La seconda commissione (bilancio e programmazione) e la terza commissione (attività produttive, territorio e ambiente) presiedute rispettivamente da Luca Braia e Piergiorgio Quarto si sono riunite oggi, in seduta congiunta, per proseguire le audizioni sulla proposta di Piano di Bacino Regionale del Trasporto pubblico locale.
Ad essere ascoltati il presidente dell’Anci Basilicata Salvatore Adduce, il sindaco di Tito Graziano Scavone, nel ruolo di coordinatore della commissione politiche di sviluppo locale, trasporti e infrastrutture dell’Anci Basilicata e referente dell’Osservatorio permanente regionale per la mobilità, il sindaco di Lauria Angelo Lamboglia, il sindaco di Potenza Mario Guarente, il sindaco di Miglionico Francesco Comanda ed il suo assessore Giulio Traietta, il presidente della Provincia di Potenza Rocco Guarino, alcuni funzionari dell’ente, il segretario generale delle Province di Potenza e Matera Alfonzo Marrazzo e il presidente dell’Anav Giulio Ferrara.
Prima di iniziare il suo intervento il presidente dell’Anci Basilicata ha ribadito “la solidarietà al consigliere Cifarelli per il grave atto subito”. Adduce ha, poi, ricordato come “quello sul piano trasporti sia un lavoro cominciato da tempo ed a cui ha dato un contributo anche l’Anci che ha chiesto un piano capace di avere le condizioni necessarie a garantire un servizio adeguato alle comunità, tenendo presente gli aspetti di carattere economico e ambientale. La questione trasporti non è soltanto una mera questione tecnico economica ma è una questione molto più complessa che ha caratteristiche di tipo sociale. Come fatto anche nella scorsa legislatura, abbiamo richiamato innanzitutto questo tema sottolineando che, per l’Anci, il piano trasporti deve essere concepito come un vero e proprio piano sociale tenendo conto dei problemi demografici della Basilicata”.
“Riguardo alla razionalizzazione delle linee – ha detto – abbiamo calcolato che il piano prevede un taglio di circa il 7 per cento dei chilometri su gomma. Su questo c’è la necessità di ragionare assieme così come su altre questioni come quella che riguarda l’area di interscambio a Francavilla sul Sinni. Ci rendiamo disponibili a lavorare insieme ed invito la commissione a neutralizzare spinte che non siano motivate da sole ragioni di razionalizzazione. Studieremo poi meglio il piano”.
“L’Anci – ha aggiunto Scavone – ha voluto contribuire al sistema di trasformazione del trasporto pubblico locale. Abbiamo preso atto della proposta ed espresso le nostre preoccupazioni per un piano che assume anche valenza sociale. In particolare abbiamo chiesto, per quanto riguarda le tariffe, che queste non determinino aumenti di costi per le fasce più deboli. Credo che questo sia un argomento che si paleserà al momento dell’applicazione del nuovo piano. Sul taglio, già annunciato nella scorsa legislatura, ritenevamo e riteniamo che una serie di sovrapposizioni di autobus per lo stesso orario e stesse tratte sono uno spreco che non possiamo più permetterci. L’auspicio è che il piano possa essere riadattabile in futuro”.
Il sindaco di Lauria, Angelo Lamboglia ha posto all’attenzione “una questione operativa per i Comuni che ci chiedono come procedere perché dal primo aprile si potrebbero fermare i trasporti. Quale è l’indirizzo che la Regione dà? Perché non è la prima proroga al servizio di trasporto. Da oggi 4 marzo ci sono 26 giorni di tempo ed oltre alla legge deve arrivare anche una direttiva ai dirigenti dei comuni”.
Prima di intervenire, anche il sindaco di Potenza Mario Guarente ha ribadito la sua solidarietà al consigliere Cifarelli. “Condivido – ha detto – gli interventi fatti in particolare dal sindaco di Lauria sulla scadenza prossima della proroga al 31 marzo. Se anche al 31 marzo arrivassimo con una soluzione definitiva occorre sapere i tempi di entrata in vigore. Non posso chiedere alla ditta di trasporti di continuare il servizio se non gli si dà una prospettiva da qui a qualche anno”. Guarente ha anche evidenziato una “disparità di trattamento tra Potenza e Matera. Quest’ultima ha un numero maggiore di chilometri ma è Potenza ad avere un territorio più esteso con un maggior numero di contrade in cui vivono circa 20 mila persone. Altro tema da affrontare è relativo all’integrazione tra servizio urbano ed extraurbano della città di Potenza. Noi abbiamo 250 pullman extraurbani che entrano in città. Per questo gli utenti che dovrebbero utilizzare gli autobus urbani utilizzano quelli extraurbani. Avevamo proposto un immediato blocco degli extraurbani che avrebbe comportato un risparmio nelle casse della Regione in corrispondenza dei chilometri evitati. Questo risparmio la Regione potrebbe darlo al Comune. Altra questione, poi, riguarda quanto mi hanno riferito alcuni lavoratori che hanno manifestato perplessità rispetto alla salvaguardia dei posti di lavoro. Tagliando due milioni e passa di chilometri sarebbero a rischio 100 posti di lavoro. Chiedo se questi dati sono reali o no”.
Il sindaco Miglionico ha ricordato come “nei mesi scorsi si era intravista la possibilità di costruire una prova, almeno semestrale, di trasporto locale su Miglionico perché il comune, nella parte più alta, è tutto nel centro storico. Abbiamo chiesto una compartecipazione presentando un piano di fattibilità per due corse mattutine e due serali per il centro storico. Non credo ci siano grossi costi per farle. Pregherei questa commissione di tenere conto della nostro proposta”.
L’assessore di Miglionico Giulio Traietta ha anche spiegato la possibilità di sperimentare una tratta intercittadina tra Miglionico, Pomarico e Grottole.
Il presidente di Provincia di Potenza Guarino ha sottolineato diverse questioni che ha chiesto alle commissioni di chiarire. In particolare, ha spiegato “l’importanza della flessibilità aggiuntiva sui chilometri. Immaginiamo nel contratto di poter sopprime una parte di chilometri per cambiare e aggiungerne altri. Altra proposta è quella che vede l’esclusione delle città capoluogo perché la mobilità urbana è diversa, è più fluida e più veloce. È giusto – ha sottolineato – che la gestione sia in capo ai capoluoghi. Avevamo, invece, detto sì a gestire il trasporto degli altri comuni. Sulla quota dei comuni, però, va fatta una riflessione nel momento in cui ci sono ritardi nei pagamenti. Altro aspetto riguarda il costo di gestione del contratto di esercizio. Credo dovremmo prevedere una percentuale precisa. È necessario un chiarimento dal punto di vista giuridico ed economico. Oggi suggeriamo che nello schema di contratto si coinvolgano i tecnici della Provincia per evitare contenziosi perché saremmo noi il soggetto giuridico a gestire quel contratto. E sul contratto bisogna capire bene visto che la gara la fa la Regione e poi noi siamo gestori. Altra questione interessa le fermate degli autobus. Suggerisco alla Regione di fare un bando ad hoc per i Comuni mentre un altro aspetto è quello che riguarda la bigliettazione unica, il software gestionale che si potrebbe utilizzare e quanto previsto per i portatori di handicap”.
Per Guarino è necessario, inoltre, “uno sforzo per far partire contestualmente le cinque gare ma anche riflettere sul taglio dei chilometri perché alcune corse sono fondamentali”.
Il Segretario generale delle Province di Potenza e Matera Alfonzo Marrazzo ha chiesto che “questa volta il nuovo appalto sia un vero e proprio appalto di concessione di servizi che equipari corrispettivo a servizio. Altra questione da risolvere riguarda il comando per l’impiego pubblico: o questo personale diventa regionale o viene trasferito alle Province. Per quanto riguarda le deleghe devono essere supportate finanziariamente”.
Ad intervenire anche i funzionari della Provincia di Potenza Lacerenza e Mancusi.
La commissione ha quindi audito il presidente dell’Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori (Anav), Giulio Ferrara che ha consegnato alla presidenza un documento con alcune riflessioni sulla delibera in questione.
“Per questione di tempo – ha detto – non siamo riusciti a prendere atto del contenuto dell’intero piano, anche se già in data 25 febbraio 2019 la Giunta aveva approvato un’altra delibera per la quale la nostra associazione aveva proposto ricorso al Tar avendo rilevato alcune illegittimità. Dopo aver letto con attenzione quest’ultimo decideremo se fare nuovamente ricorso”.
“Per le motivazioni già espresse in passato e che permangono tuttora pienamente valide – si legge nel documento – il parere di questa Associazione, tanto più nel contesto normativo e regolatorio comunitario e nazionale oggi vigente è che: la dimensione ottimale delle unità di rete per la gestione dei servizi automobilistici di Tpl urbano sia quella delle due unità incentrate sui poli generatori di Potenza e Matera; l’individuazione di un’unica unità di rete per l’intero complesso dei servizi automobilistici extraurbani di Tprl e dei servizi integrativi e sostitutivi dei servizi ferroviari – ai fini dell’aggiudicazione della stessa su un unico lotto di affidamento nell’ambito della procedura di gara – sia la sola scelta organizzativa idonea a determinare la massima efficienza ed efficacia del sistema di offerta di servizio ed il conseguimento degli obiettivi di integrazione gestionale e tariffaria e di semplificazione amministrativa perseguiti dalla Regione”.
In conclusione il documento recita che “lo spezzettamento artefatto delle unità di rete ottimali di certo non aiuterebbe a recuperare ricavi, anzi, prevedibilmente inciderebbe negativamente sulla domanda complessiva per le inevitabili rotture di carico che la suddivisione in 2 Utor sommate all’Ambito portante provocherebbe, cosa che, peraltro, sarebbe mitigata con quanto attuato in sede di prima apertura del mercato avvenuta nell’anno 2006 con l’Ato coincidente con il territorio provinciale”.
Sono intervenuti, nel corso dei lavori, oltre ai presidenti Braia e Quarto, i consiglieri Cifarelli (che ha ringraziato della solidarietà dimostratagli dagli intervenuti), Bellettieri e Acito (FI), Aliandro, Sileo, Colucci e Trerotola.
Il presidente Braia ha chiesto alle due Province di Potenza e Matera l’invio alla Commissione di una nota congiunta con le proposte e criticità evidenziate nel corso dell’audizione così da poter trasmetterla al Governo regionale. Il presidente Quarto nello spiegare la principale funzione di ascolto della riunione congiunta delle commissioni ha sottolineato l’importanza delle “considerazioni esposte per incanalarle in maniera pragmatica”.
Al termine dei lavori, le Commissioni hanno deciso che il provvedimento sarà licenziato nel corso della prossima seduta congiunta, martedì 10 marzo 2020”.
Hanno partecipato ai lavori, oltre ai presidenti della II e III Commissione, rispettivamente Luca Braia e Piergiorgio Quarto, i consiglieri Trerotola (Prospettive lucane), Acito e Bellettieri (FI) Aliandro, Sileo, e Cariello (Lega), Carlucci (M5s) Baldassarre (Idea), Cifarelli (Pd).