Mentre ancora i volontari e le forze dell’ordine si adoperano con ogni mezzo e con tutte le forze per cercare i dispersi e sperare che la conta delle vittime non sia ancora più grave di quello che già è, le parole pronunciate oggi dal ministro per la transizione ecologica Pichetto Fratin, oltre che essere di una scorrettezza inaccettabile dopo aver partecipato anche all’ Assemblea Nazionale Anci a sostegno dei Sindaci, denota una grave ignoranza dell’argomento e una scarsa conoscenza del ruolo che egli ricopre.
Il ministro entra a gamba tesa sulla tragedia che ha colpito Ischia e l’Italia intera, affermando che basterebbe mettere in galera il sindaco che ha permette la costruzione di abitazioni abusive quando a rilasciare permessi a costruire non sono certamente i Sindaci.
Un’affermazione grave che, detta alla luce di un nuovo dibattito politico sulla possibilità dell’ennesimo condono edilizio da varare da parte dell’esecutivo, stride con quanto da egli affermato.
Troppo facile sparare a zero sui Sindaci, ormai unico presidio dello Stato in questo Paese stanco, disunito e malconcio. Fare tutto questo implica uno scarico di responsabilità a scapito di un serio e strutturale piano di manutenzione del territorio che puntualmente, tramite l’Anci, i Sindaci italiani chiedono a gran voce da anni.
Ci sono risorse ferme da anni per gli interventi di risanamento del dissesto idrogeologico che, come certifica la Corte dei conti, non vengono spese, e ora altre ne sono previste all’interno del PNNR. Il governo e i suoi ministri dovrebbero innanzi tutto preoccuparsi di accelerare e semplificare le procedure, come giustamente ha ricordato anche il presidente del consiglio intervenendo giovedì scorso all’Assemblea dell’Anci di Bergamo.
Le polemiche e la demagogia non sono degni di momenti così drammatici e non danno alcuna risposta alle esigenze e alla rabbia giustificata dei cittadini colpiti.