto la riserva come sapete nel giorno del consiglio comunale aperto ed è pronto a lavorare a tempo pieno per la Fondazione Matera 2019. Ricordo che la Commissione di Bruxelles aveva denunciato ritardi proprio rispetto al lavoro che attende la Fondazione ed in proposito è stato ricordato che Verri era impegnato anche per l’Expo di Milano. Adesso occorre recuperare il tempo perduto e in proposito voglio ricordare che in Fondazione si sta lavorando per predisporre il bando che dovrà scegliere il soggetto incaricato di occuparsi di operazioni di marketing e di investimenti da parte di privati. E’ stato inoltre deciso che non ci sarà un solo direttore artistico ma sarà formato un comitato interdisciplinare che dovrà occuparsi di tutte le arti applicate. Sarà inoltre creato il comitato dei soggetti legati alla Fondazione e sarà presentato un bando per un dirigente dell’Amministrazione. In questi giorni stiamo lavorando anche per definire il bilancio e il percorso finanziario della Fondazione, considerando che le risorse sono attualmente bloccate dal Patto di Stabilità. Contiamo di definire la governance della Fondazione entro il 2015 per poi partire con l’area formativa che riguarderà i dirigenti del Comune, i produttori di cultura e la scuola di design. Resta appesa l’idea di trasformare il progetto del museo demo-etno-antropologico in un archivio digitale, un’idea che non condivido. Resta infine da risolvere anche il problema dei contenitori culturali a partire dal teatro Duni, che è un problema serissimo. Le leggi come sapete vietano al Comune l’acquisto di questo immobile. Il 30 ottobre sarò a Roma per valutare l’ipotesi di avviare una Fondazione per il Teatro Duni ma anche questa soluzione appare difficile perchè i proprietari sono divisi e la maggioranza vuole vendere l’immobile. Speriamo di trovare una soluzione positiva in tempi rapidi. Sul rapporto con la Fondazione credo che attualmente io sia prigionierio del sesto piano e sarebbe opportuno lavorare con maggiore tempismo sia con Verri che con la Tarantino. In ogni caso come ho già ribadito la Presidenza della Fondazione credo che sia un compito troppo oneroso per un sindaco che deve già occuparsi di tutti i problemi che riguardano l’Amministrazione ordinaria della città di Matera. E questo lo dico non per l’età come qualcuno potrebbe pensare ma per la complessità delle operazioni in campo”.
Michele Capolupo
La fotogallery del consiglio comunale di Matera (foto www.SassiLive.it)
Non è un caso che sono state costituite fondazioni che si occuperanno “guarda caso” del progetto Matera 2019..!!!
Quanto alla questione del “TEATRO DUNI”, per me è una faccenda privata che va risolta tra privati. L’amministrazione non può accollarsi i debiti di un privato. Si creerebbe un precedente pericoloso, perché anche altre attività commerciali residenti nel centro storico, se gli affari non vanno bene, potrebbero avvalersi dello stesso strumento che l’Amministrazione Comunale o chi per essa, dovesse applicare per il Teatro Duni.
nino silecchia
CAPISCO LO SPIRITO DI APPARTENENZA CHE E’ FORTE ED ECCO SOLLECITARE LA MOZIONE CONTRO L’IPOTESI DI SOPPRESSIONE DELLA CORTE DI APPELLO DI POTENZA E TUTTO QUANTO NE CONSEGUE MA UNA MOZIONE CONTRO LE TRIVELLE A MARE , NO EH!? E CHE SPECIE DI CAPOLUGO DI AREA VASTA E’ MATERA SE LASCIA SOLI I SINDACI DELLA COSTA A FARE LA LORO BATTAGLIA. BELLE LE PAROLE DI VICINANZA CHE SONO STATE ESPRESSE NEL CORSO DEL CONSIGLIO COMUNALE APERTO E POI CE LE SIAMO GIA’ DIMENTICATE? C’E’ QUALCOSA CHE NON FUNZIONA!
Finalmente si vede la luce fuori dal tunnel….verri e i sindaco inizino a collaborare come la città chiede per raggiungere
il traguardo 2019 !! intanto date un occhiata alla città e a tutte quelle attività che stanno spuntando come funghi senza regole e senza un minimo di controllo ! attenti cari amministratori non rovinare tutto !
PER IL TEATRO DUNI SONO PIENAMENTE D’ACCORDO CON NINO SILECCHIA….E’ UN TEATRO PRIVATO I PROPRIETARI LITIGANO SOLO SU QUANTO CHIEDERE PER LA VENDITA …..E QUINDI IL COMUNE NON DEVE FAR ALTRO CHE LASCIARLI PERDERE ! HANNO INCASSATO SOLDI FIN AD ORA SONO PIENI DI SOLDI MA PER IL TEATRO PIANGONO SOLTANTO E NON ESCONO UN EURO FORTI DEL FATTO CHE QUEL TEATRO E’ UN BENE STORICO DELLA CITTA’ !!! UN BENE CHE CON I SOLDI NOSTRI DEVONO INCASSARE SOLO LORO I PROVENTI…..APRITE GLI OCCHI CARI MATERANI ….VOGLIONO FARE IL BENE DELLA CITTÀ’??? ALLORA INIZI IL REGISTA ANDRISANI A SCUCIRE UN PO DI SOLDI PER IL TEATRO ….INGORDI !!!!
CARA PABIUSI MA NON ERA LA TUA AMMINISTRAZIONE QUESTA ??? COME MAI NON FA LE COSE CHE TI SEI AUGURATO IN CAMPAGNA ELETTORALE ??? HAI BASTONATO ADDUCE PER TROVARTI UN COTUGNO ALLA GIUDA DELLA CITTA??? MA CAMIN VATT’IN
non perdo tempo a risponderti.