Tre esponenti “renziani” del PD Matera, Gianluca D’Ercole, Ivano Vignola e Roberto Suriano, provano a fare il punto sul futuro del Partito Democratico e confermano il sostegno a Matteo Renzi con una premessa: “Non solo rottamazione”. Di seguito la note integrale.
L’entrata prorompente di Matteo Renzi è stata una boccata d’ossigeno per l’intero Partito Democratico. Il sindaco ha rotto gli schemi, ormai ossidati, che esistevano e dovevano ripetersi nella gestione, nonché nella programmazione della strategia partitica. Grazie al nuovo che avanza, altri hanno sentito l’esigenza di esporsi ed esternare il loro rifiuto a quella errata impostazione. Parlo dei giovani turchi, della Serracchiani, di Pippo Civati, va riconosciuta senza alcun dubbio la loro personalità. Ottimi elementi che potranno guidare e traghettare l’Italia ed Il PD da questa difficile fase che stiamo attraversando. Noi, che abbiamo seguito e sostenuto il Sindaco di Firenze durante le primarie per la guida del centrosinistra nelle governative del 2013 per i forti contenuti sociali e politici che ha espresso, riponiamo una completa fiducia in questa nuova classe dirigente che avanza, con difficoltà, ma avanza. Però tutto questo non basta, non intendiamo sottostare ed accettare la riproposizione di vecchi schemi, non si accettano incursori che utilizzano la ventata d’aria nuova per riproporre vecchie logiche e personalismi. Le nuove risorse, che non necessariamente riflettono un’ anagrafica giovane non accetteranno mai questa situazione che, ahimè, si sta prospettando. In questi ultimi giorni si sono visti incontri, presentazioni e dibattiti vuoti ormai ripetuti sia nei volti, nelle idee che nei contenuti. Gli “aspiranti nuovi” sono ancora legati da relazioni forti ed operano ancora con vecchie logiche, lanciano strali contro i personalismi, contro la mancata presenza del partito sul territorio, contro l’attuale classe dirigente, ma operano con la forma mentis che noi vogliamo combattere. Dall’altra parte, nutriamo profondo rispetto e lealtà per coloro che hanno fatto scelte davvero coerenti con il cammino intrapreso. Non vogliamo ottenere il cambiamento di facciata solo per delegittimare rispettabili ed autorevoli personaggi della vita politica lucana che hanno dato molto, in termini di impegno, alla Basilicata, ma desideriamo che le scelte future che interesseranno la gestione e la pianificazione dell’economia, del welfare, della sanità, delle politiche del lavoro e della reindustrializzazione della nostra Regione tengano conto che una nuova base sociale si è formata in questi ultimi anni e di conseguenza abbiamo il dovere di ascoltare questo patrimonio di idee, di cultura, di pensiero di cui è ricca la Basilicata. Tutti possono esprimere il loro libero pensiero, ma non deve ripercorrere errori determinanti che hanno minato gravemente la politica lucana. Seguire una moda non conduce ad una rivoluzione fattiva e di pensiero della classe politica, è necessario qualcosa in più. Abbiamo bisogno di forze ed energie che sappiano ascoltare l’esperienze, le criticità, le opportunità da cogliere, ma debbano anche avere una certa autonomia di pensiero assumendosi a pieno le proprie responsabilità. Non ci accontentiamo di meri burocrati, ma di rivoluzionari ed innovatori. Esprimiamo il nostro netto rifiuto ai falsi renzismi e nuovismi di ogni genere, dobbiamo avere il coraggio di coinvolgere, di confrontarci sopratutto di non mettere in campo antichi tatticismi con il continuo timore di superamenti personali . Il partito che vogliamo non è solo una vecchia carrozza che cambia cocchiere. Siamo consapevoli che il processo fisiologicamente sarà lento, ma deve iniziare, altrimenti si produrrà un consenso limitato chiuso in una piccola base elettorale che non rappresenterà del tutto la volontà dei cittadini. Desideriamo che alle imminenti elezioni regionali previste a novembre il PD non riproponga nessuno dei Consiglieri regionali ancora in carica, non ne facciamo una questione personale, ma è la dimostrazione di un partito che detiene forti valori e che si esprime con autocritica costruttiva. Siamo orgogliosi dei valori che il centrosinistra ha in dote, non escludiamo con una perentoria pregiudiziale nessuno, desideriamo una risorsa che sappia interpretare la necessità di cui si ha bisogno per il bene della credibilità e della politica, di detenere la capacità di avvicinarsi alla nostra passione, alla nostra umiltà di parlare alla gente, di ritornare ad avere il contatto quotidiano con i cittadini e non dimenticarsi mai dei ceti deboli, di essere al passo con i tempi, di dare risposte concrete, di esprimere serietà, di produrre trasparenza nella gestione pubblica, ma soprattutto di ritornare ad essere espressione delle istituzioni che tornino a guardare il paese dalle piazze e non dai palazzi.
Gianluca D’Ercole, Ivano Vignola e Roberto Suriano, militanti PD Matera