Francesco Paolo Ambrosecchia di Volt esprime alcune riflessioni dopo il terzo atto vandalico che è stato registrato questa mattina al Cup dell’Asm ubicato in un palazzo di piazza Matteotti a Matera. Di seguito la nota integrale.
La salute è un diritto fondamentale dell’individuo riconosciuto anche dalla nostra Costituzione all’articolo 32 ed è lo Stato a doverlo garantire a tutti i suoi cittadini.
Il SSN deve essere autosufficiente per ridurre al minimo le spese a carico dei cittadini, ma esempi virtuosi come l’intramoenia o le partnership con centri di eccellenza dimostrano come il privato possa essere un valido alleato per lo Stato nel garantire la salute del cittadino.Garantiamo il diritto alla salute!
In linea con l’OMS, Volt definisce la salute come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale piuttosto che la semplice assenza di malattia o infermità. La gestione sia delle malattie mentali che fisiche e le disabilità devono essere una priorità in una società consapevole ed evoluta. Volt ritiene che un sistema sanitario efficiente e sostenibile ponga l’accento sulla prevenzione piuttosto che sulla cura, razionalizzando ove possibile il costo umano tramite la tecnologia (telemedicina e monitoraggio a distanza) e finanziario della gestione delle malattie, in particolare quelle croniche (ospedalizzazioni domiciliari). Maggiori risorse dovrebbero essere destinate alla prevenzione sanitaria in un’ottica di investimento per il futuro, con particolare attenzione alle malattie legate allo stile di vita, alla salute e allo sviluppo mentale dei bambini.
Al concetto di tutela individuale universalistica sancita con l’istituzione del SSN nel 78’, va aggiunto il concetto di salute e sostenibilità collettiva. Ciò implica non solo il dovere dello Stato di garantire sistemi strutturati di prevenzione e sorveglianza sanitaria, ma anche la responsabilità del singolo cittadino nei confronti della società, come del resto sancito dalla Costituzione Italiana (art. 2, 32). Sulla base di questi principi, Volt cerca di creare un sistema sanitario di prim’ordine. Volt intende investire per migliorare l’accesso universale all’assistenza sanitaria. A livello nazionale, anzi europeo, dovrebbe essere possibile consultare un medico di famiglia o uno specialista in pochi giorni e ottenere un trattamento tempestivo (e ridurre i costi delle liste d’attesa). L’accesso ai servizi di emergenza ed ospedalieri dovrebbe essere limitato a quei casi non gestibili dai servizi territoriali.
Strumenti efficaci di sanità elettronica devono diventare parte integrante delle prestazioni sanitarie per rendere più efficiente l’accesso alle cure. Volt vuole creare un sistema sanitario efficiente in cui gli operatori sanitari siano in grado di fornire le cure migliori per soddisfare le esigenze specifiche dei pazienti. Un sistema in cui gli stessi medici ed operatori sanitari siano tutelati dal punto di vista legale.
Nel complesso, una più stretta collaborazione tra le professioni sanitarie, la medicina e la collettività in materia di salute fisica, mentale e sociale sarà fondamentale per migliorare la qualità e l’efficienza dell’assistenza sanitaria.
Alla luce di quanto sopra dichiarato, ribadendo l’importanza del tema sul diritto alla Salute, in qualità di membro Volt e localmente di Volt Matera, attento al tema dei diritti civili, non posso che esprimere la mia solidarietà nei confronti degli operatori e dei responsabili della sede del CUP dell’Asm di Via Matteotti 7 bis a Matera, oggetto di un ennesimo atto vandalico, quasi certamente tutti correlati tra loro.
L’atto di vandalismo eseguito durante la notte, e accertato questa mattina, rappresenta in primo luogo un atto di inciviltà mai ammissibile, sia che si tratti di un becero “scherzo di gioventù”, sia che rappresenti una forma di reazione dimostrativa per ribadire una disapprovazione o un malcontento. Se pur se discutibile la scelta di insediare un CUP in un condominio, anche a fronte degli assembramenti registrati nei pressi del portone di ingresso da parte dell’utenza, che a seguito della normativa anti Covid-19 non può certamente sostare all’interno delle scale o del pianerottolo in attesa di essere servita, ritengo che non è sicuramente questa una modalità degna di civiltà e responsabilità per esprimere un sentimento. Volt è dalla parte della libertà e dei diritti civili, ma mai a favore della violenza e di atti simili. Mi auguro che quanto accaduto non si verifichi più.
L’atto di vandalismo costituisce difatti un elemento di ostruzionismo nelle possibilità di garantire il servizio alla comunità, rendendo la sede, ancora una volta, inaccessibile agli operatori e inutilizzabile al pubblico, che se pur temporaneamente viene meno al principio di accessibilità ed efficacia garantita. Un atto simile quindi è totalmente incomprensibile in quanto “dannoso” al servizio, quale bene comune. Colgo l’occasione per esprimere la mia solidarietà all’ASM di Matera,nella persona di Sabrina Pulvirenti, augurandole, a tal proposito, buon inizio lavoroper il suo nuovo incarico di commissario dell’Azienda Sanitaria Materana. Da buon Volter sono fiducioso che l’azienda riprenda il cammino verso gli obiettivi di riduzione della mobilità dei pazienti, riduzione delle liste di attesa e del miglioramento dei servizi sanitari, mostrando sensibilità e capacità di confronto con istituzioni e territorio.