Trasporto pubblico, Follia (Candidato presidente Volt e +Europa): “Revocare il bando che mette a rischio 1.100 lavoratori e penalizza i cittadini”. Di seguito la nota integrale.
“La Regione sta smantellando il trasporto pubblico in Basilicata: il bando per l’affidamento in concessione del servizio per i prossimi nove anni taglia le garanzie occupazionali dei 1.100 lavoratori autoferrotranvieri e frammenta l’unitarietà della gestione, suddivisa in cinque ambiti, con ricadute negative tanto sulla qualità del servizio quanto sulle aziende di trasporto. Un bando da revocare e riscrivere ascoltando le organizzazioni dei lavoratori e le confederazioni delle società di trasporto pubblico locale, affinché possano essere evitate conseguenze che si ripercuotono anche sui cittadini, che vedrebbero un deciso peggioramento del servizio”. E’ quanto dichiara il candidato presidente di Volt e +Europa alle elezioni regionali.
La Regione Basilicata il 13 novembre scorso ha pubblicato l’avviso di gara per l’affidamento in concessione del servizio di trasporto pubblico locale su gomma. Il bando prevede (all’articolo 5 del capitolato di gara) la possibilità per le aziende aggiudicatrici di ognuno dei cinque lotti di decidere in maniera unilaterale la riduzione del servizio nella misura del 20 per cento l’anno, per ciascuno dei nove anni di affidamento.
“Una previsione che nell’arco di tempo dell’intero affidamento vedrebbe completamente smantellato il servizio, facendo saltare anche la clausola sociale di salvaguardia delle unità lavorative – prosegue Follia -, in quanto si tratta di modifiche applicabili successivamente all’affidamento.
“L’altro errore imperdonabile contenuto nel bando regionale riguarda la suddivisione del servizio in cinque sub ambiti- conclude Follia -, andando in tal modo in direzione esattamente opposta alle esigenze dei cittadini che chiedono un sistema di mobilità intermobile e sostenibile, un modello che deve caratterizzare il trasporto pubblico del futuro riconoscendo all’innovazione un ruolo di primo piano verso l’integrazione di mezzi e dei servizi tipico dei sistemi avanzati di mobilità già diffusi in molte aree italiane ed europee”.