Un ordine del giorno sugli effetti che i cosiddetti “titoli bancari tossici” stanno avendo sulla vita delle persone, con il quale si chiede al Parlamento di attivare una commissione d’inchiesta sulla responsabilità delle banche e di chi doveva vigilare, è stato approvato ieri dall’Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome su proposta del presidente del Consiglio regionale della Basilicata Francesco Mollica.
Con l’ordine del giorno l’Assemblea – riferisce Mollica – ha invitato il presidente della Conferenza Franco Iacopad attivarsi presso il Governo della Repubblica nel caso di azioni di arbitrato conseguenti ad eventuali situazioni di non corretta gestione accertate dalle autorità competenti, anche sollecitando la promozione dell’attivazione di un protocollo di Conciliazione paritetica, coinvolgendo anche le Associazioni di consumatori. Gli ha chiesto inoltre di sollecitare l’approvazione del disegno di legge d’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta che accerti le responsabilità relative alle crisi delle banche, poiché è legittimo chiedersi se, a fronte dei tanti casi eclatanti, il sistema di vigilanza abbia denunciato difetti di funzionamento”.
L’ordine del giorno della Conferenza dei Presidenti segue la mozione approvata all’unanimità l’8 novembre scorso dal Consiglio regionale della Basilicata, su proposta dello stesso Mollica e degli altri componenti dell’Ufficio di Presidenza (Castelluccio, Rosa e Spada) sottoscritta anche dai consiglieri Romaniello, Lacorazza, Bradascio, Pace e Giuzio, con la quale si evidenzia la necessità di attivare “tutele dei consumatori coinvolti ed un piano di tutela che eviti il ripetersi di tali drammi socio economici”.
“La dimensione del fenomeno – si legge nel documento – ha assunto una rilevanza significativa per l’economia del nostro territorio, considerato che secondo le stime effettuate dalle associazioni dei consumatori la somma che riguarderebbe i cittadini lucani si aggira intorno ai 46 milioni di euro”.