“Qualche settimana fa, Massimo Zullino, Segretario regionale Vicario Lega Basilicata, consegnava a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, un dossier riguardante le criticità sulle infrastrutture della Basilicata.
L’ impegno del Vicario – si legge in una nota della Lega Basilicata – era stato quello che avrebbe fatto il possibile per ricevere risposte celeri. A tal proposito è stato convocato a Roma un tavolo tecnico, il prossimo giovedì, 18 ottobre alle ore 11, nella sala del Consiglio Superiore Lavori Pubblici, presso lo stesso Ministero.
La convocazione a partecipare, firmata in calce dal Senatore della Lega, Armando Siri, Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti, riguarda: Sen. Gian Marco Centinaio, Ministro Politiche Agricole Alimentari Forestale e del Turismo; Dr.ssa Flavia Franconi, Vice Presidente della Regione Basilicata; Dott. Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia; Avv. Giuseppe Musacchio, Consorzio Bonifica Basilicata; Arch. Ornella Segnalini, Direzione Generale per le Dighe e infrastrutture idriche ed elettriche; U.T.D. Napoli; e per conoscenza ai sindaci di Melfi, Lavello, Venosa, Rionero in Vulture, Barile, Rapolla, Ginestra, Ripacandida, Atella, Filiano, Maschito, Forenza, Palazzo San Gervasio, Banzi.
Motivo dell’incontro verificare ed approfondire la questione della Diga del Rendina di Lavello”.
“I problemi delle infrastrutture – commenta Zullino – sono stati sempre oggetto di promesse da parte della sinistra nelle campagne elettorali, ma molto è rimasto nel dimenticatoio. Nel caso della Diga del Rendina, possiamo affermare che da decenni, nonostante l’utilizzo di ingenti somme di soldi pubblici, rimane una Cattedrale nel deserto, e non ci spieghiamo il motivo”.
“La disamina del segretario Vicario – prosegue il comunicato della Lega Basilicata – è allarmante, poiché il problema ‘acqua’ non solo affligge gli operatori agro-industriali dei paesi lucani interessati, ma anche una vasta zona della Puglia. Infatti, gli agricoltori, avrebbero bisogno delle risorse idriche della diga per le coltivazioni, soprattutto nei periodi estivi, mentre il sistema industria per il rilancio delle attività legate al commercio. E non è da sottovalutare il problema ambientale che la Diga occupa in questo stato di abbandono”.
“Dopo aver provveduto a risolvere il problema migranti in alcuni appartamenti di Venosa – conclude Zullino – proviamo a mettere un altro piccolo tassello, impegnandoci dove la politica di sinistra ha fallito. Sono vicino alle centinaia di agricoltori che necessitano dell’acqua per le coltivazioni, e agli operatori industriali che ne beneficerebbero per le attività. Dare risposte prima del voto regionale, significa far capire quanto amo, e amiamo come Lega Basilicata questa regione”.