Il gruppo civico Questioni Ferrandinesi lancia la proposta per trasformare in parco la zona Zambroglio di Ferrandina. Di seguito la nota integrale.
L’amministrazione ha affidato l’incarico di studiare le nuove opere di urbanizzazione di Zambroglio. Stanti le notevolissime pendenze, quasi certamente assisteremo al totale sventramento della collina, con scomparsa del verde della foto ed un conseguente notevole aumento dei costi di costruzione.
La famigerata lottizzazione Zambroglio ha fatto capolino a Ferrandina nei primi anni 1970.Sono passati quasi 50 anni, durante i quali si sono spesi molti soldi, ma solo alcuni hanno avuto il privilegio di costruire.Oggi siamo ancora qui a discutere su come spendere altre centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici, pagati da tutti, anche da coloro che non hanno nessun interesse in quella lottizzazione, per costruire case che avranno l’effetto di svalutare ulteriormente il patrimonio edilizio esistente.
In questi 50 anni il mondo è cambiato.In Italia la cementificazione selvaggia ha distrutto una superficie grande come l’intera regione Calabria. La crisi climatica ed ambientale si sono aggravate.Per contrastare il dissesto idrogeologico ed il degrado ambientale quasi tutte le Regioni,Basilicata inclusa, hanno adottato leggi urbanistiche che impongono la riduzione del consumo di suolo.E a Ferrandina come stanno le cose?
A Ferrandina la popolazione reale è in costante visibile diminuzione, l’economia è ridotta al lumicino in ogni settore, vi sono centinaia di case vuote ed in vendita, i proprietari dei suoli di Zambroglio sono invecchiati e forse hanno perso ogni interesse a costruire.
Dunque serve ancora quella lottizzazione? Vale la pena caricare sul groppone dei cittadini altri due milioni di euro di mutuo per far svalutare le case esistenti, assestando così un duro colpo alle famiglie ed alla già debole economia del paese?Da qui la nostra proposta:
trasformare Zambroglio in un grande parco urbano.
Il Comune potrebbe lo stesso contrarre il mutuo, ma per indennizzare i proprietari anziché realizzare opere inutili, costose, lunghe da realizzare, ambientalmente disastrose, che finiranno col deturpare in modo irreparabile il panorama del nostro paese.
Un parco urbano, invece, sarebbe nell’interesse di tutti, perché, piantando centinaia di alberi, si otterrebbe un miglioramento del paesaggio, dell’ambiente e della vivibilità urbana, con benefici futuri anche per il Comune, per la riduzione dei costi di gestione e di manutenzione di quell’area. Dunque, perché non farlo?
Perché non guardare lontano, pensando all’ambiente, al futuro di figli e nipoti anziché al misero interesse elettorale immediato di qualcuno? Perciò sollecitiamo a prendere questa decisione coraggiosa prima che sia troppo tardi, a fare un regalo a tutti i ferrandinesi e non solo a pochi, ad alzare lo guardo dall’asfalto al futuro!