Trasversale Lucana, Leggieri (M5S) risponde a Terna: “Se è tutto in regola lo dica la Regione Basilicata”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Fa specie che a rispondere all’interrogazione regionale sulla legittimità del procedimento amministrativo che ha portato all’autorizzazione alla costruzione di un elettrodotto sia la società realizzatrice e non l’amministrazione che ha condotto l’iter autorizzativo, in questo caso la Giunta regionale Pittella.
Ma ancora più curiosa è la risposta del colosso Terna che rassicura tutti senza entrare nel merito. Sembrerebbe che oramai tale cattiva abitudine sia diventata il segno distintivo di politica e imprenditoria allorquando si invita questi a una discussione attraverso domande lecite o anche, perché no, con veri e propri comunicati di denuncia.
Il tema è delicato e se si pensa che l’oggetto è l’energia rinnovabile, cioè il futuro sperato in orbita di un necessario e adeguato piano energetico, occorre essere precisi e chiari, senza lasciare nulla al caso.
Come oramai più volte dichiarato, il MoVimento 5 Stelle auspica a una politica energetica sempre più incentrata nelle scelte che vanno verso un’energia pulita, rinnovabile, sostenibile, che non può andare a braccetto, invece, con quella dannosa legata alle fonti fossili, come invece auspica il partito di maggioranza che ci governa dal dopoguerra a oggi.
Quindi ben vengano le soluzioni in favore delle fonti di energia rinnovabili (FER). Tuttavia ogni cosa, anche la più bella, deve essere fatta secondo norma, e laddove non esiste la legge (vedi il caso Basilicata), occorre che le azioni politico-amministrative seguano una certa logica, una certa morale, principi che sono al di sopra di tutto, quindi non solo amministrativi.
A Terna, che ha fretta di rispondere in vece delle amministrazioni regionali, vorremmo sapere come mai se l’autorizzazione unica regionale per la trasversale lucana in favore di Terna – Rete Elettrica Nazionale SpA, avvenuta con le DGR 278 e 279 del 12 marzo 2013, che considerano la stessa quale opera connessa, quando, invece, l’art.3.2 dell’allegato Parte I del DM 219/2010 statuisce che non sono autorizzabili come opere connesse, sia i nuovi elettrodotti che i rafforzamenti di quelli già esistenti della RTN.
Inoltre, servirebbero alcuni chiarimenti sul parametro della “indispensabilità” dell’opera, atteso che i parchi eolici alla quale l’opera fa riferimento, sono funzionanti a pieno regime prescindendo dalla trasversale lucana.
Sono domande che servono a capire, tenendo presente che è innegabile lo scempio paesaggistico del nostro territorio a causa degli innumerevoli impianti eolici che proliferano in maniera indiscriminata, e per i quali, lo si ribadisce ancora una volta, occorre al più presto che il tanto annunciato da parte dell’assessore all’ambiente Pietrantuono, Piano Paesaggistico, diventi realtà e che non rimanga, invece, l’ennesimo libro dei sogni pre campagna elettorale.
Nov 15