Tassa di soggiorno, Consigliere comunale Materdomini (M5s): “Comune di Matera non incassa quanto dovrebbe, presentata mozione”. Di seguito la nota integrale.
Nel 2018 soltanto 663 strutture ricettive hanno dichiarato di aver ricevuto ospiti almeno una notte, a fronte delle oltre 900 risultanti dagli OpenData del Comune di Matera.
Sempre nel 2018, gli introiti della tassa di soggiorno certificati dagli uffici del Comune sono stati pari a 1.103.700,40 €, cifra di cui è stata richiesta una rendicontazione puntuale, per meglio comprendere in che modo l’Ente ha inteso impiegare tale tassa di scopo, ma a tutt’oggi non è pervenuta alcuna risposta.
Al di là della trasparenza, il problema più grosso riguarda il mancato versamento che, come sottolineato dal consigliere Materdomini, “è a totale carico dei turisti che pernottano in città e la cui riscossione è compito (e obbligo) dei gestori/proprietari delle strutture ricettive. Per le casse dell’Ente, secondo le nostre stime, si tratterebbe di un mancato incasso di circa un milione di euro, soldi che dovrebbero essere impiegati per migliorare i servizi ai turisti e cittadini e che invece vengono sottratti alle casse del Comune in modo fraudolento.”
Per tale ragione, nei giorni scorsi, è stata depositata una mozione che impegna il Sindaco e la Giunta ad attivare tutte le azioni necessarie al contrasto dell’evasione.
“Già in passato ci siamo occupati della tassa di soggiorno e in particolare di come, sebbene le tasse di scopo abbiano impieghi ben precisi e attinenti con la natura della tassa stessa, a Matera tali cifre fossero state utilizzate le questioni più disparate.
Sarà compito della prossima amministrazione recuperare le somme non versate e far si che questa tassa non sia soltanto una sorta di bancomat dal quale attingere per coprire i diversi buchi e emergenze: tali introiti devono essere riutilizzati e reinvestiti anche e in maniera utile nel turismo, concordando con gli operatori delle strutture ricettive, coinvolgendoli e facendo in modo che la città migliori l’attrattività turistica, culturale e soprattutto diventi sempre più accessibile anche ai portatori di handicap: ad esempio parte di questi soldi potrebbero essere utilizzati per eliminare le barriere architettoniche di alcuni siti turistici e culturali favorendo anche l’incremento del turismo relativo ai diversamente abili.”