L’associazione nuova sanità e benessere, come noto, per le sue finalità statutarie, si occupa, tra l’altro, della tutela della salute e dell’ambiente. Nelle aree industriali lucane, da anni, vi sono opifici di attività dismesse, i cui siti inquinati vanno bonificati. Purtroppo, nonostante buone intenzioni e tante promesse, permane una situazione di pregiudizio serio per la salute e per l’ambiente, che scoraggia nuovi insediamenti occupazionali.
Dalla stampa si è appreso che la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce sta svolgendo indagini in Val Basento, comune di Ferrandina, sul traffico di rifiuti speciali a seguito delle quali sono stati rinvenuti nel capannone dell’Eurosalotti SpA 16.000 mc di immondizia pari 12 milioni di chili di scarti. Tali indagini, sempre secondo le richiamate notizie di stampa, hanno portato al sequestro “preventivo di una lunga lista di mezzi di trasporto utilizzati per la commissione dei reati oggetto dell’inchiesta penale nonché di una serie di immobili e impianti tra cui lo stabilimento della ex “Eurosalotti SpA” sito in Ferrandina, in località Macchia-Zona Industriale, già interessata dal deposito di rifiuti speciali. Proprio Ferrandina è uno dei nodi dell’asse interregionale dell’ipotizzato smaltimento illecito di rifiuti la Procura pugliese, in estrema sintesi, a carico degli indagati contesta, a vario titolo, l’aver formato un’associazione a delinquere per commettere plurime attività organizzate finalizzate al traffico illecito di rifiuti speciali compiute smaltendo illecitamente, mediante abbandono sul suolo ovvero all’interno di capannoni in disuso, ingenti masse di rifiuti industriali, provenienti dalla Puglia e dalla Campania e diretti in Puglia, Calabria, Campania e Basilicata, nello specifico in località ricadenti nelle province di Taranto, Cosenza, Avellino e Matera. Tra i siti individuati in Basilicata, quello in Val Basento. Nel corso delle attività investigative, in particolare durante l’analisi dei tabulati telefonici e telematici delle utenze in uso agli autisti indicati nei relativi Fir di trasporto, sono risultati transiti nella provincia di Matera ed in particolare, per l’appunto, nell’area definita “Val Basento” che ricomprende anche i comuni di Pisticci e Ferrandina.”
Quindi non si tratta di attività inquinanti episodiche, ma di sistema criminale organizzato che richiede verifiche ed approfondimenti, anche alla luce di quanto scoperto nei giorni scorsi, considerato che non è stato certo lo Spirito Santo a segnalare la possibilità di depositare rifiuti speciali nel capannone dell’Eurosalotti di Ferrandina, ma qualcuno del posto che va individuato, anche perché -da quello che risulta dalle notizie riportate dai giornali- gli indagati non risiedono in Basilicata.
Pertanto, lungi dal voler creare allarmismi, ma esclusivamente nell’interesse pubblico, oltre che in considerazione del tasso di malattie tumorali e conseguenti decessi, si chiede di sollecitare maggiori controlli sul territorio da parte dei Sindaci, dei Carabinieri Forestali e degli altri Uffici a ciò preposti, con adeguati coordinamenti, sia per la prevenzione che per la repressione degli anzidetti traffici.