“Agroalimentare, ambiente e turismo. La Basilicata ha già svoltato su questi temi negli ultimi 5 anni, a testimonianza del buon lavoro fatto. I dati positivi del focus sull’agricoltura estratti dallo studio presentato da Ambrosetti, ricalcano ciò che, come Dipartimento Agricoltura, abbiamo condiviso durante la due giorni degli Stati Generali, insieme allo stato di salute del comparto.”
Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia, a Matera intervenendo nello spazio discussione aperto durante il Forum Think Tank Basilicata, iniziativa di The European House – Ambrosetti.
“L’obiettivo di diventare una delle Regioni più sostenibili in Italia e in Europa – prosegue l’Assessore Braia – in termini di inclusività, tutela dell’ambiente e valorizzazione delle filiere agroalimentari e del turismo, è stato sempre al centro delle politiche perseguite dalla Giunta Regionale in questa legislatura.
Ora chiediamo un impegno preciso, al Governo, di fare la sua parte, innanzitutto nel sostenere politiche infrastrutturali legate all’accessibilità e alla lotta al dissesto e di far convergere le misure dedicate per il mezzogiorno per la defiscalizzazione, per il sostegno all’occupazione e allo sviluppo sui temi che hanno al centro le vocazioni territoriali, a partire dal finanziamento delle ZES e dei progetti come la Piattaforma agroalimentare, o legati alla Bioeconomia.
Questi sono i veri fattori critici e di opportunità da affrontare e risolvere, divenuti ormai urgenti e inderogabili.
Le ultime 48 ore ci ripresentano il problema nella sua tragicità: non possiamo molto contro una Pomarico, una Salandra, una Lauria e una Stigliano che franano. Continuiamo ad essere da soli, come Regione Basilicata, a sostenere l’Università, istituzione fondamentale per la crescita della comunità, mentre il governo attuale taglia fondi e il capitale umano migliore che abbiamo, i nostri giovani, tra i diplomati più bravi d’Italia secondo le classifiche del Miur, spesso abbandonano la nostra terra.
Servono, oggi più che mai, per tutto il mezzogiorno, politiche più incisive, di cui non pare esserci molta traccia nella prima finanziaria di questo governo. Questo chiederemo con sempre più forza e intransigenza.
Al ministro della cultura Bonisoli, che ha confermato la potenzialità di Matera 2019 come traino per il turismo della Basilicata e del Mezzogiorno, chiedo di istituire un tavolo ministeriale per programmare e finanziare il futuro oltre il 2019.
E chiediamo, a chi utilizza le nostre risorse naturali del sottosuolo, di investire e generare occasioni di sviluppo anche utilizzando le risorse del soprassuolo che sfruttino le peculiarità del nostro territorio, con più del 20% dell’intera superficie occupato da aree protette e con uno straordinario patrimonio naturalistico e di biodiversità, proprio quelle peculiarità che, con soddisfazione per il lavoro da noi fatto, ho avuto modo di ascoltare emergono anche dallo stesso studio Ambrosetti: agroalimentare, ambiente e turismo. La visione presentata segue le direttrici di una politica che con coraggio abbiamo intrapreso 5 anni fa.
Abbiamo, oggi, bisogno di costruire il futuro di questa Basilicata e non di raccontare solo il presente. Emerge una Basilicata, con una vocazione per il settore primario, l’agricoltura assorbe il 5,0% del valore aggiunto regionale (più alta delle regioni del mezzogiorno dove la media è pari al 3,8% e quella italiana al 2,1%). Il 10,9% degli occupati sono riconducibili al settore agricolo, la Basilicata è la prima Regione in Italia per numero di aziende e valore aggiunto generato dal settore agroalimentare sul totale della Regione e la seconda Regione per numero di occupati nel settore agroalimentare sul totale degli occupati. Siamo la prima Regione in Italia per incremento degli arrivi turistici sia italiani (+39%) che stranieri (+95%) dal 2010.
Auspico, pertanto – conclude l’Assessore Luca Braia – che il think tank di contenuti e visione presentato da Ambrosetti e sponsorizzato da Total serva soprattutto al Governo e alle compagnie petrolifere per una concreta presa di coscienza dei punti di forza della Basilicata (patrimonio naturalistico, agroalimentare e culturale, solido tessuto industriale ed agricolo) e di debolezza ma, soprattutto, delle potenzialità che, insieme al turismo devono essere la base per lo sviluppo che questa regione e i suoi cittadini pretendono e meritano.”