Dopo la strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in provincia di Ancona, che ha provocato la morte di sei persone, di cui cinque minorenni il sindaco di Tursi Salvatore Cosma ha inviato alcune riflessioni sul tema alla nostra redazione. Di seguito l’intervento integrale.
Ho atteso un po’ di giorni prima di commentare l’immane tragedia di Corinaldo. Giorni in cui vedo e rivedo le immagini del fuggi fuggi generale e piango. Piango per quei quattro figli che non vedranno più la loro mamma morta a soli trentanove anni. Piango per quei genitori, familiari e amici che non vedranno più i loro ragazzi e coetanei dopo che sono usciti felici per andare ad assistere ad un concerto dove si va per tornare senza voce e non senza vita. Rimanere schiacciati, asfissiati e feriti ad un evento che dovrebbe portare gioia e divertimento è una cosa inconcepibile.
Provo rabbia perché non si può morire così. Sono padre, rappresento le istituzioni e sono anche frequentatore di luoghi di divertimento e per questo mi corre l’obbligo fare una riflessione in merito a questa assurda vicenda. Da padre, senza fare la morale a nessuno, anche io accompagnerei i miei ragazzi ad un concerto o in discoteca ma non farei assolutissimamente frequentare luoghi dove altri giovani si ubriacano e non hanno il lume della ragione in nome di un insano divertimento e quindi fuori dalle logiche di un genitore premuroso ed attento.
Tra le tante voci di questi giorni, ho sentito da più parti che l’artista che doveva esibirsi in quella disgraziata serata è uno dei nuovi emergenti della musica italiana nel panorama del Trap che sinceramente non conoscevo e che continuo ad ignorare. Ho sentito qualche “esperto” parlare di musica che fonda le sue radici nel malessere dei ragazzi, nel non rispetto delle regole e cose del genere. Personalmente credo che il problema non sia solo il cantante in questione o altri che fanno esattamente il lavoro per cui vengono pagati, ma sta a noi, genitori ed istituzioni, tutelare chi vuole andare a divertirsi sentendo chi parla un linguaggio più vicino ai nostri figli e meno al nostro. Il nostro compito è quello di supervisionare e prestare attenzione affinché tali messaggi non vengano travisati e trasformati in alibi per atti che violano le norme e mettono a repentaglio la vita di centinaia di persone.
Dal canto suo, Sfera Ebbasta, l’artista famoso tra i teenagers che doveva esibirsi a Corinaldo quella tragica notte, ha annunciato che si tatuerà sei stelle in memoria delle vittime anche se io gli tatuerei altro di più significativo… Ci si aspettava sinceramente di più da chi ha lasciato attendersi per ore dai ragazzi e che non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali ne’ di scuse e ne’ tanto meno di condanna per organizzatori e proprietari o vicinanza alle famiglie coinvolte in questa storia. Un pizzico di umanità, se si pensasse che il suo successo è dovuto proprio a quei ragazzi che erano lì e che invito ad una grande riflessione essendo il ricordo e il futuro nelle loro mani, non avrebbe certo fatto male.
Da istituzione invito tutti al rispetto delle norme di legge in merito alla sicurezza ed all’incolumità pubblica partendo da un controllo serrato sulle vendite dei biglietti, la somministrazione di alcolici e l’introduzione di oggetti che possono ledere le persone che ci circondano.
La politica non usi quest’altra inspiegabile tragedia per gettarla nel pentolone mediatico spostando l’attenzione sul loro ruolo. Bisogna occuparsi di leggi più severe verso chi commette questi insani gesti e più vigore nei controlli per l’incolumità pubblica a prescindere dai colori politici e simpatie che vengono esternati da artisti e personaggi politici.
A tal proposito mi sento onorato di rappresentare l’istituzione dello Stato come Sindaco in una comunità dove proprietari e frequentatori osservano in maniera corretta le norme vigenti e si divertono ed apprezzano le cose belle della vita. In ultimo, come detto, sono anche frequentatore ed amante dei luoghi di divertimento dove tutto ciò che ho espresso, lo porto con me sempre e con chi mi circonda e sono davvero tanti i ragazzi, i giovani e gli adulti con cui amo condividere serate in allegria e spensieratezza che possono testimoniare la mia visione di allegria e divertimento.
Confido nel lavoro certosino dei sanitari che curano i ragazzi rimasti feriti e soprattutto da parte dei magistrati che indagano su questa incresciosa vicenda che non può essere derubricata ad una semplice bravata da parte di adolescenti ma deve essere trattata come un fatto grave che deve portare a pene esemplari che fungano da monito deterrente per chi, in futuro, pensi anche lontanamente di creare un fatto cosi grave, portatore di dolore, morte e sgomento in un Paese che è e vuole continuare ad essere, civile e sicuro.
Il mio cuore rivolge, a tutte le persone e famiglie coinvolte in questo comune dolore e strazio, la più sentita vicinanza e cordoglio.