Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità in una nota chiede di fare chiarezza sul treno a batteria presentato dalle Fal e dalla Regione Basilicata a Milano. Di seguito la nota integrale.
L’amministrazione Bennardi deve dire cosa intendere fare circa la gestione della “Piattaforma Integrata di Gestione dei Rifiuti Urbani Non Pericolosi” ubicata in Località La Martella in agro del Comune di Matera, comunemente detta Discarica di La Martella. Dopo un commissariamento durato 5 anni poichè le amministrazioni comunali avevano portato la Piattaforma in Procedura di infrazione e non erano stati capaci neppure di ottenere l’A.I.A. scaduta dal 2011 malgrado avessero presentato 4 progetti oggi quella Piattaforma, bonificata, torna al Comune che la deve gestire ma non si vede nessuna proposta concreta e mentre con le strutture di gestione rifiuti i privati fanno utili talvolta molti, il Comune di Matera parla di fantasmagoriche spese da sostenere e non riesce a decidere un bel nulla.
Quale è la situazione degli ITI Città di Matera- fondi strutturali del Po Fers 2014/2020 BASILICATA? E’ un programma da 40 Milioni di Euro in scadenza il 31/12 /2023. I cittadini hanno il diritto di conoscere lo stato dell’arte. Quali sono gli interventi completati, quelli rimodulati o traslati a POC Basilicata e quali sono stati abbandonati perchè ritenuti non utili o abbisognevoli di altre sistemazioni.
L’Amministrazione Comunale deve esprimersi anche con fatti sugli interventi ultimati e rimasti non operativi. Perchè non sono stati fatti i bandi per la gestione? Neppure il bagno del terminal bus di via Don Sturzo è in funzione.
A creare ulteriori incertezze e confusione ci si mette anche l’assessora Merra che sembra essere una fabbrica di fuochi pirotecnici; ogni giorno è festa ed infatti nascono sulla carta: strade, raccordi, collegamenti, potenziamento di reti ferroviarie nuove o rimesse in circolazione, aeroporti. Al momento non ci ha ancora intrattenuto su una favoletta che pure potrebbe essere interessante quella dei traffici marittimi e delle relative attrezzature portuali.
Veniamo a quello che potremmo paragonare ai botti di fine anno o meglio ancora di fine mandato.
La Regione Basilicata ha presentato di concerto con le FAL un programma per l’acquisto di 5 Trenini a Batteria. Unica commessa in Italia di treni a batteria per un costo totale di 45 Milioni di Euro. C’è una “piccolo” punto oscuro, il disciplinare sottoscritto prevede la fornitura di Tre automotrici a due casse alimentate a batteria per un costo totale di 27 Milioni di euro, gli altri 2 treni per un costo di 18 milioni di Euro che li dovrebbe pagare?
La Merra sempre con i suoi fantasiosi progetti e di concerto con le FAL ha pensato di sopprimere 24 passaggi a livello tra Genzano-Avigliano città ed Avigliano Lucania- Potenza inferiore scalo dove il traffico automobilistico e ferroviario è inesistente , spesso sostituito dal trasporto pubblico su gomma. Ritorniamo ai nostri trenini a batteria che hanno un’autonomia di 70 Km. In concreto qualora utilizzati sulla tratta Matera- Bari non avrebbero la certezza di arrivare a destinazione, hanno un’autonomia utile solo fino ad Altamura. Siamo gli unici ad aver ordinato alla Stadler treni a batteria mentre Le Ferrovie delle Calabrie ( FdC) hanno ordinato 15 treni ad idrogeno e l’Azienda Regionale Sarda Trasporti (ARST) hanno fatto altrettanto ma per 10 convogli, parliamo sempre di scartamento ridotto mentre lo scartamento ordinario viaggia tutto con convogli alimentati ad idrogeno e la stessa Puglia ha avviato una sperimentazione con treni alimentati ad idrogeno in alcuni tratti della Ferrovia del Sud-Est (FSE). Con la Puglia siamo interessati a gestire la tratta a scartamento ridotto (le FAL) potremmo essere sinergici! Ma davvero i lucani hanno l’anello al naso?
Per tornare al pallottoliere della Marra, che ha le batterie scariche, gli altri 2 treni chi li paga? Lei e Colamussi hanno fatto in conti nelle tasche dei materani ma ci auguriamo che questi ultimi non si siano impegnati giuridicamente per loro. L’amministrazione De Ruggieri prima di lasciare il campo pensò di dare in eredità un PUMS che prevedeva una cosiddetta metrotranvia. Era un programma faraonico che constava di 5 fasi ed una inutile spesa stimata in circa 100 milioni di Euro. Con il cambio di amministrazione quei carteggi risultarono irreperibili negli uffici comunali ma noi li recuperammo presso il Ministero competente. Venimmo a sapere , così, che il Comune di Matera aveva partecipato al finanziamento della I fase del piano al “Programma di Azione e Coesione “Infrastrutture e reti” 2014/2020” ed nel Dicembre del 2021 era risultato assegnatario di € 22.879.959,24 su una spesa totale prevista di 36 milioni. Senza voler entrare nel merito delle voci di spesa che danno come incapiente la voce relativa al Potenziamento e riqualificazione della dotazione materiale e immateriale trasportistica che è quella utile per l’acquisto dei trenini, il Comune di Matera non ha le risorse necessarie per acquistarli perchè non ha sottoscritto l’accordo di programma con il MIT, il ministero competente, del resto non lo può sottoscrivere perchè il PUMS non è stato approvato dal Consiglio Comunale ma solo adottato dalla Giunta e la VAS è in valutazione presso gli uffici regionali. Il Comune non è perciò in possesso delle linee programmatiche di intervento.
La Merra faccia chiarezza e riveda il piano circa i treni, si acquistino la quantità già sottoscritte con regolare contratto e nell’ambito delle risorse disponibili riveda in un’ottica complessiva il collegamento tra Matera e Bari e che sia veramente efficiente.