Concentrare tutta l’attenzione sul Frecciarossa o sugli Intercity “ammodernati” e “più belli”, come ha annunciato il Ministro Delrio, tra l’altro con un costo nell’ordine di 5-5,5 milioni di euro, non aiuta a risolvere il problema che gli operatori turistici pongono da tempo in previsione del milione-milione 200 mila visitatori previsti a Matera sino al 2019. Se è stato lo stesso Premier Renzi a riconoscere che “è fondamentale arrivare a Matera” e il Ministro Delrio ha detto a chiare lettere che la Matera-Ferrandina, ammesso che il progetto sia definitivamente finanziato, richiede almeno 4-5 anni, cosa fare? Con l’attivazione di quattro coppie di pendolino Etr450 per la Ferrandina-Potenza-Roma (e viceversa) raggiungere dalla capitale Ferrandina in 3 ore e 45 minuti e poi proseguire in bus per Matera è un buon vantaggio per i flussi turistici della direttrice tirrenica. Resta comunque una soluzione molto parziale e soprattutto non concorrenziale con il volo in aereo. Per il Centro Studi Turistici Thalia l’opportunità può venire dall’entrata in funzione dell’aeroporto Basilicata “Enrico Mattei” di Pisticci. Secondo il piano di volo Winfly in 2 ore 10 minuti (1 h 35 m. di volo effettivo, 15 m check-in o ritiro bagaglio, 20 minuti navetta Pisticci-Matera) diventerà possibile collegare Milano Linate a Matera. E altri 25 minuti di bus per Linate portano complessivamente a circa 2 h 40 minuti il tempo necessario per spostarsi dal capoluogo lombardo alla capitale europea della cultura 2019. Ovviamente in volo da Roma Ciampino (più vicino al centro della capitale) i tempi sono ridotti (50 minuti di volo) oltre della metà del Frecciarossa con eventuale fermata a Ferrandina più bus per Matera. E’ evidente che il turista che si muove per il fine settimana o comunque per viaggi di pochi giorni – ribadiscono gli operatori del Thalia – per le distanze lunghe e comunque intorno ai 1.000 km si orienta quasi esclusivamente per l’aereo. E’ questo il motivo principale perché solo il 13 per cento dei turisti che vengono in Italia arrivano al Mezzogiorno.
Si pensi poi ai costi dei nuovi servizi ferroviari da sostenere a favore di Trenitalia e, altro fattore non secondario, all’utenza che potenzialmente è interessata al Frecciarossa o al più moderno Intercity, stima che Trenitalia considera “bassa”. Con 5-5,5 milioni di euro (da aggiungere agli altri del Contratto di Servizio Regione Basilicata-Trenitalia) – sostengono gli operatori del Cs Thalia – si potrebbe favorire voli a tariffe agevolate con una fase di sperimentazione da attivare anche, secondo la disponibilità già manifestata da Winfly, in vista dell’evento di Capodanno a Potenza e delle festività natalizie e di fine anno a Matera.
Abbiamo raccolto in proposito l’ “insofferenza” del vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio: “non se ne può più di questa telenovela sulla Matera-Ferrandina. Si metta fine definitivamente al sogno con un sì o con un no e ciascuno si assuma le sue responsabilità. E poi la Giunta regionale chiarisca perché non riesce a spendere i 2 milioni di euro previsti con la Finanziaria 2016, vale a dire dal mese di febbraio, per i voli sperimentali da Pisticci. Al contrario accade – rileva il vice presidente del consiglio regionale – che la Regione, socia della società consortile dell’aeroporto Costa d’Amalfi – Pontecagnano, ha proceduto a ripianare i debiti e rendere consistente il bilancio, manifestando in questo modo un interesse ed impegno prioritari per la struttura aeroportuale salernitana”.
Nov 05
Ma sto Thalia chi è? E’ un giornalista sul libro paga, forse se paga, di Winfly? ed allora se è così è tutto molto più semplice: firmati con nome e congnome.
Oltre a pensare, come devono arrivare i milioni di turisti, pensare a cattedrali nel deserto, i cui costi sono buchi neri, con vantaggi minimi, io penserei come gestire e organizzare quelli che già da ora e in futuro arriveranno a Matera con auto e autobus. Già ora ,(lo vedo solo io)”, il traffico in citta, tra autobus turistici, camper, auto, suv dei turisti e quelli che vengono in citta per lavoro e i materani, la situazione del traffico e dei parcheggi in certe zone del centro è caos totale. Il parcheggio selvaggio e autobus turistici, che li vedi passare in via nazionale , via lucana, via castello con il relativo impatto ambientale( altro che inceneritore), nessuno pensa di pensare come risolvere e prevenire che in citta arrivano centinaia di auto e autobus di turisti. Il famoso piano di mobilita il PUM studiato dal comune di Matera, non tende a risolvere questo problema, ma peggio lo peggiora. Invece di pensare alla luna( le ferrovia l’aeroporto) sarebbe il caso che si diano una mossa a pensare come risolvere la viabilità in citta.
Credo sia così, il PUM pensato nel 2011 è saltato per l’aumento esponenziale dei turisti, fatto positivo. Idee nuove non se ne vedono escluso il parcheggio di serra rifusa con il trenino che collegherebbe fino alla stazione centrale delle FAL. Su questo intervento ci possono essere inghippi con l’ANAC e connessi al nuovo codice degli appalti; una volta realizzato l’intervento c’è da vedere se per questi trenini dal costo chilometrico di 17,85 euro , essendo tratta urbana potrebbero costare di più, ce la facciamo a sostenerne la spesa.
La nostra Matera è, per certi versi, come la città di Pescara e soffre gli stessi problemi. Come Matera con le sue due conche dei Sassi si sviluppa lungo il percorso del torrente che scorre al fondo della gravina, Pescara si espande dal bagnasciuga marino verso l’interno, come tutte le città rivierasche; dopo le prime due o tre file di case, si ha già l’idea dell’agglomerato e si segna la via principale che risulta pertanto parallela al lungomare, come per Matera Corso Umberto e Via XX Settembre e poi c’è la CIRCONVALLAZIONE, Via Lucana a Matera e Corso V.Emanuele II, a Pescara, dove, subito a fianco c’era la ferrovia, ridossata alla città dalla discesa dai Colli.A Matera invece la Ferrovia Calabro-Lucana si è mantenuta più larga per tenere la quota e per proseguire poi verso Montescaglioso.Tutto il traffico della litoranea adriatica che passa per Pescara doveva necessariamente passare sul Corso Vittorio Emanuele e ciò era inconcepibile già negli anni ’60 ed allora a Pescara, si concepì una ardita opera infrastrutturale in c.a. con viadotti e gallerie che ha affrontato i Colli ed ha by-passato la città, liberandola da un grande volume di traffico. Così non è avvenuto a Matera, la nostra circonvallazione comincia dall’Ospedale e …finisce al Pino, incrocio nevralgico con Via Timmari, Via Cappelluti, Via Aldo Moro, ed i due bracci di Viale Europa.Qui è un nodo gordiano che va sciolto; alcuni avevano addirittura pensato di utilizzare come circonvallazione la panoramica dei Sassi, oggi, con la ZTL attiva, non più.
E’ comunque un’opera da completare con un ardito viadotto che eviti a tutto il traffico che proviene dai quartieri periferici di Matera nord ( Piccianello, Venusio , Bottiglione, Villa Longo, San Pardo, Serrarifusa , Contrada granilare e a scendere verso Picciano e La Martella) di doversi necessariamente imbottigliare su Via Lucana o Via Dante per raggiungere la parte opposta della città e viceversa. E’ un’opera forse brutta, ma necessaria e va realizzata nel più breve periodo di tempo possibile,ed invece,,,,tutto tace, ma si continua a fare ..chiacchiere!
Forse sarebbe il caso, visto che il titolo di capitale della cultura è una sfida non solo per Matera, ma per l’intero sud, di non essere più periferia dell’Europa, di proporre e realizzare soluzioni innovative di mobilità cittadina. Di riuscire a gestire il futuro del traffico sicuramente aumenterà in modo sproporzionato con il completamento della superstrada del tratto Bari, Altamura e il relativo svincolo che porta a Matera,( questa sicuramente sarà pronta per il 2019 , facendo sempre i dovuti scongiuri)il resto delle grandi opere previste dall’EPICO ANZIANO SINDACO, non so,non per tirarli i piedi se riuscirà vedere la fine.( visti i tempi biblici dei lavori in Italia).Quello di bloccare fuori dall’area urbana questa moltitudine di mezzi sarà la vera sfida.SE no, non per essere pessimista, la qualità della vita in citta e dell’aria in citta diventerà pesante. Sara pure vero, che l’economia della citta, avrà nel turismo una fonte d’introiti, ma ne vale la pena se vivremo in una citta caotica e con l’aria irrespirabile? Il turismo è un prodotto, Matera è la fabbrica di questo prodotto, i nostri amministratori e quei burocrati del comune sono all’altezza di organizzare questa fabbrica? Vedendo i risultati ottenuti fino ad ora la vedo dura. Pure la soluzione c’è, Matera è una piccola citta, ha caratteristiche che non possiamo paragonare ad altre, prendere esempi da altri luoghi, potremmo realizzare solo delle brutte copie. La sfida è realizzare qualcosa di innovativo, che tenga conto di non bloccare i flussi turistici, ma possibilmente aumentarli, ma nel contempo non pesare sulla qualità della vita e dell’aria della nostra città. Ma questi temi non interessano a nessuno, meglio pensare al sogno della ferrovia.