Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni del Consigliere regionale IDV Nicola Benedetto sulle strategie di marketing messe in campo dalla politica regionale d’intesa con l’APT per la promozione del brand “Basilicata”.
“In attesa di verificare i risultati dell’operazione “Basilicata Home”, il tour promozionale dell’offerta turistica lucana negli outlet, c’è un passaggio del Rapporto Trademark Italia sulle previsioni delle vacanze degli italiani sul quale riflettere: “Nel 2012 più turisti italiani resteranno in Italia, ma circa la metà dei connazionali non sa distinguere tra Lunigiana e Maremma, tra Cilento e Salento, tra Calabria e Basilicata, così anche parte delle bellezze territoriali e paesaggistiche perdono identità”. E’ quanto sottolinea il presidente del Gruppo IdV alla Regione Nicola Benedetto per il quale “siamo di fronte alla più autorevole conferma di quanto c’è ancora da fare per affermare le offerte di vacanze sul litorale ionico metapontino, piuttosto che a Maratea, a Matera o lungo itinerari culturali, enogastronomici, di montagna, ecc. Si tratta di un segnale di debolezza del “brand Basilicata” che, come evidenziano gli esperti di Trademark Italia, è doppiamente penalizzante perché la tendenza degli italiani quest’estate sarà ancora più rivolta, rispetto agli anni passati, alle località del Belpaese nonostante, come è ampiamente risaputo, le vacanze di alta stagione in Italia costano il doppio di quelle greche, spagnole, turche o croate. Anche l’orientamento degli italiani merita grande attenzione : in pratica nel 2012 in tanti torneranno alle località scelte lo scorso anno; in alternativa sceglieranno quelle di cui parlano bene amici e parenti”.
Per Benedetto, inoltre “l’altra debolezza del “brand Basilicata” è la commercializzazione all’estero. Sui mercati internazionali scontiamo ancora di più la scarsa promozione-conoscenza e i prezzi poco competitivi specie con le località del Mediterraneo, su tutte Spagna e Grecia, non riuscendo ad intercettare i flussi di turisti del Nord Europa che quest’anno diserteranno le località di mare del Nord Africa (Tunisia, Marocco ed Egitto su tutte) per problemi di sicurezza. Risulta quindi quasi naturale che il calcolo di chi sale e chi scende presenti divaricazioni pesanti, ma visto e considerato però che le previsioni di Trademark Italia – lo dicono operatori e giornalisti – si sono sempre avverate, meglio sarebbe utilizzare i risultati dell’ indagine per agire sull’offerta, considerando ad esempio la bassa sensibilità della domanda ai pacchetti, alle offerte speciali, agli slogan aggiuntivi che evidenziano ancor più lo stato di crisi del settore”.
Secondo il presidente del gruppo IdV infine “i dati ufficiali a settembre 2012 ci parleranno di una buona estate, di una stagione discreta. Per chi amministra la cosa pubblica annunciare un arretramento del movimento e degli affari, è sempre problematico. Lo sa bene chi ha governato il Paese nell’ultima legislatura, sbracciandosi per dire che l’Italia andava meglio degli altri Paesi UE. La verità è che in questo momento le organizzazioni degli imprenditori turistici lamentano gravi perdite e le notizie sull’andamento delle prenotazioni sono pessimistiche, ma va sottolineato che in Italia nessuno ha mai obiettato ai dati statistici e ai consuntivi del Governo, delle Aziende di Promozione e Soggiorno, dell’Istat, dell’Enit. Interi sindacati, che non hanno mai fatto obiezioni, ora devono fare i conti con un triennio di flessione autentica a meno che chi tra gli albergatori stagionali e gli operatori turistici ha già aumentato i prezzi punta ad ottenere un risultato di cassa uguale o migliore di quelli precedenti compensando prezzi più alti con minori clienti”.
Consigliere regionale IDV Nicola Benedetto